Brasile 2014 – Brasile deludente, un solido Messico costringe i verdeoro allo 0-0

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Il Brasile era chiamato a confermarsi dopo l’esordio vincente, ma soprattutto doveva convincere per cancellare i dubbi lasciati dalla gara con la Croazia; il Messico si giocava una buona fetta di qualificazione ottenendo un risultato positivo. All’Estádio Castelão di Fortaleza finisce 0-0 con un Brasile deludente e un Messico tenace; ottima la disposizione tattica preparata da Herrera che ha imbrigliato i talenti brasiliani, mentre Scolari dovrà rivedere qualcosa se vorrà portare a casa la coppa del Mondo. 

Al pronti, via subito botte da orbi: le due squadre tengono a far capire l’aria che tira; Brasile con la difesa molto alta, Messico cattivo e disposto a rapide ripartenze, ma nei primi venti minuti l’unico motivo d’interesse è l’improbabile colore dei capelli di Dani Alves. Le squadre giocano in un fazzoletto di campo, la palla sembra essere in un flipper, continua il gioco duro e l’arbitro pare troppo permissivo; i padroni di casa provano a creare, ma le idee latitano e gli spazi sono stretti. Prima emozione al 24′ con un tiro dalla distanza di Herrera deviato oltre la traversa da Júlio César; replica dei brasiliani al 26′ con un bellissimo colpo di testa di Neymar che anticipa Márquez, costringendo Ochoa a superarsi per evitare il vantaggio verdeoro. La gara non decolla, troppo alta la posta in palio, le due formazioni attendono un episodio che possa cambiare l’esito dell’incontro. Al 41′ un tiro di Vázquez dai venti metri termina fuori d’un soffio alla sinistra dell’estremo brasiliano; al 44′, sugli sviluppi di una punizione, la difesa messicana si fa trovare impreparata: Thiago Silva col petto serve un pallone che libera Paulinho solo davanti a Ochoa, ma ancora una volta il portiere messicano è perfetto a sventare il tiro in uscita. Il tempo si chiude a reti inviolate dopo 1′ di recupero.

Scolari inizia la ripresa con Bernard al posto di uno spento Ramires, per provare a dare più velocità all’attacco: al 48′ lancio di Dani Alves proprio per Bernard che entra in area sulla destra e centra forte sul secondo palo dove Neymar viene anticipato d’un pelo di testa da Márquez. Ci provano sempre dalla distanza i tiratori messicani: al 54′ Vázquez scaglia un bolide da oltre trenta metri che accarezza la traversa di Júlio César. Il Messico guadagna campo, il Brasile fatica da morire: al 57′ un altro fendente dal limite di Herrera mette i brividi alla difesa brasiliana. Scolari inverte le posizioni di Oscar e Bernard, inserisce Jô al posto di Fred e al 68′ Neymar sfiora il vantaggio con una mezza girata al volo, dopo un controllo di petto in area, che esalta ancora una volta le doti di Ochoa. Il Brasile sembra scuotersi ed è il Messico ora rifiatare: al 75′ Bernard serve in profondità Jô che si presenta solo in area e in diagonale spedisce al lato. Al’87′ miracolo di Ochoa: punizione di Neymar, colpo di testa a un metro dalla porta di Thiago Silva e l’estremo messicano, d’istinto, devia in angolo e salva il risultato. Si soffre sugli spalti; all’89’ Guardado lambisce la traversa con un tiro a giro dalla sinistra e al 91′ è Jiménez a impegnare Júlio César con un tiro al volo parato in due tempi. Finisce così, a reti bianche, dopo 3′ di recupero concessi dall’ottimo arbitro Cakir.

BRASILE-MESSICO 0-0 (0-0)

Brasile (4-2-3-1): Júlio César 6.5; Dani Alves 5.5, Thiago Silva 6.5, David Luiz 6, Marcelo 5; Luiz Gustavo 6.5, Paulinho 5.5; Ramires 5 (46′ Bernard 6), Neymar 6, Oscar 5 (84′ Willian sv); Fred (68′ Jô 6) A disp.: Jefferson, Victor, Maicon, Dante, Henrique, Maxwell, Fernandinho, Hernanes. All.: Felipe Scolari 5.5.
Messico (5-3-2): Ochoa 7; Aguilar 6, Moreno 6, Rodríguez 6, Márquez 6.5, Layún 5.5; Vázquez 6.5, Herrera 6.5 (76′ Fabián 6), Guardado 6.5; dos Santos 5.5 (84′ Jiménez 6), Peralta (73′ Hernández 6). A disp.: Corona, Talavera, Salcido, Reyes, Pulido, Ponce, Brizuela, Aquino, Peña. All.: Miguel Herrera 6.5.
Arbitro: Cuneyt Cakir (Turchia).
Note – Ammoniti: Ramires, Thiago Silva (B); Aguilar, Vázquez (M).

Paolo Maragoni
Paolo Maragoni
Nato a Terracina (LT), dove vive e lavora. Appassionato di arte, jazz e sport. Ama viaggiare, recita per vocazione. Scrive racconti e poesie. Ha avuto esperienze da speaker radiofonico e pubblicista.

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