Right here, right now – Extreme Rules? Lo show di Rollins e il titolo universale

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Qualcuno può spiegarmelo? Quali regole estreme sono state applicate in Extreme Rules? Praticamente nessuna, fatta eccezione per il match femminile di Raw, nel quale Alexa Bliss ha mantenuto il titolo respingendo l’assalto di Nia Jax, con l’arbitro disorientato e incredulo che ha pure provato a far desistere le contendenti ad usare oggetti. Non era a conoscenza della stipulazione? Non commento…

Complessivamente un ppv piuttosto deludente, anche se a mio parere esistevano eccome i margini per offrire un ppv forse non indimenticabile, ma almeno più che sufficiente. Ok i problemi fisici di Jeff Hardy, non esisteva però un altro modo per evitare che il match con Nakamura finisse dopo un paio di secondi, grazie ad un colpo basso prima del gong? Era stato pushato nelle ultime giornate il ritorno del team Hell No, anche se alla fine abbiamo dovuto assistere a sorpresa ad un handicap match, con Kane messo k.o. nel backstage. Si parlerà lungo dell’inaudito volo di Kevin Owens dalla cima della gabbia, complessivamente il match non ha risposto alle aspettative, si sarebbe potuto e dovuto dare qualcosa di più, quando ci si ritrova tra le mani un gigante di nome Braun Strowman e un lottatore nato targato KO.

Foto: Comunicato stampa Noesis

Che dire del main event.. sicuramente ha fatto piacere rivedere Dolph Ziggler con una cintura attorno alla vita e nel match principale di un ppv anche se non c’era in palio il titolo WWE. Detto questo, la sfida è senz’altro stata godibile, del resto quando atleti di questo calibro salgono sul ring, i bookers dovrebbero davvero sudare le sette proverbiali camicie, oppure inventarsi l’inimmaginabile per far storcere il naso ai fans. Tuttavia si è voluto insistere sulla moda del campione che ruba, può anche starci all’interno di un personaggio così creato, ma molto probabilmente si è andato un po’ oltre il limite in termini di ruberie, tra schienamenti irregolari, ripetute interferenze di Mcintyre anche dopo l’espulsione, ecc.

Passando poi ai tapings dobbiamo ringraziare in gran parte Seth Rollins (oltre a Balor) se lo show rosso offre almeno un match di qualità elevata a settimana, senz’altro un po’ riduttivo all’interno di un programma dalla durata di tre ore, cerchiamo però di guardare il bicchiere mezzo pieno. L’ex architetto dello Shield, al termine di una fase di riambientamento in seguito al grave infortunio al ginocchio, sta offrendo da mesi match da cinque stelle per ritmo, qualità, acrobazie.

Ottimo il suo duello con Mcintyre, riportato nei quartieri alti dopo varie decisioni piuttosto incomprensibili dei bookers. Lo scozzese è ripartito da zero, si è “ricostruito” in patria e nelle federazioni minori, passando per NXT ha ritrovato spazio e fiducia in quel di Stamford. A mio parere fino a questo momento si sta rivelando ottimo dentro e fuori dal ring, vedremo fino a quale punto si spingerà la federazione in termini di piani futuri.

Seth ha fatto fuoco e fiamme anche nel triple threat match che l’ha visto lottare contro Elias e Lashley, nonostante lo scarso dinamismo dei rivali, in particolare dell’ex MMA, che continuo a credere, e in parte a temere, sia stato individuato dalla dirigenza come l’uomo in grado di porre fine al regno di Brock Lesnar. Ok, nessuno può aspettarsi una scheggia quando si ha a che fare con un wrestler dotato di un fisico così imponente, è altrettanto vero però che i suoi match siano caratterizzati da una noia mortale e, dopo alcuni minuti iniziali, sia palese la fatica nel portare avanti sfide dal minutaggio sopra la media, con una fontana di sudore a rendere l’idea.

Il duello con Roman Reigns, vista la struttura fisica di entrambi, sarebbe stato perfetto per un match dalle regole estreme nel ppv, l’utilizzo di oggetti avrebbe reso il prodotto meno prevedibile e caratterizzato da maggiori colpi di scena, invece si è optato per una sfida tradizionale, con il risultato deludente davanti ai nostri occhi. Lentezza e prevedibilità. Vedremo al termine del prossimo Raw chi sarà il primo sfidante che punterà alla cintura da tempo immemore intorno alla vita della Bestia, anche se in questo momento l’ex TNA appare in vantaggio nei pronostici.

Nello show blu continua il dominio di AJ Styles, non era scontata la sua vittoria contro un Rusev pushato come non mai dal pubblico e protagonista di un incontro sicuramente di livello elevato. Il Fenomenale ha rischiato grosso in alcune occasioni, è riuscito ad uscire indenne nel momento più delicato ed è stato baciato dalla buona sorte quando il bulgaro, causa un problema fisico, non è riuscito ad imprigionarlo nella devastante presa di sottomissione. Andando oltre il Rusev Day non è semplicissimo individuare altri primi sfidanti di un certo calibro, considerando che Nakamura è appena diventato campione Usa e Randy Orton, reduce dall’ennesimo turn heel, rappresenta una mina vagante, una scheggia impazzita, i cui prossimi passi risultano difficili da decifrare.

Diego Anelli
Diego Anelli
DIrettore e ideatore di Sampdorianews.net, collaboratore di Alfredopedulla.com. Laureato in Economia e Commercio.

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