Razzie di Calcio – Ottobre 2021 #14

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Cos’è Razzie di calcio? Il mondo del calcio dilettantistico è ormai sempre più protagonista di episodi vergognosi, legati a fenomeni di violenza e discriminazione, spesso accompagnati da razzismo e sessismo. Ogni settimana, basandosi sulle decisioni adottate dai Giudici Sportivi di tutta Italia, MondoSportivo racconterà gli episodi più gravi, regione per regione, così da permettere a tutti di scoprire dove si sono svolti e le vicende che ne hanno fatto da cornice. Con l’obiettivo di non lasciare nel dimenticatoio storie altrimenti destinate a rimanere in silenzio, superate dal tempo e da quell’insensato comune senso di accettazione che rende tutti noi, volontari o non, complici di questo male del nostro calcio.

ABRUZZO

Passatempese-Ilario Lorenzini (Promozione)

Cominciamo subito con un nuovo episodio di odio e razzismo. Durante la partita, i tifosi dell’Ilario Lorenzini hanno continuato a rivolgersi verso la terna arbitrale con frasi offensive, minacciose e irriguardiose, fino a sfociare a frasi di stampo razzista rivolte verso l’arbitro: 700 euro di multa per la società.

CALABRIA

Saint Michel-S. Cristina (Prima Categoria)

Rimarrà fermo fino alla fine dell’anno Luigi Ventra, dirigente del Saint Michel, per “entrata abusiva in campo durante la gara” e per aver lanciato una bottiglietta di acqua contro un giocatore avversario, colpendolo in testa, “nonché per avere messo le mani al collo a diversi giocatori della squadra avversaria.

CAMPANIA

Real Frattaminore-Quartogrado (Promozione)

Alla fine della partita, alcuni tifosi del Real Frattaminore hanno aperto il cancello che delimita l’area degli spogliatoi e, una volta entrati nell’area antistante, hanno iniziato a minacciare e offendere gli arbitri e altri che rientravano negli spogliatoi della terna continuando a rivolgere minacce di morte e ingiurie. Inoltre, al 15′ del secondo tempo, i tifosi della squadra di casa hanno lanciato una pietra verso l’assistente arbitrale, minacciandolo: 360 euro di multa per il Real Frattaminore.

LIGURIA

Ammenda salatissima per la Sanremese, punita addirittura con 2500 euro di multa perché i propri tifosi, per circa 10′ nella ripresa, hanno cominciato a rivolgere espressioni “gravemente offensive, intimidatorie e minacciose” verso la terna arbitrale. In più, uno dei tifosi ospiti ha lanciato uno sputo verso l’assistente arbitrale, senza colpirlo. Il Giudice Sportivo è intervenuto con mano pesante, in quanto recidiva e manifesta violazione delle misure di contenimento per la pandemia.

Busalla-Canaletto Sepor (Eccellenza)

Dieci giornate di squalifica per Brando Lo Gioco del Busalla Calcio: il giocatore, dopo aver subito fallo, ha rivolto un’espressione “gravemente discriminatoria della razza” nei confronti dell’avversario.

Quiliano&Valleggia-Campese F.B.C. (Prima Categoria)

Alla fine della partita, l’arbitro viene circondato da cinque giocatori del Quiliano&Valleggia, in protesta per una sua decisione tecnica. A quel punto, il massaggiatore della società, Michele Salinas, gli si avvicina da un lato, senza essere visto dal direttore di gara, e lo colpisce con un forte pugno al volto all’altezza della bocca, aprendogli il labbro superiore. “Il primo episodio violento della sua vita”, proverà a giustificarsi, in un disperato tentativo di scuse come emerge dal referto del Giudice Sportivo, Salinas al pronto soccorso dove l’arbitro si è poi rivolto. Ma la vergogna sul campo non si è ancora consumata del tutto. L’assistente di parte del Quiliano&Valleggia, Gian Guido Bondi, dopo essersi avvicinato minacciosamente per urlare “frasi ingiuriose”, decide di peggiorare ulteriormente la situazione dopo il pugno rivolto da Salinas: si avvicina all’arbitro e lo colpisce violentemente con la bandierina arrotolata sopra l’orecchio destro. Solo l’intervento dei suoi giocatori ha evitato che il dirigente in questione colpisse per una seconda volta il direttore di gara.

