Russia 2018 – Dominio Uruguay, il primo posto è di Tabárez: i sudamericani stendono 3-0 la Russia

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URUGUAY-RUSSIA 3-0

10′ Suárez, 23′ aut. Cheryshev, 90′ Cavani


URUGUAY
(3-5-2) 
1  Muslera
22 Cáceres
3  Godín
19 Coates
17 Laxalt
6  Bentancur ↓ (63')
14 Torreira
15 Vecino
8  Nández ↓ (72')
9  Suárez
21 Cavani ↓ (90'+3')
All. Tábarez

Sostituzioni
10 De Arrascaeta (63')
7  C. Rodríguez (72')
18 Gómez (90'+3')

RUSSIA
(4-2-3-1)
1  Akinfeev
23 Smolnikov
3  Kutepov
4  Ignashevich
13 Kudryashov
8  Gazinskiy ↓ (46')
11 Zobnin
19 Samedov
15 Al. Miranchuk ↓ (60')
6  Cheryshev ↓ (38')
22 Dzyuba
All. Cherchesov

Sostituzioni
2  Fernandes (38')
7  Kuziaev (46')
10 Smolov (60')

(aggiorna il live premendo F5)

L’Uruguay ottiene la terza vittoria di fila stendendo con un perentorio 3-0 una Russia quasi mai vista in campo: decidono la punizione di Suárez, l’autorete di Cheryshev nel primo tempo e l’attesissimo gol di Cavani nel finale, travolgendo così i padroni di casa, rimasti in dieci uomini per l’espulsione di Smolnikov nella prima parte di gara. I sudamericani vincono così il Girone A, mentre i russi (oggi ricchi di seconde linee dal 1′ per lasciar riposare alcuni titolari) passano come secondi: stasera scopriranno le proprie avversarie.

Già qualificate agli ottavi di finale, ma con l’obiettivo di vincere il Girone A e volare come capolisti del gruppo: questo è Uruguay-Russia, ultimo capitolo del primo girone dei Mondiali 2018. Piccolo vantaggio per i Russi, che hanno a proprio favore una miglior differenza reti che permetterà loro di avere a favore due risultati su tre: Cherchesov lascia fuori Fernandes, Zhirkov e il talentino Golovin lanciando Smolnikov, Kudryashov e Al. Miranchuk al loro posto. Tábarez deve fare a meno di Giménez : Cavani e Suárez a guidare l’attacco, con Bentancur alle spalle, fa l’esordio dal 1′ Torreira.

Con l’obbligo di ottenere la vittoria per conquistare il primato, l’Uruguay cerca di far girare sin da subito il pallone, mentre la Russia alterna fasi di attesa e ripartenze ad altre in cui tenta di tessere il proprio gioco senza forzare la giocata. Ma, al 10′, la partita si sblocca subito a favore degli uomini di Tábarez: su punizione conquistata da Bentancur a pochi passi dall’area di rigore russa, Suárez si incarica di battere da posizione centrale e fa partire un destro secco che batte Akinfeev, coperto nella visuale dal movimento di Cavani, e imbuca il pallone all’angolino basso vicino al palo. Una rete che vivacizza subito la partita, con i padroni di casa che mostrano un’immediata reazione per trovare il pareggio: pochi secondi dopo il gol subito, è Cheryshev ad andarci vicino, facendo partire una gran botta di destro sulla sponda di testa di Dzyuba, con Muslera che respinge con il corpo. Ma è una una fiammata fin troppo flebile e i sudamericani, dopo aver riequilibrato la gara gestendo con intelligenza, riescono addirittura a raddoppiare al 23′: su azione da calcio d’angolo, la difesa russa allontana fuori dall’area e Laxalt non ci pensa due volte a far partire il tiro, di per sé non eccezionale, ma che trova la deviazione della gamba di Cheryshev che spiazza Akinfeev facendo finire il pallone direttamente in rete. Gli uomini di Tabárez cominciano così a giocare con maggior tranquillità, approfittando dei disastrosi buchi difensivi dei russi, evidentemente sfiduciati e molto disordinati: Bentancur si ritrova da solo davanti ad Akinfeev, ma ritarda il tiro e permette all’estremo difensore di respingere, con Cavani che per poco va vicino al tap-in a porta sguarnita. Saggiamente, l’Uruguay decide di abbassare i ritmi, mantenendosi basso e respingendo con facilità gli attacchi lenti e imprecisi dei ragazzi di Cherchesov. E, a semplificare il lavoro, ci pensano gli stessi russi, che al 35′ restano in dieci uomini: Smolnikov, già ammonito, interviene completamente fuori tempo sulle gambe di Laxalt che l’aveva superato in velocità e Diedhiou si ritrova costretto a estrarre il secondo giallo per il terzino, distruggendo ulteriormente le speranze dei suoi di rimontare. Tutto fin troppo semplice per gli uruguagi, che iniziano a far girare il pallone con sicurezza e quasi senza opposizione degli avversari (costretti a dover tirare fuori Cheryshev per lasciare spazio al terzino Fernandes), addormentando i ritmi della gara.

