Playoff Serie C, Catania-Robur Siena: i Bianconeri in nove domano i siciliani ai rigori e volano in finale

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dal nostro inviato allo stadio “Angelo Massimino” di Catania

Si infrange sui calci di rigore il cammino del Catania, capace di rimontare il gol dello svantaggio, realizzato da Santini, con Curiale e Lodi. Una gara disputata a viso aperto da entrambe le squadre che non hanno lesinato energie né risparmiato colpi. Ai calci di rigore la spunta il Siena che, nonostante l’errore dagli undici metri di Bulevardi, riesce ad approfittare del doppio errore dal dischetto da parte dei Rossazzurri. 

Novanta, o forse più, minuti durante i quali essere semplici calciatori non è più sufficiente; stasera bisogna fare qualcosa di più, occorre essere qualcosa di più. Gettare il cuore oltre l’ostacolo in maniera determinata, grintosa e convinta per diventare “Uomini” e raggiungere Pescara per disputare il 16 giugno la finale che potrebbe regalare la Serie B e il coronamento di un sogno lungo tutta la stagione. Questo, in sintesi, il significato della semifinale di ritorno dei playoff di Serie C tra Catania e Robur Siena che ripartono dall’1-0 per i toscani maturato nella gara di andata e che oggi al “Massimino” gli uomini di Lucarelli proveranno a ribaltare, ben consapevoli che eventuali gol subiti stasera tra le mura amiche saranno irrilevanti e non avranno la valenza che, invece, hanno in àmbito europeo. Di contro, i Bianconeri cercheranno di difendere il vantaggio, seppure esiguo, con le armi a propria disposizione, ovvero esperienza, cinismo e sagacia tattica.

Lucarelli conferma il 3-5-2, ma cambia alcuni interpreti e ciò, comunque vada, susciterà scalpore e forse qualche polemica. Pisseri difenderà i pali, con Bogdan, Tedeschi e Aya a comporre il terzetto difensivo. Sugli esterni spazio a Barišić e Porcino, con Rizzo, Lodi e Biagianti in mezzo al campo. In avanti torna titolare Curiale, con Caccavallo a supportarlo. Fuori, dunque, almeno all’inizio Mazzarani e Russotto. Mister Mignani si affida al 4-3-3 con Pane a difendere la prorta. In difesa agiranno Rondanini e Iapichino sulle fasce, con Panariello e Sbraga centrali. In mediana ci saranno Vassallo, Gerli e Bulevardi, con Santini e Neglia a coadiuvare Marotta.