Terminata la doccia, l’arbitro è costretto a farsi accompagnare dal padre, lì presente ad assistere a simile orrore, all’ospedale, dopo essere stato scortato dalla polizia chiamata sul posto. Il direttore di gara è stato sottoposto a una T.A.C., che ha riscontrato un trauma cranico a percosse e l’abrasione del labbro superiore, con una prognosi di giorni 6, salvo complicazioni. Il Giudice sportivo, considerando le varie attenuanti e aggravanti dell’episodio, ha così deciso: squalifica fino al 9 ottobre 2023 al signor Salinas Michele; fino al 9 aprile 2024 al signor Bondi Gian Guido; ammenda di 350 euro alla società a titolo di responsabilità oggettiva (prevalenza di circostanze aggravanti).

Una sentenza che lascia obiettivamente perplessi, tanto che l’AIA pare si stia già muovendo per fare ricorso: l’episodio è gravissimo, non meno di quanto accaduto in Piemonte due settimane fa, eppure non è stata attribuita come in quel caso la massima pena. Contro la violenza sugli arbitri bisogna fare molto ma molto di più.

LAZIO

Palocco-Campus Eur 1960 (Under 17 Regionale)

Al 46′ del secondo tempo, il dirigente del Palocco, Giordano Ingami, viene allontanato per proteste. Alla notifica del provvedimento disciplinare, il dirigente inizia a minacciare l’arbitro di “percosse alla fine della gara”, continuando poi al momento del rientro nello spogliatoio con minacce di morte. A quel punto, però, passa ai fatti: Ingami spinge violentemente all’altezza del petto l’arbitro e lo prende per il collo, “facendolo cadere con particolare veemenza”, per poi colpirlo con un calcio ad una gamba. Il direttore di gara, nel suo racconto, riporta di “aver sbattuto violentemente la testa e la spalla contro il muretto di recinzione”. Costretto a recarsi al Pronto Soccorso, gli è stato diagnosticato un “trauma cranico da aggressione alla spalla destra post trauma con limitazione funzionale”, con 5 giorni di prognosi. Per Ingami, durissima, ma giusta squalifica: sarà fuori fino al 12 ottobre 2026.

LOMBARDIA

Badalasco-Trezzo (Seconda Categoria Bergamo)

Al 49′ del secondo tempo, Mattia Marta del Badalasco “assume condotta discriminatoria proferendo nei confronti di un avversario espressione denigratoria di carattere razziale”: dieci giornate di squalifica per lui.

PIEMONTE

Calcio Settimo-V.D.A. Charvensod (Under 19 Regionali)

La partita finisce addirittura al 29′ del primo tempo, quando in campo scatta una rissa violentissima. Questo il racconto della vicenda riportato dal Giudice Sportivo: “in particolare al minuto 23 del primo tempo Christian Martone (Calcio Settimo), colpiva con un violento pugno al volto il capitano della squadra avversaria, il quale veniva successivamente trasportato in ambulanza al più vicino ospedale; allo stesso minuto, anche il giocatore n. 2 della società di casa, URSILLO ANDREA, veniva allo scontro fisico con un avversario e il giocatore n.11 della soc. ASD VDA CHARVENSOD, MARUCA ALESSIO, colpiva un avversario con un calcio alla schiena, mentre questi era a terra; al minuto 27 del primo tempo il giocatore n. 10 della soc. ASD VDA CHARVENSOD, CAMPAGNOLO MARCO, precedentemente espulso, tentava di colpire con un calcio al volto un altro giocatore; ne seguiva una rissa con pugni e tafferugli in varie zone del campo, che coinvolgeva non solo i giocatori di entrambe le squadre, ma anche l’allenatore della soc. ASD VDA CHARVENSOD, FARINELLA GIUSEPPE, il quale inveiva nei confronti della squadra di casa e del loro capitano; venivano identificati altresì, quali partecipanti alla rissa, i seguenti giocatori della soc. ASD VDA CHARVENSOD: BIANQUIN DAVIDE, CIAVORELLA FABIO e SIRIANNI MICHAEL; in ragione di tale comportamento il direttore di gara, stante la situazione di forte tensione, non ritenendo di poter proseguire nella direzione della gara, interrompeva la competizione e si dirigeva nel proprio spogliatoio.”

Riconosciuta la responsabilità oggettiva di entrambe le Società per le condotte violente dei tesserati, punite con la sconfitta a tavolino e ammenda di 200 euro ciascuna, il Giudice Sportivo ha assegnato un numero incredibile di squalifiche: fino al 12 novembre 2021 per l’allenatore del Charvensod Giuseppe Farinella; fino al 7 gennaio 2022 Martone e Ursillo del Calcio Settimo e Maruca, Campagnolo, Bianquin, Ciavorella e Sirianni del Charvensod.

