I Pionieri del Calcio – John Houlding, la questione Anfield e la nascita del Liverpool

-

Il derby del Merseyside, che contrappone Everton e Liverpool, viene definito comunemente “friendly derby” (=derby amichevole). Perché rispetto ad altre stracittadine c’è molta meno rivalità tra i supporters delle due squadre. Raramente si è assistito, nella storia, a episodi di violenza. Le ragioni di questa definizione sono varie. Intanto i due club sono situati in zone molto vicine tra loro (meno di un miglio), visto che solamente il parco cittadino, Stanley Park, li divide. Non ci sono nemmeno motivi religiosi, politici o sociali che ostano la convivenza civile. Anzi per trent’anni, dal 1902 al 1932, le due squadre hanno condiviso il programma giornaliero delle partite. E, dulcis in fundo, John Houlding, colui che viene ritenuto, a ragione, il padre fondatore del Liverpool, aveva avuto un passato nella prima squadra professionistica della città, l’Everton.

Houlding era un un personaggio molto in vista. Nato nel 1833, aveva studiato al Liverpool College prima di intraprendere l’attività imprenditoriale. Nella sua vita avrebbe svolto anche la carriera politica, diventando sindaco di Liverpool nel 1897. Possedeva una fabbrica di birra ed era rinomato il suo fiuto per gli affari. Nel 1884 era diventato presidente dell’Everton, forse più per ambizione economica che per reale interesse nei confronti del calcio. Ma durante la sua presidenza aveva avuto un paio di intuizioni geniali. Su tutte, l’aver prima noleggiato e poi comprato il terreno di gioco situato tra Anfield Road e Walton Breck Road, lo stadio Anfield.

Inizialmente, infatti, in quello che oggi è il tempio calcistico del Liverpool, giocava l’Everton. Houlding se lo era accaparrato nel 1885, dopo che il precedente proprietario, Joseph Orrell Jr., che lo aveva avuto in eredità dal padre defunto, lo aveva messo in vendita. Il costo di Anfield ammontò 5.288 sterline, a cui Houlding dovette aggiungerne circa 800 di spese legali. Il contratto prevedeva che Houlding facesse anche una donazione annuale allo Stanley Hospital, a nome di Orrell. Ma c’era un’altra clausola, ben più decisiva: il terreno sul perimetro dei Anfield, che lo zio di Joseph, il birraio John Orrell, possedeva, sarebbe stato lasciato solo in caso di futura costruzione di una strada d’accesso da parte dello stesso Houlding. In sostanza, la famiglia Orrell manteneva la proprietà di un terreno adiacente.

L’Everton si trovava a dover pagare un affitto al suo presidente. Un affitto che ammontava a 250 sterline all’anno. Come se non bastasse, c’era anche la questione del terreno adiacente: per poterlo usare come campo di allenamento John Orrell chiedeva almeno 120 sterline. La cifra totale era troppo ritenuta troppo alta, tanto da far prendere al Consiglio Direttivo, capeggiato da George Mahon, la decisione di trovare una soluzione alternativa. Qualcuno propose di provare ad acquistare Anfield, ma fatti due conti il costo pareva proibitivo e l’idea venne rigettata. A quel punto non rimanevano che due soluzioni: trattare con Houlding per far scendere il prezzo oppure spostarsi in un altro stadio.

La via diplomatica non sortì però alcun effetto. A Houlding venne fatta recapitare una controproposta, 180 sterline per l’affitto annuale del campo da gioco. Ma il birraio non volle scendere a compromessi e, al termine di una riunione concitata in cui non mancarono le reciproche accuse, disse definitivamente di no. Mahon, nel frattempo, aveva trovato una soluzione alternativa, molto più economica: per 50 sterline l’Everton avrebbe potuto affittare Mere Green, in Goodison Road. I Toffees cambiarono “casa”, trasferendosi dal costosissimo Anfield a quello che, negli anni, sarebbe stato soprannominato Goodison Park.

Mentre l’Everton aveva fatto la sua scelta, Houlding rischiava di rimanere con un pugno di mosche, visti i soldi spesi per accaparrarsi Anfield. Non c’erano più i presupposti per rimanere in quella società, lo sapeva anche lui. Infatti l’Assemblea dei soci, a larga maggioranza, decise di estrometterlo dal Consiglio. Alcuni storici ritengono che Houlding non fosse mai stato ben visto. Non solo perché cercava di lucrare sul club, attraverso la locazione onerosa dello stadio; ma anche a causa della sua attività di produttore di alcolici che mal si conciliava con lo spirito metodista dei membri più intransigenti.

Intento a prendersi la sua rivincita personale, Houlding decise di fondare una società che si contrapponesse all’Everton. Il 30 marzo 1892 all’Hotel Neptune, sito in Clayton Square, nacque il Liverpool Football Club. La prima partita della neonata compagine fu un’amichevole contro il Rotheram United, squadra della Midland League, il 1 settembre 1892. Per il primo derby cittadino si sarebbe dovuto attendere altri due anni. Il 13 ottobre 1894, a Goodison Park, davanti a 44.000 spettatori entusiasti, l’Everton ebbe la meglio sul Liverpool per 3-0.

 

 

Simone Galli
Simone Galli
Empolese e orgoglioso di esserlo, ha cominciato ad amare il calcio incantato dal mito di Van Basten. Amante dei viaggi, giocatore ed ex insegnante di tennis, attualmente collabora con pianetaempoli.it.

I dieci incubi del tifoso della Roma

Ci sono cose che un tifoso proprio non riesce a dimenticare. Cose che solo al ricordo producono un brivido, e scatenano la classica reazione:...
error: Content is protected !!