Fiorentina sublime, Napoli messo al tappeto da Brekalo, Bonaventura e Gonzalez

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La Fiorentina può godersi la sosta nazionali in piena euforia. La classifica vede i viola lì sopra in compagnia della Juve e subito dietro le milanesi. Una striscia di risultati positivi iniziata dopo il brusco stop di San Siro: quella partita è stata umiliante ed è servita a dare una forte scossa all’interno dello spogliatoio. Oggi in casa dei Campioni d’Italia del Napoli, senza Nico Gonzalez lasciato inizialmente in panchina, senza sostenitori al seguito e con tanta fatica accumulata sulle gambe la Fiorentina è riuscita a disputare una partita sublime.

Viola padroni del centrocampo grazie ancora una volta ad Arthur, genio e ordine con il supporto fisico di Duncan e quello determinato di Bonaventura. Un pressing asfissiante che ha mandato più volte in confusione i partenopei, un gioco dispendioso che sorprende se si pensa che il primo cambio viola è arrivato solo dopo il 70’. Atteggiamento spregiudicato e rischioso perché a due come Osimhen e Kvara non puoi concedere troppo campo, perché basta una respinta corta a innescare il pericolo  in contropiede.

Fondamentale per gli ospiti è stato il passare in vantaggio dopo soli 7’ dando al match da subito una certa impostazione. La rete viola porta la firma di Brekalo, uno dei più propositivi della manovra offensiva, ben coordinato con Parisi sulla sinistra e capace di arretrare nei tempi giusti per aiutare i compagni. Al Maradona è andata in scena un’autentica prova corale dell’undici di Italiano in cui tutti meritano un buon voto, incluso Nzola (anche se si attende un rendimento più volitivo). Italiano può tornare a contare soprattutto su Ikone, a nostro giudizio il migliore in campo; gli è mancato solo il gol negato dal palo, ma la sua prova è stata priva di errori e di grande aiuto in entrambe le fasi.

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Il Napoli di Garcia è stato imbrigliato da Italiano e le occasioni più importanti per i padroni di casa sono state offerte dai difensori viola. L’incredibile svarione di Parisi nel recupero del primo tempo è pesante tanto da valergli mezzo voto in meno in pagella: quel rigore poteva costare in termini psicologici, ma la Fiorentina è riuscita a tenere i nervi saldi. Nella ripresa poi è stato Kayode a lanciare in contropiede Osimhen con successivo intervento provvidenziale di Terraciano. Il giovane terzino commette qualche peccato di gioventù ma partita dopo partita diventa pilastro della difesa viola.

Fiorentina: Terraciano 6.5, Kayode 6, Milenkoviic 6.5, Quarta 6.5, Parisi 6, Arthur 6.5, Duncan  6.5, Bonaventura  7, Ikone 7.5, Brekalo 7, Nzola 6. Entrati dalla panchina: Nico Gonzalez 6.5, Mandragora s.v., Infantino s.v., Ranieri s.v., Comuzzo s.v.

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Elia Modugno
Elia Modugno
Nasce a Roma il 30 maggio 1979 mentre il Nottingham Forest di Brian Clough vinceva la sua prima Coppa Campioni. Radiocronista sui campi dell’Eccellenza laziale, adora il calcio minore ed il futsal.

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