Joe Mansueto per la prima volta a Lugano: “Bello se venissero italiani allo stadio”

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Dal nostro inviato a Lugano (CH)

Dopo quasi dieci mesi dall’acquisizione del pacchetto azionario del FC Lugano, Joe Mansueto è arrivato in Svizzera, per vedere la città, conoscere la squadra, parlare con i municipali del nuovo stadio e dei suoi progetti. Non potevamo, quindi, mancare all’incontro organizzato con la stampa. Di seguito, le principali dichiarazioni rilasciate dal proprietario del club bianconero.

“Sono ovviamente felice per la vittoria della Coppa, e sono stato molto colpito dai festeggiamenti della gente di Lugano. Sarebbe bello poter ripetere queste feste in futuro, per me è il primo trofeo vinto, ed è stata una grande emozione. Il rapporto tra Chicago Fire e FC Lugano non è quello tra un club principale e un farm club: entrambi sono sullo stesso piano, e credo sia importante condividere le esperienze, per capire dove gli uni possano imparare dagli altri e magari, in un domani prossimo, farle incontrare in amichevole. Se c’è l’idea di acquisire un altro club in Europa? Può darsi, ma non è un progetto a breve o medio termine.”

“Sappiamo che il possesso di mezzi economici è vissuto da molti come una propensione alla spesa facile. Non è questo che vogliamo: niente irrazionalità economiche, ma la volontà di far crescere il club con investimenti che lo rafforzino, ma sempre ponderati. Siamo uomini d’affari, e speriamo un giorno anche di guadagnare qualcosa magari: ma ciò che ci preme è il progetto sportivo, che è a lungo termine. Ho parlato di questo con il sindaco, via Skype, e ho trovato entusiasmo e progettualità. Da parte nostra c’è l’idea di creare anche strutture di allenamento, ma non siamo interessati a business estranei al calcio.”

Abbiamo quindi chiesto al plenipotenziario statunitense se pensa possibile, in un medio futuro, con il nuovo stadio pronto, un allargamento del bacino d’utenza della squadra in Italia: il Ticino confina con un’area (Lombardia e Piemonte) densamente popolata, e con molta passione per il calcio, che può raggiungere più facilmente il Sottoceneri rispetto a chi vive in Svizzera interna. Ecco cosa ci ha risposto“Perché no? L’idea potrebbe essere quella di creare pacchetti turistici che portino qua turisti per il fine settimana, includendo anche la partita di calcio. Il Cantone, la città sono luoghi meravigliosi; e unendo questo alla passione per il calcio, l’esperienza del pomeriggio allo stadio unita alle tante attività che si possono fare in questa regione potrebbero creare delle sinergie positive, e coinvolgere anche il mercato italiano.”  

Joe Mansueto ha avuto anche la possibilità d’incontrare la squadra e l’allenatore Mattia Croci Torti: “Mi ha impressionato la personalità dell’allenatore: è una persona con tanta passione, genuina e con pensieri espliciti. Bottani ha grandi mezzi tecnici, Celar ha dato più di quanto ci si aspettasse, Sabbatini ha dimostrato grandi qualità come leader, così come anche Ziegler ha fatto vedere di essere un giocatore di personalità. Amoura non è imponente dal punto di vista fisico, ma ha grandi qualità. Parlando dei Chicago Fire, quest’anno in MLS le cose non stanno andando benissimo, ma ci sono ancora molte partite da giocare; abbiamo accusato qualche infortunio, senza i quali magari avremmo dei punti in più, ma la strada è lunga.”

“Penso che Shaqiri e Bottani siano entrambi grandi giocatori. Shaqiri lo conosco bene: è un bravo, veloce, esplosivo, e siamo contenti di averlo con noi. Riguardo alla riforma del campionato in Svizzera, con l’introduzione dei playoff, sono logicamente favorevole, visto che è qualcosa che negli USA si utilizza da tempo, e credo sia giusto andare alla ricerca di nuove soluzioni. Sarà poi il pubblico a decidere.”

Silvano Pulga
Silvano Pulga
Da bambino si innamorò del calcio vedendo giocare a San Siro Rivera e Prati. Milanese per nascita e necessità, sogna di vivere in Svezia, e nel frattempo sopporta una figlia tifosa del Bayern Monaco.

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