Francia 2016 – L’Islanda piega un’Inghilterra sterile e vola ai quarti. Hodgson vicino all’addio?

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Un’Inghilterra da incubo cede all’Islanda e scrive l’ennesima pagina fallimentare nella sua storia alle grandi manifestazioni per nazionali: Rooney illude su rigore ma poi gli islandesi, concreti, volenterosi e cinici il giusto, ribaltano nel giro di un quarto d’ora. 

Ultimo quarto di finale, ultima fatica prima delle magnifiche otto. Le certezze della vigilia: l’Islanda tira poco ma segna tanto, l’Inghilterra è senza idee e non ha un portiere. Tutto confermato: Sterling vola dal centro verso sinistra e, atterrato da Halldórsson, manda Rooney sul dischetto. 1-0 al 5′ e penseresti a una partita in discesa. Forse, ma in realtà no: dormita difensiva inglese e su schema da rimessa laterale Árnason imbocca Sigþórsson per l’1-1. Inghilterra suonata e a disagio: troppa improvvisazione e gambe che tremano là dietro. O staff poco preparato, viene da dire: altra dormita e Sigurðsson, non senza la complicità di Hart, insacca l’1-2. Islanda ostica, che ricorda lo Stoke City di qualche anno fa, per restare in tema inglese: 1-2 all’intervallo e musi lunghi nello spogliatoio di Sua Maestà.

Nella ripresa, Islanda in controllo: meglio che gli inglesi si sfascino la testa e cerchino, con la manovra e la pazienza, il bandolo della matassa. Non facile da trovare, nonostante l’ingresso di Wilshere: Rooney arretra troppo e si pesta i piedi col giocatore dell’Arsenal. Gli Strákarnir okkar (“i nostri ragazzi”) sono disciplinati e perfetti: lasciano che l’Inghilterra faccia da sola, annoi e si annoi. Con qualche sussulto: al 56′ Hart salva su Sigurðsson, Skomina distribuisce cartellini e la partita non dice altro. Nemmeno quando Vardy, subentrato, va a tu per tu col portiere islandese. O quando entra il giovane Rashford: Inghilterra troppo brutta per essere vera e Islanda, meritatamente, ai quarti. Meglio così: contro francesi, italiani o tedeschi, i bianchi avrebbero disonorato 146 anni di storia, ancora di più.

INGHILTERRA-ISLANDA 1-2 (1-2)

Inghilterra (4-3-3): Hart 5.5; Walker 5, Cahill 5, Smalling 5.5, Rose 5; Alli 6, Rooney 5 (87′ Rashford sv), Dier 5 (46′ Wilshere 5); Sterling 5.5 (60′ Vardy 5.5), Kane 5, Sturridge 5. A disp.: Forster, Heaton, Milner, Clyne, Henderson, Lallana, Stones, Barkley, Bertrand. All.: Hodgson 5.
Islanda (4-4-2): Halldórsson 5.5; Sævarsson 6, Árnason 7, Sigurðsson R. 7.5, Skúlason 6.5; Guðmundsson 6, Gunnarsson 6, Sigurðsson G. 6.5, Bjarnason B. 6; Böðvarsson 6 (88′ Traustason sv), Sigþórsson 7 (77′ Bjarnason E. sv). A disp.: Jónsson, Kristinsson, Hauksson, Hermannsson, Ingason, Magnússon, Sigurjónsson, Hallfreðsson, Guðjohnsen, Finnbogason. All.: Lagerbäck 7.
Arbitro: Skomina (SLO)
Marcatori: 5′ rig. Rooney (I), 6′ Sigurðsson, 19′ Sigþórsson (I)
Note – Ammoniti: Sturridge (I), Sigurðsson, Gunnarsson (I)

Matteo Portoghese
Matteo Portoghese
Sardo classe 1987, ama il rugby, il calcio e i supplementari punto a punto. Già redattore di Isolabasket.it e della rivista cagliaritana Vulcano, si è laureato in Lettere con una tesi su Woody Allen.

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