Serie C, un ripasso al regolamento dei playoff

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Nonostante l’attuale formula dei playoff di Serie C sia al secondo anno consecutivo, vale la pena descriverne il meccanismo che condurrà una quarta squadra verso il “paradiso” della Serie B. Com’è ampiamente noto, la prima di ogni girone acquisisce il diritto di disputare la prossima stagione il campionato di cadetteria, ovvero PadovaLivorno e Lecce.

meccanismi che conducono ai playoff sono perfettamente oliati e consolidati e coinvolgeranno le squadre classificatesi dalla seconda alla decima posizione di ogni girone.

Il primo e il secondo turno (11 e 15 maggio) faranno da cernita delle squadre di ogni raggruppamento, si disputeranno in gara unica in casa della migliore classificata in regular season e, in caso di parità al termine dei novanta minuti, prevarrà il migliore piazzamento in campionato. Perciò, la quinta giocherà contro la decima, la sesta contro la nona e la settima contro l’ottava. Il Girone A, però, fa eccezione perché l’Alessandria è fresca vincitrice della Coppa Italia di categoria e ha acquisito il diritto di entrare in scena a partire dalla fase nazionale, lasciando così spazio all’undicesima del proprio girone.

Allo stato attuale, dunque, assisteremmo a queste sfide:
GIRONE A: Viterbese-Pontedera; Carrarese-Pistoiese; Piacenza-Giana Erminio.
GIRONE B: AlbinoLeffe-Mestre; Feralpisaò-Pordenone; Renate-Bassano Virtus.
GIRONE C: Cosenza-Sicula Leonzio; Monopoli-Virtus Francavilla; Casertana-Rende.

Alle tre vincenti si aggiungerà la quarta classificata in campionato e daranno vita a due match (per un totale di sei) che porteranno alla fase nazionale. Non vi sarà sorteggio in quanto la quarta giocherà contro la peggiore classificata nel corso della regular season. Per cui, sempre in base all’attuale graduatoria entreranno in gioco il Monza nell’A, la Reggiana nel B e la Juve Stabia nel C.

Rimarranno, quindi, sei compagini e raggiungeranno nella fase nazionale le tre classificatesi al terzo posto (PisaSambenedettese e Trapani) e l’Alessandria, detentrice della Coppa Italia (proprio queste saranno le teste di serie più la squadra che risulterà meglio classificata tra le sei qualificate della prima fase). A questo punto, le cinque gare si decideranno in 180 minuti, quindi con partite di andata e ritorno (20 e 23 maggio), disputerà il retour-match in casa la migliore classificata in campionato e prevarrà in caso di parità la squadra meglio piazzata nel corso della regular season.

Quindi, entreranno in scena le seconde di ogni raggruppamento (Robur SienaSüdtirol e Catania) e daranno vita, insieme alle cinque squadre qualificatesi dal turno precedente, ai quarti di finale. Anche in questa fase (30 maggio e 3 giugno) le migliori classificate in campionato disputeranno la gara di ritorno in casa e prevarranno in caso di parità al termine dei 180 minuti.

Finalmente, si giungerà al rush finale con i quattro club che si contenderanno l’accesso alla finale di Pescara e l’agognato salto di categoria in quella che, a ragion veduta, viene definita, in gergo mutuato dalla pallacanestro, Final Four. Il sorteggio delle semifinali (6 e 10 giugno) sarà integrale e in caso di parità al termine dei 180 minuti si decideranno ai tempi supplementari o ai calci di rigore, esattamente come successe nel corso della passata stagione tra Parma e Pordenone.

In pratica, assisteremo a un altro campionato, che animerà club e tifosi dall’11 maggio fino alla finale di Pescara in programma il 16 giugno, nel quale i valori emersi durante la stagione potrebbero persino ribaltarsi.

Antonio Ioppolo
Antonio Ioppolo
Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

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