Esclusiva Mp – Valeriano Narcisi: “Ilicic da grande squadra, il Lecce merita la promozione; che talento Giglio!”

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Abbiamo contattato l’agente Fifa Valeriano Narcisi, esperto di calcio meridionale che ci ha detto come la pensa sulla corsa salvezza nella massima serie, chi potrà spuntarla tra Trapani e Lecce e, inoltre, ha presentato il suo assistito, Salvatore Giglio, in odore di salto di categoria col Crotone.

Ciao Valeriano, iniziamo con l’analizzare la stagione di serie A: chi ti ha deluso, chi ti ha convinto?
Il Palermo non ha fatto la stagione che doveva fare perché poteva ambire a una tranquilla salvezza  e, invece, si ritrova ancora in piega bagarre salvezza. Come sempre ha fatto un gran campionato l’Udinese: gioca bene al calcio, lancia nuovi giovani affidandosi all’esperienza di Di Natale.

Genoa, Palermo o Siena: chi avrà la meglio per mantenere la categoria?
Credo che fino alla fine sarà tutto in gioco ed è davvero duro dire a oggi chi può farcela. Il Palermo, comunque, ultimamente sta ottenendo ottimi risultati rilanciandosi in classifica.

Ilicic è un valore aggiunto per la formazione di Sannino: lo vedresti bene in una big?
Lo sloveno è un grandissimo calciatore dotato di grande forza e tecnica. Lo vedo pronto per una grande squadra dove potrà dare il proprio contributo.

Il Borussia Dortmund ha conquistato la finalissima di Champions League. Attualmente, in Italia, vedi una formazione che possa fare lo stesso percorso dei ragazzi di Klopp?
Ci sono poche squadre che lavorano in ottica futura in Italia. Attualmente, l’unica che potrebbe diventare il “Borussia Dortmund” italiano è il Milan che sta puntando tanto su giovani importanti come De Sciglio, El Shaarawy e Balotelli.

Sei molto attento ai campionati minori, come la Lega Pro. Quale calciatore ti ha entusiasmato in questa stagione?
Il calciatore che più mi ha impressionato in Lega Pro quest’anno è stato Salvatore Giglio, difensore centrale classe ’92 in forza all’Aversa Normanna. Bravo il tecnico dei campani a posizionarlo come difensore centrale, ruolo in cui ha dato un grande contributo alla sua attuale formazione.

Ci può dire qualcosa in più su questo ragazzo?
Come già detto è alto 190 centimetri, il che gli consente di ricoprire bene la posizione di centrale difensivo. Accompagna la stazza fisica a un piede sinistro niente male, forte e preciso. Molto bravo nel gioco aereo è una soluzione importante sui calci da fermo, sia quando si propone sui calci d’angolo, sia quando si incarica di punizioni: le calcia lui, dalla corta e dalla lunga distanza.

Sei pugliese di nascita e molto attento ai “frutti” che regala il territorio. Il Lecce, per esempio, riuscirà a conquistare la promozione?
“Tifo” Lecce perché è una formazione composta da una rosa e da un tecnico (Toma, ndr.) molto importante che merita di certo ben altri palcoscenici.

Sciaudone, Bellomo e compagnia cantante: chi pensi sia pronto per il salto in massima serie?
Nel Bari ci sono diversi calciatori interessanti ma Bellomo è sicuramente quello che merita il salto di categoria. Ha ampi margini di miglioramento e diventerà un calciatore di grandi prospettive.

Segui anche il campionato di serie D: pensi ci siano ragazzi che meriterebbero una chance con squadre professionistiche?
Nel campionato Dilettantistico ci sono ragazzi davvero forti, più di qualcuno meriterebbe di stare nei massimi campionati ma per diverse situazioni ciò non succede: sfortunato, infortuni, robe simili. Il calcio è fatto di momenti, ogni calciatore deve trovare quello giusto.

Qualche nome?
C’è un ragazzo di proprietà del Bari e in prestito al Taranto, ovvero Catalano, pronto al salto di categoria e, sicuramente, calciatore di grande prospettiva. Ne sentiremo parlare.

Cosa dovrebbe cambiare nel nostro calcio affinché si possa finalmente migliorare?
Il nostro calcio per migliorare deve far sì che si dia la possibilità ai ragazzi nati tra il ’94 e il ’96 di esprimere le proprie qualità. Non ci saranno talenti, ma giocatori forti sì, ce ne sono parecchi, basta saperseli coltivare. I talenti cristallini, ormai, sono pochissimi anche a livello europeo e, onestamente, non penso che i ragazzi italiani abbiano qualcosa da invidiare agli altri. Bisogna investire nei settori giovanili. 

Antonio Paviglianiti
Antonio Paviglianiti
Nasce nel 1993 a Reggio Calabria, ama lo sport e il giornalismo fin da giovanissimo; frequenta la facoltà di Giurisprudenza e dal settembre 2010 collabora con TuttoReggina.com e GenerazioneDiTalenti.

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