Melbourne enclave italiana

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Con nove tennisti l’Italia è tra le nazioni maggiormente rappresentate nel tabellone di qualificazione degli Australian Open.

In 128 per un sogno. Nove di questi provengono dall’Italia e puntano a far compagnia a Lorenzi, Fognini e Seppi nel main draw. Impresa complicata, perchè tre turni di qualificazione in uno slam possono benissimo essere paragonati alla vittoria in un torneo challenger, ma da tentare a tutti i costi. Soprattutto perchè negli ultimi anni in Australia (e non solo) hanno aumentato i montepremi per i giocatori delle cosiddette retrovie, garantendo loro entrate discrete (importanti se dovessero poi accedere al tabellone principale) tanto da motivare la lunga trasferta. Il taglio, che negli ultimi anni si è abbassato e non poco, testimonia il livello e la presenza di Melbourne nella programmazione di quasi tutti i tennisti che avevano la classifica per andarci. Non come nelle scorse edizioni, quando ad esempio Gulbis preferì partire l’anno con i challenger europei bollando la trasferta oceanica come una perdita sicura di denaro.

Dalle 24 di stasera tutti in campo per il primo turno, ecco l’analisi degli impegni degli italiani:

Francis Tiafoe (Usa)-MARCO CECCHINATO (ITA)
Marco ha già giocato due volte il tabellone principale di uno slam, quando la classifica glielo permetteva di diritto, ma non è mai riuscito a superarne le qualificazioni. Il sorteggio non gli è stato affatto benevolo e gli ha riservato uno degli esponenti della cosiddetta NextGen. Il giovane statunitense è più forte di Cecchinato, ancor di più sul cemento. Una vittoria del nostro sarebbe sicuramente tra le sorprese di giornata.
Tiafoe 90%- Cecchinato 10%

Reilly Opelka (Usa)-STEFANO NAPOLITANO (ITA)
Altra sfida Italia-Stati Uniti. Anche qui, non abbiamo pescato bene: Opelka è un’altra speranza a stelle e strisce ed è reduce da alcuni buoni risultati. Il suo fondamentale migliore è senza dubbio il servizio, agevolato da un’altezza simile a quella di Karlovic. Ma con Napolitano non avrà per nulla vita facile: il biellese è l’uomo caldo del movimento italiano, pronto a maturare definitivamente dopo il successo ad Ortisei. Parte sfavorito, ma può giocarsi le sue carte.
Opelka 60%- Napolitano 40%

LUCA VANNI (ITA)-FEDERICO GAIO (ITA)
Gli scontri fratricida possono essere visti in due modi. Il lato positivo è che in ogni caso un italiano sarà al secondo turno; allo stesso tempo abbiamo la certezza che uno farà le valigie. E’ un incontro abbastanza equilibrato, anche se “Lucone” potrebbe avere qualcosa in più in questo momento. Entrambi non hanno vinto nessuna partita nel 2017, ma il ko di Gaio con Mektic a Chennai è ben più significativo (perchè netto e con un avversario battibile) dei due di Vanni, che arriva comunque da un finale di stagione splendido con due challenger vinti consecutivamente. Un peccato, comunque, che si scontrino subito tra di loro. Sarebbero potuti essere una mina vagante in diversi spot.
Vanni 70%-Gaio 30%

ALESSANDRO GIANNESSI (ITA)-Jan Satral (Cze)
Il sorteggio non è stato affatto malvagio per Giannessi, fresco di best ranking dopo il buon torneo disputato a Doha. Non solo per il primo turno, ma nell’intero spot: sulla carta l’avversario più ostico sembra il vincitore del derby italiano Vanni-Gaio, il che non può fare che felici gli appassionati nostrani. Ma meglio pensare a una partita alla volta. Il ceco Satral è un buon mestierante, ma il nostro vuole e deve continuare a crescere, dopo il bel secondo turno conquistato a New York.
Giannessi 90%-Satral 10%

LORENZO GIUSTINO (ITA)-Mirza Basic (Bih)
Compito probante ma alla portata per il napoletano. Basic è un giocatore coriaceo, ma troppo spesso umorale. Un anno fa Giustino battè proprio qui Lacko, e ha tutte le carte in regola per ripetere l’exploit, nonostante il cemento non sia la superficie migliore.
Giustino 45%-Basic 55%

Bradley Klahn (Usa)-THOMAS FABBIANO (ITA)
Dopo due anni fuori per infortunio Klahn è tornato lo scorso autunno giocando due challenger in patria. Dimostrando di saperci fare ancora. L’inattività però potrebbe risultare un’incognita, soprattutto se la partita dovesse allungarsi nella calura australiana. Tommy non dovrà mollare nessun punto, visto che di fronte si trova uno che è stato numero 63, ma ha i mezzi per portarla a casa. E lo spot non è così impossibile, nonostante la presenza di Ymer, Santillan e Baker, altro infortunato di lunga data.
Klahn 30%-Fabbiano 70%

MATTEO DONATI (ITA)-Blaz Kavcic (Slo)
Sulla carta per Donati è un impegno impossibile, ancor di più se si comparano gli stati di forma dei due giocatori. Matteo ha saltato Chennai per gli ormai abitudinari problemi fisici, lo sloveno ha fatto finale a Bangkok cedendo soltanto a Tipsarevic. E se Donati dovesse fare l’impresa avrebbe Stepanek
Donati 15%-Kavcic 85%

RICCARDO BELLOTTI (ITA)-Vincent Millot (Fra)
L’uomo dei future tenta di fare il triplo salto ed entrare in uno slam. Improbabile che ci riesca. Contro il mancino Millot però può essere un buon test per valutare i propri progressi, dato che il transalpino è un giocatore da challenger, circuito nel quale l’italo-austriaco non riesce a competere stabilmente. Un’esperienza utilissima per la stagione, soprattutto se dovesse arrivare qualche vittoria e il rispettivo prize money.
Bellotti 20%-Millot 80%

Michael Braga
Michael Braga
Grande appassionato di calcio russo, tifoso dello Zenit San Pietroburgo. Estimatore del calcio giocato nei luoghi meno nobili e più nascosti, preferirebbe vedere un Torpedo-Alaniya rispetto a uno Juventus-Milan.

La puzza sotto il caso

  Se lo dice il Tg sarà vero: qui a Napoli noi puzziamo. Ci puzziamo di fame, abbiamo puzza sotto il naso, puzziamo di bruciato....
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