Il Lugano spreca un rigore nel finale e non va oltre l’1-1 casalingo con il Grasshopper

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Dal nostro inviato a Lugano (CH)

Prima partita, per Mattia Croci Torti, da allenatore confermato, contro il GCZ che, ormai, pur non essendo più quello degli anni scorsi, ma resta avversario di prestigio. Ne viene fuori una partita non bella, dove prevalgono le difese,   

Si parte con i padroni di casa a pressare alti sugli avversari, mettendoli in una certa difficoltà. Col passare dei minuti, gli ospiti trovano però un certo equilibrio, facendo girare palla e guadagnando metri, ma lasciando ai ticinesi l’arma del contropiede. Al 16, si presenta il nuovo arrivato Amoura, con una bella percussione centrale, fermata da Diani, con un intervento deciso ma pulito. La partita è giocata a ritmi elevati, ma con poche conclusioni verso la porta, grazie alle letture puntuali da parte di entrambe le difese delle situazioni offensive. Un po’ in ombra, in questa prima frazione, i centrocampisti bianconeri.

Si riparte senza cambi da entrambe le parti. Al 49′ bella percussione di Lavanchy, che mette in mezzo dove Amoura tocca ma mette fuori di pochissimo. Al 51′ il Lugano passa in vantaggio, grazie a un clamoroso autogol di Margreiter, che insacca nel disperato tentativo di togliere dalla porta uno scellerato passaggio indietro di Diani, che aveva colto in controtempo Moreira. Inizia la girandola di sostituzioni, con il Crus che si gioca, tra le altre, la carta Bottani, in coppia con Lungoyi, per sfruttare gli spazi lasciati dagli zurighesi che, naturalmente, ora premono con decisione a caccia del pari. Finale con gli ospiti in attacco e i ticinesi in difficoltà: gli spazi ci sarebbero, ma il centrocampo bianconero non riesce a innescare le punte. Dietro, però, la retroguardia è padrona assoluta di tutti i palloni alti, nonostante gli avversari riescano a passare di frequente dalle parti di Da Silva. Ma, inaspettatamente, al 90′ il Grasshopper trova il pari, grazie a un tocco sottomisura di Margreiter. Ma non è finita: al 5′ di recupero, dopo intervento del VAR, l’arbitro concede ai padroni di casa un rigore: Custodio calcia con violenza, ma fuori dallo specchio della porta.

LUGANO-GRASSHOPPER  1-1  (0-0)

Lugano (3-5-1-1): Osigwe 5; Hajrizi 6.5, Daprelà 6.5, Ziegler 6.5 (60′ Da Silva 5.5); Lavanchy 6, Sabbatini 5.5, Custodio 5, Guidotti 5.5 (86′ Belhadj sv), Facchinetti 5.5; Amoura 6 (60′ Bottani 6); Abubakar 6 (66′ Lungoyi 5). A disp.: Sapi, De Souza, Celar, Belhadj, Monzialo, Muci. All.: Croci Torti/Ortelli 6
Grasshopper (3-5-2): Moreira 6; Arigoni 6.5 (69′ Lenjani 6), Margreiter 6, Loosli 6.5; Bolla 6.5, Diani 5 (63′ Abrashi 6), Herc 5.5, Schmid 5; Kawabe 6.5 (76′ Pusic 6); Sene 5 (65′ Momoh 6), Campana 5.5 (63′ Hohxa 6). A disp.: Matić, Da Silva, Bonatini, Gomes. All.: Contini 6   
Arbitro: Dudić
Marcatori: 51′ Margreiter (G, autogol), 90′ Margreiter (G)
Note – Ammoniti: 90’+ 4 Custodio (L); 80′ Abrashi, 90′ + 5 Schmid (G)

Silvano Pulga
Silvano Pulga
Da bambino si innamorò del calcio vedendo giocare a San Siro Rivera e Prati. Milanese per nascita e necessità, sogna di vivere in Svezia, e nel frattempo sopporta una figlia tifosa del Bayern Monaco.

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