Pallone in Soffitta – Quando l’Olanda schierò due… Jan Peters

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Un gustoso ma impolverato aneddoto sulla Nazionale olandese, per la particolarità dei due protagonisti a causa del loro nome: ecco a voi la storia del giorno in cui la rappresentativa arancione schierò due diversi Jan Peters.


Per ricostruire questa vicenda e arrivare così al momento clou, è necessario raccontare chi fossero i due personaggi in questione. Il primo Jan Peters, all’anagrafe si chiamava Johannes Wilhelmus Peters. Classe 1954, si era messo in mostra come centrocampista nel NEC Nijmegen tanto da entrare tra i pochi capaci di inserirsi nella generazione d’oro dell’Olanda 1974-78, pur non militando in un riconosciuto top club. Debutta in Nazionale il 4 settembre 1974 contro la Svezia, primo di 31 gettoni con 4 reti all’attivo. Sarebbe diventato una delle colonne del grande AZ ’67 Alkmaar di fine decennio, con all’attivo la presenza all’Euro 1976. Lo avremmo conosciuto anche in Italia tra Genoa e Atalanta, per un’esperienza dimenticabile farcita da tanti guai fisici e una disavventura fiscale sui suoi compensi.


Jan Peters capitano dell’Olanda.

Il secondo Jan Peters, in realtà, ha pure il nome simile: Wilhelmus Johannes Hendrikus Peters. Ma nato invece a Gorinchem (nell’Olanda meridionale) il 22 luglio 1953 e attaccante di professione. Cresciuto attraverso il dolore vero, inteso sia in senso fisico che emozionale. Dai 5 agli 11 anni una grave forma reumatica lo costringe su una sedia a rotelle: quando finalmente guarisce incontra il calcio, che lo avrebbe portato al riscatto, nei confronti di una vita che come dicevamo non gli ha risparmiato nulla. Il riferimento è alla terribile scoperta, durante l’adolescenza, del fatto che la donna con cui era cresciuto fosse sua zia, sorella della madre naturale di Jan che lo aveva abbandonato in tenera età. Si fa un nome tra i dilettanti con l’Unitas e approda in seconda divisione con il Den Bosch, affinando via via un ottimo senso del gol. A metà del campionato di Eerste Divisie 1978-79 lo ingaggia il Feyenoord, una delle grandi potenze nazionali. Conferma in quei mesi di sapersi subito adattare alla massima categoria. Tanto da meritare la convocazione in Nazionale, da parte del ct Jan Zwartkruis.


 

Jan Peters, il secondo, al momento dell’ingresso in campo e dopo aver sbagliato il suo tentativo dal dischetto.

Il momento clou della nostra storia arriva il 22 maggio 1979. Viene organizzata un’amichevole di lusso al Wankdorfstadion di Ginevra, tra le ultime finaliste iridate: Argentina e Olanda. Il pretesto è dato dal 75° anniversario della FIFA. Titolare alla sua 20ª presenza, il primo Jan Peters gioca l’intera partita. Ma al minuto 57, il secondo Jan Peters fa il suo debutto subentrando a Kist. Per 33 minuti la “strana coppia” condivide la ribalta internazionale, più l’appendice dal dischetto per stabilire il vincitore. Nella lotteria che premia i sudamericani per 8-7, indovinate? Sbagliano entrambi. Quella sarebbe rimasta l’unica apparizione con l’Olanda per l’attaccante del Feyenoord, attivo poi fino al 1986 in Belgio, Spagna, Portogallo e Hong Kong. Nel 2010 fece scalpore una sua intervista, in cui ammise di aver regolarmente fatto uso di sostanze dopanti.


Jan Peters, quello nato nel 1954, compirà 70 anni ad agosto. Ha allenato per diversi anni lontano dal professionismo in patria, togliendosi diverse soddisfazioni.


 

 

 

 

 

 

 

 


Jan Peters, quello nato nel 1953, ha vissuto in Spagna occupandosi di scouting per alcuni club, prima di tornare in patria nel 2001.

Fabio Ornano
Fabio Ornano
Cagliaritano, classe '81. Pazzo per Brera, Guerin Sportivo e Panini. Da anni membro di MP: principalmente ed inevitabilmente, per scrivere sulla storia del calcio. Italiano ed internazionale.

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