Parma-Pordenone, playoff di Lega Pro: gli emiliani si impongono ai rigori e volano in finale

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È il Parma la prima finalista dei playoff di Lega Pro in virtù del successo ai calci di rigore sul Pordenone al termine di 120 minuti combattutissimi e intensissimi. I friulani escono a testa altissima, da imbattuti, considerato l’1-1 maturato per le reti di Scaglia e Marchi, e con tanto da recriminare visto il rigore non concesso nel finale del secondo tempo supplementare. Per i neroverdi risultano decisivi gli errori dal dischetto di Misuraca e De Agostini.

Fra poco in campo Parma e Pordenone per giocarsi in gara unica l’accesso alla finale dei playoff di Lega Pro che si disputerà sabato prossimo. Com’è ampiamente noto, si tratta di una fase finale a quattro squadre sul campo neutro dell’Artemio Franchi di Firenze, che vedrà domani sera protagoniste dell’altra semifinale Alessandria e Reggiana.

Rispettivamente seconda e terza nella regular season del Girone B, gialloblù e Ramarri giungono all’appuntamento odierno dopo avere eliminato Piacenza e Lucchese gli uni e Bassano Virtus, Giana Erminio e Cosenza i friulani. A ogni modo, il Parma parte favorito, almeno sulla carta, anche in virtù dei due successi in campionato ottenuti sui rivali di stasera: all’andata, a Pordenone, terminò 4-2 e al ritorno 3-2.

Tutti arruolabili per mister D’Aversa, il quale non tradisce il proprio 4-3-3 con, in avanti, il trio composto da Nocciolini, Calaiò e Baraye. Sono invece tre le assenze a cui dovrà far fronte Bruno Tedino, quelle di tre giocatori fondamentali come Stefani, Berrettoni e Arma (quest’ultimo partirà dalla panchina). In avanti, Misuraca e Cattaneo coadiuveranno Pietribiasi. Prima del calcio d’inizio è previsto un minuto di silenzio in memoria di Giorgio Orlandini, scomparso nei giorni scorsi, presidente onorario di Parma Partecipazioni Calcistiche, componente dell’azionariato diffuso del club ed ex consigliere d’amministrazione della società calcistica Crociata. Per questo motivo, gli emiliani giocheranno col lutto al braccio.

Fase “di studio” in avvio: è prevalentemente il Pordenone a tenere il pallino del gioco, ma i rivali, sornioni, attendono la ripartenza per innescare la rapidità di Baraye. I neroverdi, però, appaiono, più convinti e, infatti, al 7′ è Cattaneo a impensierire la retroguardia gialloblù con un bello spunto sulla destra. In generale, i ritmi fino a questo momento non sono altissimi: da un lato, i friulani esibiscono grande proprietà di palleggio; dall’altro, il Parma, invece, tende a rallentare il gioco. Ciononostante, alla prima occasione scaturita dagli sviluppi di un calcio d’angolo gli emiliani si portano in vantaggio: è Scaglia, servito rasoterra da Scozzarella, a battere Tomei con una conclusione angolatissima; Parma-Pordenone 1-0. Sulle ali dell’entusiasmo, gli uomini di D’Aversa impensieriscono più volte la difesa avversaria con Nocciolini e Baraye, mentre i Ramarri, gelati dal gol subìto, provano a reagire intorno al 20′ con un tiro dalla distanza di Cattaneo che termina di poco a lato e con una bella azione corale cinque minuti dopo fermata dalla tempestiva uscita alta di Frattali. Cerca con insistenza il pari il Pordenone, ma ancora Frattali blocca con un tuffo a terra l’iniziativa di Cattaneo e, soprattutto, sono vibranti le proteste per un intervento da ultimo uomo (ma distante dall’area di rigore) di Scaglia su Pietribiasi. Poco da raccontare dell’ultimo quarto d’ora del primo tempo: praticamente non ci sono emozioni se non quella, clamorosa, all’ultimo istante capitata sui piedi di Nocciolini, il quale spara alle stelle dall’altezza del dischetto del rigore sciupando, così, l’occasione per raddoppiare. Le due compagini, quindi, vanno negli spogliatoi sul punteggio di 1-0.

