Lazio, andata da incorniciare. Ma se nel mercato non compri…

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La Lazio è a soli tre punti dalla Juventus capolista. Una situazione inaspettata, sorprendente, che fa sognare la metà biancoceleste di Roma. Petkovic, l’allenatore rivelazione di questo campionato (ancor più di Montella, la cui bravura ai più attenti osservatori non era sfuggita), sta facendo miracoli. Ha a disposizione una rosa dalle risorse più che limitate: oltre agli undici titolari, solo altri due o tre giocatori sono all’altezza della situazione. Tutti gli altri, quando entrano, fanno rimpiangere l’assenza degli inamovibili. Tolto Klose, che non è sostituibile, gli altri hanno il proprio alter ego lì fuori da qualche parte. Ecco perché per la Lazio è arrivato il momento di spiccare il volo anche sul mercato.

Chissà quando capiterà di nuovo di ritrovare la Lazio a distanza così ravvicinata dalla prima in classifica dopo 20 giornate di campionato. Le avversarie si stanno auto-escludendo dalla corsa, ognuna ha le sue grane da risolvere. Il Milan, smembrato dalle pesanti cessioni estive, stenta a trovare la sua identità, alternando buone prestazioni a spettacoli imbarazzanti. La Roma non ha trovato in Zeman il messia tanto atteso: non si capisce se i giallorossi soffrano a causa di un meccanismo di gioco al quale i giocatori non riescono ad adattarsi oppure a causa della poca qualità di alcuni interpreti, arrivati in estate e spacciati per nomi di alto profilo. Gli americani che la gestiscono hanno speso finora molti soldi ma la qualità dei loro investimenti è quantomeno discutibile. La Fiorentina è stata una meravigliosa scoperta, costruita con oculatezza sul mercato, ma è pur sempre un groppo nuovo, che ha subito molti innesti e avrà bisogno di tempo per amalgamarsi. Insomma, ai viola non si può chiedere più di quello che stanno facendo. L’Inter, alle prese con la grana Sneijder, dopo un inizio sfavillante e una lunga serie di vittorie in trasferta, fuori casa ha rallentato, perdendo terreno e punti preziosi.

In questo momento per lo scudetto la lotta è a tre: Juventus, Lazio e Napoli, racchiuse in cinque punti. I partenopei sono azzoppati dai due punti di penalizzazione (e dalla squalifica di Cannavaro che alla lunga rischia di stravolgere gli equilibri difensivi) ma nonostante questo sono in lizza per il titolo.

Nelle ultime nove giornate, la Lazio ha recuperato ben sei punti alla capolista. La squadra di Petkovic è in piena media scudetto e arrivati a questo punto non ci si può più nascondere. I tifosi, inclini per loro natura a sognare anche quando non ce ne sarebbero le basi, stavolta hanno tutto il diritto a lasciarsi andare a pensieri stupendi. Petkovic, un uomo misurato, estremamente educato e poco incline alla polemica, ha detto che la Lazio ragiona a breve scadenza, pensando solo alla partita successiva. Dal suo punto di vista ha ragione. Ma i dirigenti hanno il dovere di programmare a lungo termine e in questo momento il lungo termine significa la fine della stagione. Insomma è necessario affrettare i tempi, farsi trovare pronti di fronte alle prospettive inaspettate che questo strano campionato ha aperto. Lotito deve intervenire sul mercato, non ci sono alibi o scuse. Non si può aspettare di vendere tutti i giocatori in esubero per piazzare il colpo. Il presidente laziale ha costruito un gruppo straordinario, compatto, coeso come ama ripetere lui. Nessuno gli nega questo merito. Ma proprio per non rovinare questo piccolo miracolo che ha messo su, è necessario intervenire, puntellando la rosa lì dove più è carente. I biancocelesti sono ancora in corsa su tre fronti: hanno raggiunto la semifinale di Coppa Italia e i sedicesimi di Europa League. Un’altra ragione per non stare con le mani in mano, in attesa di un acquisto a prezzi di saldo che potrebbe non presentarsi. La panchina della Lazio, nella partita contro l’Atalanta, era un monito ben tangibile: Floccari escluso, non aveva alternative valide fino in fondo. Partito Matuzalem e con Ederson infortunato (oltre a Mauri sempre a rischio squalifica causa calcioscommesse), il centrocampo è un reparto da rinforzare a tutti i costi. E Klose avrebbe bisogno di un aiuto lì davanti: il solo Floccari non può essere sufficiente mentre Kozak mal si sposa con il panzer tedesco. La difesa, invece, è una delle meno battute della Serie A e, almeno fino al termine della stagione, può anche restare così com’è.

Dopo il pareggio con il Parma, Tuttosport ha titolato “Juventus, aiuta Conte”, esortando la società a diventare protagonista del mercato di gennaio. Se i bianconeri hanno bisogno di un intervento, figuriamoci la Lazio che non può contare su 22 titolari come il gruppo di Conte. Questo è il momento di fare un piccolo sforzo per giocarsi le proprie carte fino in fondo. I soldi spesi oggi potrebbero ritornare con gli interessi domani. Lotito continua a ripetere che se Zarate non verrà ceduto (alle esose condizioni che lui ha imposto), non ci sarà la possibilità di smuovere le acque per completare la rosa. Se così sarà, la Lazio e il suo presidente potrebbero lasciarsi sfuggire un’opportunità irripetibile, concessa da un campionato aperto ed equilibrato come pochi negli ultimi anni.

Valerio Dardanelli
Valerio Dardanelli
Nato a Roma il 19 novembre 1988, vive e lavora nella Capitale. Laureato in Scienze della Comunicazione, collabora con vari siti d’informazione sportiva. Ha fatto parte della prima avventura di Mondopallone. Recidivo.

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