Novara-Torino Women (Eccellenza Femminile)

Squalifica di sei giornate per Giulia Crisantino del Torino Women. Dopo essere stata espulsa per somma di ammonizioni, sputa a terra vicino al piede dell’arbitro, un gesto descritto come “atto ripugnante, indegno di una sportiva”, e successivamente si è rivolta all’arbitro con espressioni volgari e platealmente denigratorie del suo operato.

Caselle Calcio-Borgaro Nobis (Under 17 regionali)

Lunga squalifica da 8 giornate per Luca Zullo del Caselle Calcio: dopo aver sputato contro un giocatore avversario, si è poi scagliato contro lo stesso, anch’egli espulso, una volta arrivati negli spogliatoi, colpendolo con ripetuti pugni alla schiena, prima di essere fermato dai propri dirigenti.

Duomo Chieri-SCA Asti (Juniores Under 19 Asti)

Insulti di stampo razzista da parte dei tifosi del Duomo Chieri verso un tesserato della squadra avversaria: 100 euro di multa per la società.

TOSCANA

Poppi-Nuova Polisportiva Verre (Terza Categoria Arezzo)

Al 49′ del secondo tempo, un tifoso del Poppi si è rivolto a un calciatore avversario con “ripetuti epiteti di discriminazione razziale”: paga la società con 300 euro di ammenda.

TRENTINO ALTO ADIGE

Virtus Rovere-Alto Garda (Juniores Prov. Trento)

Alla fine della partita, l’arbitro ammonisce un giocatore dell’Alto Garda per proteste. A quel punto, l’assistente di parte Berardinelli si avvicina e prende il braccio del direttore di gara per fargli abbassare il cartellino per poi dargli uno spintone con entrambe le mani che lo allontana di un metro provocando dolore e spavento. L’arbitro giustamente lo allontana, ma Berardinelli risponde colpendolo per tre volte con la bandierina al torace e al costato, al punto da costringerò ad andare in ospedale dove gli viene data prognosi di 6 giorni per i colpi subiti. Per Berardinelli, squalifica fino al 14 ottobre 2023.

VENETO

Cisonese-San Michele Salsa (Prima Categoria)

Riferisce l’A. che al 25º del primo tempo, a causa di un insulto razzista da parte di un isolato sostenitore nei confronti di un giocatore di colore della società San Michele Salsa, Sansoni Miki, ha comunicato e confermato per iscritto che la squadra non avrebbe proseguito nella competizione. Il DdG ha comunicato ufficialmente ai capitani delle squadre la sospensione della gara. Non é stata identificata l’appartenenza della persona, che ha pronunciato l’insulto, ad alcuna delle tifoserie, per cui non sarebbe neppure astrattamente applicabile la sanzione prevista dall’art.28 comma 4 CGS ad una delle società partecipanti, non essendo consentito a trarre illazioni in base all’appartenenza del giocatore, vittima dell’insulto, potendo il tifoso censurare, con comportamento più o meno accettabile, anche il comportamento di un “proprio” giocatore. Per le ragioni esposte, a fronte di un comportamento equivoco e delimitato episodicamente, non é possibile ravvisare nel comportamento del capitano di San Michele Salsa una causa di giustificazione per il rifiuto di proseguire nella competizione, neppure sotto il profilo delle ragioni di particolare valore morale e sociale. Deve, infatti, interpretarsi il comma 1 dell’art. 28 CGS nel senso che l’insulto, per essere discriminatorio, deve connotarsi per essere motivato da intenzionalità discriminatoria per qualcuno degli aspetti dalla norma indicati. Elemento che non può ravvisarsi quando il comportamento, per quanto oggettivamente sgradevole, sia posto in essere soltanto per identificare il soggetto preso di mira.

Per queste medesime considerazioni non può andare esente da censura il capitano Sansoni Miki, che ha deciso di non proseguire nella competizione in assenza degli aspetti di gravità delineati dalla norma più volte richiamata. In vero, la facoltà di interrompere la competizione soltanto quando, per effetto di comportamenti – in campo e fuori – previsti dall’art. 28 CGS si crei una situazione di turbolenza da interferire con il regolare svolgimento del gioco. P.Q.M. il GS delibera di:

CISONESE – SAN MICHE SALSA 3 a 0;

-al giocatore SANSONI MIKI una giornata di squalifica.

Puntata 13 – Razzie di Calcio – Ottobre 2021 #13

Francesco Moria
Francesco Moria
Nato a Monza nel '95, ha tre grandi passioni: Mark Knopfler, la letteratura e il calcio inglese. Sogna di diventare giornalista d'inchiesta, andando a studiare il complesso rapporto tra calcio e politica.

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