Il grande intreccio che giova al Milan. Higuaín è esattamente il calciatore che serve a Gattuso

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Sono ore frenetiche in casa Milan. E non potrebbe essere altrimenti, viste le vicissitudini societarie e un calciomercato che ormai è entrato nel vivo. Sul piatto ci sono i malumori di Bonucci, che ha chiesto espressamente di tornare alla Juve, e la possibilità di mettere le mani su due calciatori importanti come Caldara e Higuaín. Una maxi-operazione che, alla resa dei conti, potrebbe far comodo a entrambi i club, anche se per motivi diversi. La Juventus vuole sgravarsi di un ingaggio pesante come quello dell’argentino, il Milan deve rinforzarsi assolutamente in vista della prossima stagione, se vuole provare a recitare un ruolo da protagonista.

Dal punto di vista degli ingaggi, cambierebbe poco o nulla per il Milan. Intanto Caldara guadagna 1.5 milioni di euro, una cifra abbordabile anche per le casse rossonere. E anche prendere Higuaín, offrendogli lo stesso cospicuo contratto – o quasi – che ha alla Juve verrebbe ammortizzato dalla cessione di Bonucci, che guadagna 7.5 milioni di euro l’anno. Ma anche dal punto di vista tecnico il Milan uscirebbe rafforzato da questo scambio. Si libera di un calciatore come Bonucci, acquistato per “spostare gli equilibri in difesa” e per rendere più sicuro anche il compagno Romagnoli. Ma che in realtà ha avuto un rendimento scostante, non da top player, e che ha espresso la sua volontà di tornare all’ovile, magari “ingolosito” dall’arrivo di Cristiano Ronaldo e dalla possibilità di vincere la Champions League. Al suo posto arriverebbe certamente un giocatore tutto da scoprire, ma comunque un prospetto di grande qualità, che potrebbe essere uno dei pilastri della Nazionale del futuro.

Per non parlare dell’eventuale arrivo di Higuaín. I numeri parlano chiaro: solo per rimanere in tema di gol, l’attaccante argentino ha realizzato 107 reti in Liga, 111 in Serie A e 23 in Champions League nelle 442 presenze complessive. Numeri che mostrano, se ce ne fosse il bisogno, quanto sia prolifico El Pipita. Al Milan manca come il pane un vero numero nove, un centravanti che sappia andare facilmente in doppia cifra. L’anno scorso Gattuso si è aggrappato a Cutrone, che lo ha ripagato con prestazioni di buon livello e gol importanti, ma il prodotto del vivaio rossonero è comunque un ragazzo di soli 20 anni. Né Kalinić André Silva si sono rivelati quei bomber che i rossoneri andavano cercando. Né sembra poterlo diventare Bacca, di ritorno dal prestito al Villarreal ma probabilmente sulla via dei partenti.

Certamente le differenze sono notevoli rispetto ad allora, ma l’operazione Higuaín potrebbe ricalcare quella vista diciassette anni fa, sempre sull’asse Torino-Milano, quando il club di Berlusconi acquistò Filippo Inzaghi dalla Juventus. Fu un’operazione onerosa per il Milan, che però gettò le basi per le vittorie future. Come allora era in ballo il centravanti più forte, quello che vede meglio la porta in Serie A. Non ci sono controindicazioni: in poche parole El Pipita è ciò che serve assolutamente al Milan se vuole tornare a essere protagonista in campionato e in Europa.

 

Simone Galli
Simone Galli
Empolese e orgoglioso di esserlo, ha cominciato ad amare il calcio incantato dal mito di Van Basten. Amante dei viaggi, giocatore ed ex insegnante di tennis, attualmente collabora con pianetaempoli.it.

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