Dopo un avvio di ripresa lento, la gara si vivacizza con vari ribaltamenti di fronte: non si registrano grandi occasioni da rete, ma le due squadre lottano su ogni pallone senza tirare indietro la gamba. Tanti gli errori da una parte e dall’altra ed è comprensibile, data la grande importanza della gara e l’alta temperatura: oltre 30 gradi. Il Pordenone, nonostante tutto, ci prova come può, soprattutto con Cattaneo, ed è incredibile la palla-gol che spreca Pietribiasi, forse pensando di trovarsi in fuorigioco, a tu per tu con Frattali. In generale, i friulani provano a imporre il proprio gioco, ma senza trovare spazi e, del resto, il Parma appare molto conservativo e sempre alla ricerca del rallentamento dei ritmi. A dieci minuti dal termine gli sforzi dei friulani vengono premiati: sugli sviluppi di un calcio d’angolo è Paolo Marchi (alla terza realizzazione stagionale), in mischia, il più lesto a calciare e a insaccare; Parma-Pordenone 1-1 e giochi riaperti. Provano entrambe le squadre nel finale a centrare il gol della vittoria: da un lato, Di Cesare reclama un rigore per un intervento scomposto di un avversario; dall’altro, Misuraca conquista solo un corner. Ma non c’è più tempo e al direttore di gara non resta che condurre le due compagini ai tempi supplementari.

Certamente non si risparmiano le due squadre nemmeno nel primo tempo supplementare: da una parte, ci provano Edera e Scavone (quest’ultimo addirittura anticipa il compagno Iacoponi meglio piazzato); dall’altra, Misuraca protesta per una spinta in area. Nel finale, è Corapi a regalare un sussulto facendo la barba al palo direttamente da calcio piazzato: nulla di fatto e punteggio fermo sull’1-1. Nel secondo tempo supplementare, sono Burrato da un lato e ancora Corapi dall’altro a provare a sorprendere gli estremi difensori avversari. In generale, la stanchezza inizia a farsi sentire e il gioco è più spezzettato e meno lucido. A ogni modo, i friulani giocano a memoria e sono veementi le proteste allorquando l’arbitro ferma il gioco per permettere l’assistenza a tre giocatori rimasti a terra in area neroverde e con Padovan lanciato in contropiede: di certo, l’arbitro fischia con grave ritardo. In questa fase le emozioni sono davvero tante: quelle regalate da Semenzato (conclusione alta sopra la traversa) ed Edera (serpentina in area) su tutte. Si chiude ancora con le proteste (giuste) dei friulani per un penalty non concesso per fallo di Frattali su Buratto lanciato in area: termina 1-1 e Parma e Pordenone si giocheranno l’accesso alla finale ai calci di rigore.

A spuntarla è il Parma nel primo dei rigori ad oltranza, decisiva la trasformazione del capitano e bandiera Alessandro Lucarelli. I Crociati accedono alla finale in attesa di conoscere la rivale che verrà fuori dalla sfida tra Alessandria e Reggiana.

PARMA-PORDENONE 6-5 (1-1 dopo 90′, 1-1 dts)

Parma (4-3-3): Frattali 8; Mazzocchi 6 (63′ A. Lucarelli 6.5), Iacoponi 6.5, Di Cesare 7, Scaglia 6.5; Munari 6.5, Scozzarella 6 (39′ Corapi 7), Scavone 6.5; Nocciolini 5 (83′ Edera 6.5), Calaiò 5, Baraye 5.5. A disp.: Zoomers, Coly, Garufo, Messina, Saporetti, Giorgino, Ricci, Simonetti, Senigallia. All.: D’Aversa 6.5.
Pordenone (4-3-2-1): Tomei 6.5; Parodi 6 (70′ Martignago 6), Ingegneri 6.5, Marchi 6.5, De Agostini 6; Semenzato 6.5, Suciu 6.5, Burrai 6.5; Misuraca 6, Cattaneo 6.5 (104′ Buratto 6); Pietribiasi 5 (71′ Padovan 6). A disp.: D’Arsiè, Pellegrini, Zappa, Gerbaudo, Bulevardi, Arma. All.: Tedino 6.5.
Arbitro: Pillitteri di Palermo.
Marcatori: 15′ Scaglia (Pr), 80′ Marchi (Pn).
Note – Ammoniti: Corapi, Scaglia (Pr), Misuraca, Marchi, De Agostini, Semenzato (Pn).
Sequenza rigori: Padovan (Pn) Gol, Edera (PR) Gol, Misuraca (Pn) Parato, Scaglia (Pr) Gol, Suciu (Pn) Gol, Scavone (Pr) Palo, Martignago (Pn) Gol, Corapi (Pr) Gol, Burrai (Pn) Gol, Munari (Pr) Gol, De Agostini (Pn) Parato, A.Lucarelli (Pr) Gol.

Antonio Ioppolo
Antonio Ioppolo
Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

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