Juventus, finita la stagione di Pjaca. La sentenza è rottura del crociato

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Fino alla prossima stagione, Massimiliano Allegri dovrà fare a meno di Marko Pjaca. La giovane ala croata era in attesa del responso medico, in seguito all’infortuno occorsogli durante la gara contro l’Estonia, che lo aveva costretto ad abbandonare anzitempo la partita. Il comunicato della Hrvatski nogometni savez (la federazione calcistica croata) infatti parla chiaro:

Al 64′ Marko Pjaca ha accusato un infortunio che lo ha costretto a uscire in barella e la risonanza magnetica di oggi, presso l’ospedale Santa Caterina, ha confermato che si tratta di un grave infortunio al ginocchio destro. Pjaca ha infatti subìto una lesione del legamento crociato anteriore e dovrà sottoporsi a un intervento chirurgico e a diversi mesi di recupero. Gli staff medici della Nazionale Croata e della Juventus sono in costante contatto e procederanno concordemente sulle cure a cui sottoporre Pjaca”.

Sicuramente è la rottura del crociato il problema più grave, ma è stata sottolineata anche una lesione del menisco e un’altra lesione del collaterale. Un infortunio grave che condanna il ventiduenne a un lungo stop (potrebbero essere circa sei mesi), chiudendo dunque la sua stagione. Un colpo basso arrivato quando, dopo il cambio di modulo attuato dall’allenatore bianconero, il croato iniziavo a trovare spazio in formazione. Un’arma in meno da giocarsi soprattutto in Champions League, dove già l’ala era stata decisiva con il Porto.

La Nazionale Croata, attraverso un tweet, ha augurato al giocatore una pronta guarigione. Anche per i trans-adriatici l’infortunio del giovane della Juventus è piuttosto grave, soprattutto in vista della prossima sfida all’Islanda dell’11 giugno, decisiva per il primo posto nel girone di qualificazione ai Mondiali di Russia.

Lorenzo David Salvadori
Lorenzo David Salvadori
Nato nel 1997 a Negrar (VR), studente prossimo alla vita universitaria. Appassionato di calcio, amante dei grandi numeri 10, della lettura e della buona musica, specie se a interpretarla è Samuele Bersani.

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