Gli attaccanti non segnano, ma la Fiorentina raccoglie comunque tre punti

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Gli attaccanti viola latitano nella classifica marcatori, così tocca ai difensori prendere in mano la situazione. Nell’esordio europeo della Fiorentina in Conference League abbiamo assistito alla doppietta di Ranieri, oggi invece Martinez Quarta trova nuovamente la via del gol a distanza di sette giorni dalla rete contro l’Atalanta. Un’alternativa inedita mentre si attendono segnali forti da Nzola e da Beltran. Nel frattempo la sosta nazionale si dimostra benefica per la compagine di mister Italiano: archiviata la pesante battuta d’arresto con l’Inter, al ritorno in campo la Fiorentina ha saputo mettere in cascina due vittorie di fila restando allacciata alla zona europea.

Il successo contro l’Udinese porta la firma di due protagonisti. Il primo è Terracciano con il suo intervento provvidenziale al 20’ su Thavin; deviando il pallone evita la rete dello svantaggio e probabilmente inverte il destino di un match, che fino a quel momento aveva l’ago della bilancia rivolto nettamente verso i friulani. Il tabellino dell’estremo difensore gigliato non si ferma solo a quell’episodio, ma registra altri diversi interventi: parate necessarie per mettere a tacere per un po’ le critiche di cui Terraciano vien reso oggetto da una parte eccessivamente esigente della tifoseria. C’è da correggere qualcosa con la palla tra i piedi, però la sua maggior sicurezza in questo momento lo vede in vantaggio contro il danese Christensen nella sfida tra i pali della porta fiorentina.

Titolo di Man of the match per Jack Bonaventura. Maxime Lopez e Mandragora si dissolvono contro la fisicità dell’Udinese, il centrocampo viola subisce i padroni di casa e lui resta da solo a combattere. Le sbavature non sono mancate in questa situazione, ma contano poco al cospetto di quel preciso suggerimento in verticale alla mezz’ora con cui la difesa bianconera viene aggirato, lanciando Quarta verso la gloria. Nella ripresa ci vuole l’ingresso di Duncan per fornire adeguato supporto fisico, permettendogli di respirare e porre la parola “The End” sul match con un colpo balistico letale per l’incolpevole Silvestri.

Il tour de force della Fiorentina prosegue. Giovedì in campo a Frosinone contro la classica matricola terribile, poi lunedì il Cagliari dell’ex Ranieri. Per Italiano si tratta del momento più impegnativo, dove il tecnico deve far sentire la sua bravura. La gestione della rosa diventa più complicato di un esame di fisica quando c’è da fare i conti con i primi stop e un calendario fitto di impegni. Oggi l’assenza di Nico Gonzalez si è fatta sentire, perché rappresenta una pedina importante del pericolo offensivo; aggiungiamoci poi la giornata no di Kouame e un Brekalo ectoplasmico. In infermeria purtroppo ci finisce anche Dodò per un problema al ginocchio accusato nei primi minuti di gioco; le sue lacrime fuori dal campo e le dichiarazioni post partita di Italiano fanno presagire una lunga assenza, ma il suo giovane sostituto Kayode non l’ha fatto rimpiangere confermando quanto di buono aveva già mostrato nella trasferta di Genova: un giovane con la grinta di un veterano e una forza fisica importante.

Pagelle Fiorentina: Terraciano 7.5, Dodò s.v., Quarta 7, Ranieri 6.5, Biraghi 5, Mandragora 5.5, Bonaventura 7.5, Maxime Lopez 5, Kouame 4.5, Nzola 6, Brekalo 5.5. Entrati dalla panchina: Kayode 7, Beltran 5, Milenkovic 6, Arthur Melo s.v. Duncan 6.5.

Elia Modugno
Elia Modugno
Nasce a Roma il 30 maggio 1979 mentre il Nottingham Forest di Brian Clough vinceva la sua prima Coppa Campioni. Radiocronista sui campi dell’Eccellenza laziale, adora il calcio minore ed il futsal.

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