La storia della gara non cambia nemmeno nella ripresa, con l’Uruguay che controlla con tranquillità il pallone facendolo girare per cercare qualche sortita offensiva, mentre i padroni di casa difendono affidandosi in maniera esclusiva ai lanci lunghi a cercare la testa di Dzyuba. La gara resta quindi lenta, senza troppe emozioni con la Russia che tenta timidamente di farsi vedere avanti, lanciando anche Smolov al posto dello spento Miranchuk, ma senza fare male ai sudamericani che, di tanto in tanto, attaccano mettendo in apprensione la difesa avversaria, ma senza troppa decisione. La prima vera occasione della ripresa arriva addirittura al 73′, quando è Dzyuba a divorarsi il gol che avrebbe riaperto la gara: Zobnin recupera il pallone in mezzo al campo sul brutto rinvio di Muslera e serve l’attaccante che rientra, ma calcia in maniera completamente sbagliata, facendo finire la sfera lontana dalla porta di diversi metri. I grandi problemi degli uomini di Cherchesov sono principalmente in difesa per la giornata da incubo di Kutepov, che va vicino a regalare il tris agli avversari: il centrale sbaglia completamente il cambio di gioco innescando Cavani, che scambia con Suárez, ma l’attaccante del PSG non arriva in tempo sul servizio del compagno in centro all’area di rigore. Nel finale, l’Uruguay torna finalmente ad attaccare, cercando il terzo gol: ci prova anche il neo entrato Rodríguez con il suo sinistro dalla distanza, respinge Akinfeev centralmente e senza badare allo stile, mentre l’estremo difensore russo smanaccia in qualche modo sull’angolo a giro di De Arrascaeta. È bravo ancora il portiere del CSKA Mosca a salvare poco dopo ancora sul violento sinistro di Rodriguez, alzando il pallone oltre la traversa, ma dal calcio d’angolo seguente arriva anche la terza rete azzurra: Godín stacca in maniera imperiosa su Dzyuba e incorna di testa, Akinfeev respinge come può ma sulla ribattuta Cavani si fa trovare pronto, trovando finalmente il primo gol del suo Mondiale. E così cala il sipario sulla partita e la fase a gironi del Gruppo A: l’Uruguay chiude capolista del gruppo a punteggio pieno per la prima nella sua storia con il Mondiale a 32 squadre, crollo Russia, quasi mai scesa davvero in campo anche a causa del tanto turnover e con la testa ormai già diretta agli ottavi di finale.

URUGUAY-RUSSIA  3-0  (2-0) 

Uruguay (4-3-1-2): Muslera 6; Cáceres 6.5, Coates 6.5, Godín 6.5, Laxalt 6.5; Nández (73′ C. Rodríguez 6), Torreira 6, Vecino 6.5; Bentancur 6.5 (63′ De Arrascaeta 6); Suárez 7, Cavani (90’+3′ Maxi Gómez sv). A disp.: M. Silva, Campaña; Varela, Maxi Pereira, G. Silva, Sánchez, Urretaviscaya, Stuani. All.: Tabárez 7
Russia (4-2-3-1): Akinfeev 5.5; Smolnikov 4.5, Kutepov 5, Ignashevich 5.5, Kudryashov 5; Gazinskiy (46′ Kuziaev 5.5), Zobnin 6; Samedov 5, Al. Miranchuk (60′ Smolov 5.5), Cheryshev (38′ Fernandes 6); Dzyuba 5.5A disp.: Lunev, Gabulov; Semenov, Granat, An. Miranchuk, Golovin, Zhirkov, Gabulov, Erokhin. All.: Cherchesov 5
Arbitro: Diedhiou (SEN)
Marcatori: 10′ Suárez, 23′ aut. Cheryshev, 90′ Cavani
Note-Ammoniti: Gazinskyi (R); Bentancur (U)
Espulsioni: 38′ Smolnikov (R) per doppia ammonizione

Francesco Moria
Francesco Moria
Nato a Monza nel '95, ha tre grandi passioni: Mark Knopfler, la letteratura e il calcio inglese. Sogna di diventare giornalista d'inchiesta, andando a studiare il complesso rapporto tra calcio e politica.

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