Basta un poco di cash, e la passione…

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Fiumi di parole non basterebbero per spiegare l’ingenuità delle big italiane, abili a farsi prima dire “no” dal talento, probabilmente, più cristallino del momento, poi a farselo soffiare proprio sotto il naso proprio da un italiano, che però sta facendo le sue fortune all’estero.

Marco Verratti ha praticamente salutato l’Italia, dimostrando come una buona offerta, e un buon ingaggio, siano sufficienti a sbrogliare anche le situazioni più difficili, quelle per esempio in cui la società che vende dichiara pubblicamente, con tanto di nota sul suo sito ufficiale, di non voler lasciar partire il proprio gioiello, e quelle in cui questo stesso ‘gioiello’ assicura di voler restare alla casa madre ancora per un anno almeno. Poi, come per magia, arriva l’offerta che non ti aspetti: lo sceicco cala il settebello, quello tutto d’oro, le braccia si spalancano, i sorrisi fioriscono, le mani si stringono, gli affari si chiudono.

Certo, non basta il cash, nell’affare Verratti c’è da considerare anche l’indiscusso blasone qual è quello del Paris Saint-Germain, che ha fatto da carico alla puntata, e la bellezza di una capitale europea ambita da turisti di ogni parte del mondo. Ovvio comunque che in tal senso Roma non sia da meno, dipende ovviamente dai gusti, o che il blasone della Juventus, squadra peraltro prediletta in Italia, Pescara a parte, dallo stesso Verratti, sia magari meno pesante, o scadente, anzi. È solo che nel conteggio totale, nella somma che segue il piazzare gli addendi e il tracciare la linea, i soldi, e Parigi, hanno vinto sia sulla passione, sia sull’Italia.

Il cash (arabo, eh) e le baguette hanno battuto senza mezzi termini, stavolta, ambizioni, pizze, maccheroni e mandolini. A ogni modo, e in conclusione, questa non vuole essere una critica, meglio chiarire: Verratti ha una grande opportunità, una grande chance dinanzi a sé, e la speranza è che se la giochi a dovere. Anche se, onestamente, sono convinto che per il suo gioco, e la sua personalità, restare qui in Italia gli avrebbe fatto bene ancora per un po’.

Alex Milone
Alex Milonehttp://www.mondosportivo.it
Appassionato di sport – calcio, NFL e Tennis su tutti. Direttore di MondoSportivo.it, giornalista e telecronista. Dal 2010 a Sportitalia, nel 2018 DAZN, nel 2017 a Premium Sport.

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