Pubblico delle grandi occasioni a Catania, la posta in palio è altissima e sono gli ospiti a effettuare la prima conclusione a rete in avvio: sponda di Marotta per Santini e ottimo intervento di Pisseri che non si fa sorprendere; padroni di casa contratti e in questa fase sopraffatti dai Bianconeri. Gli uomini di Lucarelli replicano conquistando un angolo che consente di alleggerire la pressione e di portare al tiro in porta Tedeschi: palla alta non di moltissimo. Dopo un inizio stentato, i padroni di casa riescono a conquistare metri e a mettere sotto pressione gli avversari, i quali, comunque, riescono a difendersi con ordine e senza particolari patemi d’animo. Ci prova Caccavallo all’11′, ma la sua conclusione finisce a lato; tutto ciò mentre mister Mignani chiede ai suoi di non abbassarsi troppo. Infatti, il Siena ribatte colpo su colpo: Pisseri fa buona guardia ancora una volta e blocca la conclusione di Panariello dal limite. La gara è viva e molto divertente giocata con grande intensità da una parte e dall’altra, con il tridente del Siena che sembra mettere in difficoltà i rispettivi avversari della retroguardia rossazzurra; dall’altro lato, il Catania mette in campo tanta grinta, ma qualche errore di troppo in fase di impostazione. Ciononostante, i padroni di casa si rendono pericolosi intorno alla mezz’ora sugli sviluppi di un angolo, il colpo di testa di Curiale, però, è impreciso e termina lontano dai pali difesi da Pane. Il Siena, comunque, non perde un colpo e al 31′ si porta in vantaggio: contropiede magistrale manovrato da Marotta, palla in profondità per Neglia che obbliga Pisseri a un intervento prodigioso; sulla sua respinta si avventa come un falco Santini e deposita in rete. Catania-Robur Siena 0-1. Prova a reagire sùbito il Catania: Curiale insacca, ma al momento della ricezione del pallone la bandierina dell’assistente dell’arbitro si alza e invalida tutto. I Rossazzurri reclamano anche un rigore per un tocco sospetto con la mano in area di un difensore toscano, l’arbitro lascia correre e il pubblico di casa inizia a infervorarsi. Gli uomini di Mignani, a ogni modo, con grande cinismo e consapevolezza dei propri mezzi non lasciano nulla al caso e provano a colpire quando meno il Catania se lo aspetta: al 42′, sugli sviluppi di un corner, Panariello stacca di testa indisturbato e manda sull’esterno della rete dando la sensazione del gol. Passano solo pochi istanti e i padroni di casa agguantano il pari: lancio lungo di Barišić da sinistra, la palla scavalca la difesa dei toscani e Curiale batte Pane con un colpo di testa preciso e velenoso; Catania-Robur Siena 1-1 e il “Massimino” diventa una bolgia infernale fino al fischio finale dell’arbitro che manda le squadre negli spogliatoi. Si scatena però una rissa perché prima del fischio finale i padroni di casa reclamano ancora una volta un rigore per un atterramento di Curiale in area, partono colpi proibiti e ci sarà da attendere qualche istante per capire se il signor Maggioni di Lecco deciderà di prendere provvedimenti nei confronti di qualche giocatore.

Le due compagini tornano in campo in perfettà parità numerica: evidentemente il direttore di gara non ha ravvisato gli estremi per allontanare nessuno dei giocatori dal campo e così si può dare inizio alla ripresa. Sospinto da un pubblico generosissimo e dal gol del pari, il Catania prova fin da sùbito a impensierire la retroguardia avversaria. Ma il Siena dimostra di essere una squadra compatta, coesa e molto affidabile dal punto di vista psicologico. Trovare spazio tra le maglie bianconere è impresa davvero ardua, considerata anche la capacità di agire in contropiede dei senesi. A questo punto, Lucarelli prova a cambiare le carte sul tavolo: entrano Russotto e Di Grazia al posto diBarišić e Caccavallo per un Catania più a trazione anteriore. Gli anfitrioni cercano di stringere i tempi: prima, Curiale non riesce ad arrivare in tempo sul traversone da destra di Russotto; poi, Bogdan non riesce a calciare in porta da buona posizione. I Bianconeri alleggeriscono la pressione con Marotta; successivamente finiscono a terra Santini da un lato e Pane dall’altro forzando un po’ l’interruzione di gioco e il pubblico di casa fischia sonoramente. Accade davvero di tutto sul terreno di gioco: fioccano i cartellini gialli da una parte e dall’altra; poi, palla in area senese e fallo di mano che provoca un rigore per il Catania. Sul dischetto va Lodi e non sbaglia: Catania-Robur Siena 2-1 e “Massimino” in festa. La reazione degli ospiti è tutt’altro che veemente e più costellata da altri cartellini gialli che altro: ci prova Bulevardi al 75′, ma la sua conclusione termina alta. Di fatto, i padroni di casa a tratti prendono il sopravvento, Iapichino commette di nuovo un fallaccio su Russotto e l’arbitro gli commina la seconda ammonizione e, quindi, lo espelle: Siena in dieci uomini e Catania costretto a sostituire l’attaccante rimasto infortunato. Le due compagini non si risparmiano e l’incontro viene interpretato con grande intensità: il Siena fa paura ogni qualvolta si spinge in avanti come in occasione dell’incornata di Guberti che si spegne sul fondo; di contro, il Catania ha leggermente rallentato dopo avere compiuto la rimonta e commette sempre qualche errore di troppo in fase di impostazione che ne vanifica le manovre. Inevitabilmente, Catania e Siena tirano i remi in barca negli ultimi minuti, data la grande stanchezza e l’enorme dispendio di energie e il direttore di gara decreta la fine. Si va ai tempi supplementari.

