Il “modello-Pro Sesto”: tanti giovani, nessuno straniero. Così si vuole rilanciare il calcio italiano

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“Il ‘modello-Pro Sesto’ per rilanciare il calcio italiano: tanti giovani e nessun straniero. E, cosa non indifferente, un percorso da protagonisti con un gioco piacevole e divertente in un campionato professionistico”. Così Christian Botturi, 43 anni, bresciano, direttore sportivo della Pro Sesto, capolista del campionato di Serie C (girone A), sul quotidiano online sestonotizie.it, interviene nel dibattito sul calcio italiano nella settimana in cui sono protagoniste le Coppe Europee. “Se vogliamo dimenticare le mancate qualificazioni agli ultimi due Mondiali – aggiunge Botturi – bisogna avere il coraggio di percorrere la strada tracciata dalla Pro Sesto. Sia chiaro, nessuna preclusione verso gli stranieri, in particolare se sono davvero un valore aggiunto. Ma se non si valorizzano i nostri giovani, dandogli spazio da ‘titolari’ a ogni livello, le nostre Nazionali incontreranno sempre difficoltà”. “Il coraggio e la forza della Pro Sesto di puntare su giovani italiani ai quali abbiamo affiancato qualche pedina esperta – conclude Botturi su setonotizie.it – sta premiando la società e producendo risultati importanti coniugata a una corretta gestione economica”.

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