Juventus in finale: il Napoli vince 3-2, ma non basta. Fatale la doppietta di Higuaín

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Al San Paolo va in scena il secondo atto di Napoli-Juventus di Coppa Italia. I bianconeri scendono in campo forti del 3-1 dell’andata, ma hanno dimostrato di soffrire non poco il Napoli, in occasione della gara di domenica in campionato. Vincono gli azzurri, ma passa la Juve: fatale la doppietta di Higuaín, a cui hanno risposto Callejón, Mertens e Insigne.

Avvio dall’elevatissimo tasso agonistico, con entrambe le squadre a cercare sbocchi offensivi importanti e a mantenere alternativamente il possesso del pallone. Se i primissimi minuti mostrano una Juve migliore, presto si illumina un Napoli estremamente pericoloso che al 12′ sfiora il gol con Callejón, ma è bravo Neto a chiudere lo specchio. Equilibrio, occasioni e aggressività: potrebbe essere questo il riassunto dei primi venti minuti, anche se l’unico vero sussulto è quello di pochi minuti prima dello spagnolo. I bianconeri si scatenano attorno alla mezz’ora e vanno a un passo dal vantaggio con Rincòn, che frettolosamente sciupa un’ottima occasione nel cuore dell’area. Il gol è però dietro l’angolo e arriva da un rasoterra da fuori area dell’uomo simbolo della sfida, Gonzalo Higuaìn : al 32′, Napoli-Juventus 0-1. I partenopei subiscono il colpo e tornano a provarci solo verso fine frazione, ma gli ospiti gestiscono intelligentemente la sfera e rimandano i discorsi al secondo tempo.

La ripresa comincia con un Napoli ovviamente più offensivo e tale approccio è presto micidiale. Milik ci prova in un paio di occasioni, ma a pareggiare è il capitano Hamšík, con uno dei suoi micidiali piazzati dal limite: al 53′ Napoli-Juventus 1-1. Un risultato che però dura poco, per gli azzurri c’è un altra doccia gelata. Al 59′ Cuadrado riceve una palla d’oro in area e scarica su Higuaìn : Napoli-Juventus 1-2. Non c’è tempo nemmeno per respirare che Sarri manda in campo Mertens. Al belga bastano undici secondi per trovare il gol, grazie al liscio di Neto che gli regala un pallone a porta vuota: al 61′ Napoli-Juventus 2-2. I bianconeri sono vistosamente in difficoltà, non riescono ad attaccare con costanza e si trovano spesso tutti chiusi a far da scudo, mentre gli avversari si riversano in avanti. Passano altri sei minuti dal grande ribaltone, con Callejón che dopo essere penetrato in area serve un freddissimo Insigne: al 67′ Napoli-Juventus 3-2. Di qui in poi la partita si affossa, forse per merito degli ospiti che ormai non possono fare altro che rallentare e cercare di gestire, strategia che funziona e argina, anche se affannosamente, l’inerzia azzurra. I bianconeri si fanno trovare, quasi per tutti i venti minuti finali, chiusi nella propria metà campo, con l’unico Higuaìn davanti, mentre raramente la difesa partenopea è all’interno della propria. E così si spegne la gara, di fronte a un Napoli che spinge costantemente ma finisce per sbattere contro un muro, quando la Juve si rende conto di doversi difendere. Al triplice fischio vincono i partenopei 3-2, ma il saldo finale è di 5-4 a favore della Juventus, che quindi si qualifica per la finale.

NAPOLI-JUVENTUS 3-2 (4-5)

MARCATORI: 32′ Higuaìn (J). 53′ Hamšík (N), 59′ Higuaìn (J), 61′ Mertens (N), 67′ Insigne (N).

Napoli (4-3-3): Reina 6; Hysaj 6, Chiricheș 6.5, Koulibaly 7, Ghoulam 6.5; Zieliński 6.5 (81′ Allan 6), Diawara 6, Hamšík (75′ Pavoletti 5.5); Callejón 7, Milik (61′ Mertens 7), Insigne 7A disp.: Rafael, Sepe, Strinić, Jorginho, Maggio, Maksimović, Rog, Raúl Albiol. All.: Sarri.

Juventus (4-2-3-1): Neto 5; Dani Alves 5.5, Bonucci 6, Benatia 6, Alex Sandro 6.5; Rincón 5.5 (70′ Pjanić 6.5), Khedira 6; Cuadrado 7, Dybala 6.5 (75′ Barzagli 7), Sturaro 5.5 (86′ Lemina sv); Higuaín 7.5A disp.: Buffon, Audero, Lichtsteiner, Chiellini, Rugani, Asamoah, Marchisio, Mandragora. All.: Allegri.

AMMONITI: 25′ Rincòn (J); 28′ Koulibaly (N); 30′ Cuadrado (J); 30′ Callejón (N). 65′ Diawara (N), 76′ Jorginho (N), 76′ Maksimović (N), 80′ Ghoulam (N) 85′ Pjanić (J) 88′ Dani Alves (J).

Arbitro: Banti di Livorno.

Lorenzo David Salvadori
Lorenzo David Salvadori
Nato nel 1997 a Negrar (VR), studente prossimo alla vita universitaria. Appassionato di calcio, amante dei grandi numeri 10, della lettura e della buona musica, specie se a interpretarla è Samuele Bersani.

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