Ritmi lenti, ed è normale dopo 90 minuti giocati ad altissima velocità, in avvio di primo tempo supplementare: i padroni di casa appaiono più sornioni e pronti a colpire, mentre i toscani si difendono a denti stretti considerata anche l’inferiorità numerica. I minuti scorrono al piccolo trotto e non si registrano particolari avvenimenti da narrare, se non una buonissima palla capitata sui piedi di Manneh e respinta coi piedi dall’ex Akragas Pasquale Pane proprio nel finale. Provano ad accelerare i padroni di casa nel secondo tempo supplementare: il Siena fa le barricate ed è complicato per il Catania trovare gli spazi adeguati. Vi riesce al 111′: azione corale Rossazzurra che porta Rizzo al tiro dai venti metri e palla alta di poco. Replica Bulevardi un minuto dopo, stesso destino, ma è ancora Marotta sugli scudi in virtù di un grande dinamismo, una spiccata personalità e un cuore enorme. Il Catania insiste, Rondanini atterra Manneh al limite dell’area ed è secondo giallo ed espulsione. Siena in nove, Lodi si incarica della battuta del calcio di punizione e colpisce clamorosamente la traversa. Il Catania ci prova fino alla fine, il Siena si salva e, dunque, si va ai calci di rigore.

CATANIA-ROBUR SIENA 5-5 dcr (2-1 dopo 90′, 2-1 dts)

Catania (3-5-2): Pisseri 6.5; Aya 6.5 (91′ Blondett 6), Tedeschi 6.5, Bogdan 6.5; Barišić 6.5 (53′ Di Grazia 6), Lodi 7, Biagianti 7 (72′ Mazzarani 6), Rizzo 6.5, Porcino 6.5; Curiale 6.5, Caccavallo (53′ Russotto 6.5) (80′ Manneh 6). A disp.: Martínez, Esposito, Semenzato, Marchese,  Bucolo, Brodić, Ripa. All.: C. Lucarelli 6.5.
Robur Siena (4-3-3): Pane 6.5; Rondanini 6, Panariello 6.5, Sbraga 6.5, Iapichino 5Bulevardi 6.5Gerli 6.5Vassallo 6.5 (83′ Mahrous 6) Neglia 6.5 (83′ Damian 6), Santini 6.5 (74′ Guberti sv) (91′ Cleur 6), Marotta 7.5. A disp.: Rossi, Crisanto, Brumat, Dossena, D’Ambrosio, Solini, Guerri, Emmausso. All.: Mignani 6.5.
Arbitro: Maggioni di Lecco.
Marcatori: 31′ Santini (R), 44′ Curiale (C), 67′ rig. Lodi (C).
Note – Ammoniti: Biagianti, Caccavallo, Bogdan (C); Santini, Vassallo, Rondanini, Bulevardi, Gerli, Iapichino (R). Espulsi: Iapichino (R) al 79′ per comportamento non regolamentare e Rondanini (R) al 116′ per comportamento non regolamentare
Sequenza rigori: Gerli (R) gol; Lodi (C) gol; Damian (R) gol; Curiale (C) gol; Bulevardi (R) parato; Blondett (C) alto; Sbraga (R) gol; Di Grazia (C) gol; Marotta (R) gol; Mazzarani (C) traversa.

Antonio Ioppolo
Antonio Ioppolo
Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

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