Champions League, andata del 3/o Turno Preliminare: PSV, Benfica e Monaco ipotecano la qualificazione

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Il Terzo Turno Preliminare di Champions League è quello che bagna l’esordio nelle coppe europee di Roberto De Zerbi e del suo Shakthar Donetsk, finora a punteggio pieno in Ucraina (dopo 180 minuti di gioco). Gli arancioneri, impegnati nell’ostica trasferta in Belgio con il Genk, centrano un successo fondamentale che però non chiude il discorso qualificazione. Importante il successo degli ucraini nell’ottica del doppio confronto, in una tornata di gare che non ha mancato di stupire in giro per l’Europa.

Alla  Luminus Arena di Genk lo Shakthar di De Zerbi è protagonista di una gara a tratti molto convincente: gli ucraini sciorinano un bel calcio nel primo tempo, andando spesso alla conclusione, in particolare con un ispirato Teté. Gli ospiti, però, sono poco pungenti e il Genk sul calar del primo tempo affonda: su un cross dalla destra è Onuachu il più lesto a impallinare Trubin di testa. Lo svantaggio non fa demordere lo Shakthar, che nel secondo tempo scende in campo con lo stesso piglio e nell’ultima mezz’ora di gioco capovolge a proprio favore la contesa: Teté trasforma un calcio di rigore all’ora di gioco, Alan Patrick finalizza da pochi passi una splendida triangolazione larga degli ucraini che a 10 minuti dalla fine siglano un blitz tutto sommato meritato.

Indiscutibili, invece i successi Benfica, Monaco e PSV Eindhoven. Le Aquile di Lisbona, di nuovo guidate da Jorge Jesus in panchina, in campo possono fregiarsi dell’apporto di oão Mário che risulta decisivo in occasione del vantaggio: è l’ex-Inter, infatti, che in apertura di ripresa arma il destro di Rafa Silva che gela i moscoviti (guidati dall’ex-Benfica Rui Vitória) prima del 2-0 di Gilberto dal forte retrogusto di ipoteca sul passaggio del turno. Se il Benfica sbanca Mosca nella ripresa, il PSV Eindhoven si fa bastare la prima mezz’ora di gioco: quella nel quale un Midtjylland in forte difficoltà in questo momento della stagione, cade sotto i colpi di Madueke (splendido il sinistro a giro dell’inglese), Götze e Gakpo. Anche per i Boerens di Roger Schimidt l’approdo al playoff di fine agosto, salvo imprevisti, pare una formalità. Con un gol per tempo, invece, il Monaco di Kovac passa alla Generali Arena di Praga e, salvo imprevisti, prenota un ticket valevole per un posto ai Gironi da contendere alla vincente di Gent-Shakthar.

Tra le gare più equilibrate ed interessanti in palinsesto, spiccava Malmö-Glasgow Rangers. L’equilibrio, ex-ante, era però in realtà più formale che di campo: il Malmö, infatti, poco aveva impressionato nei precedenti turni preliminari (con Riga e HJK Helsinki) e l’impressione è che i Campioni di Scozia fossero nelle condizioni di centrare un rumoroso blitz. Capita, invece, che i ragazzi di Tomasson riescano a farsi forti di una migliore interpretazione della gara e forse anche di una miglior condizione fisica; il primo tempo, avaro di emozioni, termina sullo 0-0 ma al 50′ della ripresa i locali comandano repentinamente di due gol. Succede infatti che pronti via e, nella ripresa, Rieks si faccia trovare al posto giusto pronto a deviare in volata il pallone del vantaggio scandinavo; nemmeno il tempo di esultare, che su un pallone perso dai britannici la verticalità del Malmö premi l’inserimento vincente del giovane Birmančević che apre il piattone destro e referta il 2-0. L’unica nota lieta in un pomeriggio storto, in casa Rangers, è il sinistro di Davis che a 16 secondi dal fischio finale trova una deviazione che rende imprendibile il pallone finendo per refertare una rete dalla capitale importanza per i Gers.

In almeno 3 gare il segno X finale sorprende allibratori e appassionati di football, a maggior ragione per come arrivano i pareggi in questione. L’Olympiacos, ad esempio, soffre per lunghissimi tratti della partita del Karaiskais il Ludogoretz che ai punti si fa nettamente preferire agli ellenici e trova anche con l’ex-Cagliari Despodov su punizione il gol del vantaggio: solamente nel finale i greci trovano il pari in mischia, che decisamente sta stretto ai Campioni di Bulgaria. Non domina, ma interpreta un’ottima gara, anche lo Sheriff Tiraspol che in maniera ancora più sorprendente regge a lungo l’urto della Stella Rossa di Dejan Stanković e anch’essa trova il vantaggio al Marakana con un calcio piazzato trasformato dal colombiano Castañeda; nel finale di tempo i balcanici trovano il pari con Diony ma nella ripresa, anche per il doppio giallo comminato a Kanga, non riescono a ribaltare il risultato. Un pochino più aiutato dalla dea bendata, porta a casa un pari d’oro il Legia Varsavia: la Dinamo Zagabria al Maksimir fa a lungo la gara, si vede annullato il vantaggio per un leggero fuorigioco, trova nella ripresa il meritato 1-0 con una perentoria incornata di Petković (a lungo tesserato in Italia) ma nel finale è inchiodata sull’1-1 dalla frustata dalla distanza di Muçi  che scrive il segno X in schedina.

Più “pronosticabile” il pari di Cluj-Napoca tra i locali e lo Young Boys, che curiosamente si erano affrontate l’anno scorso nel Girone di Europa League della Roma di Fonseca. Anche all’epoca la sfida in terra romena terminò sull’1-1, con gli svizzeri che al ritorno eliminarono i romeni trovando l’1-1 al 93′ e il 2-1′ al 95′ centrando una clamorosa qualificazione a braccetto con i giallorossi. Vogliosi di rivincita i romeni partono fortissimo e al 3′ sono già in vantaggio con Manea, ma anche questa volta il veleno è nella coda: corre il minuto 93 quando Sierro riesce in tap-in a regalare un insperato pari allo Young Boys.

Chiude il programma il sorprendente esito della sfida della Groupama Arena tra Ferencváros e Slavia Praga: se i magiari già l’anno scorso avevano centrato il pass per la Fase a Gironi di Champions League, i cechi sono reduci da alcune significative campagne in Europa League e la sfida si prospettava estremamente equilibrata e interessante. A rompere l’equilibrio è il grottesco errore di Kolář, affidabile estremo difensore ospite, che in chiusura di tempo sbaglia il controllo su una tranquilla chiusura di Kacharaba vedendo il pallone infilarsi incredibilmente nella propria porta. In apertura di ripresa, poi, il rigore trasformato da Kharatin scrive un 2-0 da difendere con le unghie e con i denti per il Ferencváros, in vista di una trasferta in Repubblica Ceca che si prospetta infuocata.

CHAMPIONS LEAGUE 2021/2022 – Andata del Terzo Turno Preliminare0

martedì 03/08
Malmö-Glasgow Rangers  2-1 47′ Rieks (M), 49′ Birmančević (M), 90’+5 Davis (G)
Sparta Praga-Monaco  0-2 37′ Tchouameni, 59′ Volland
Cluj-Young Boys  1-1 4′ Manea (C), 90’+3 Sierro (Y)
PSV Eindhoven-Midtjylland  3-0 19′ Madueke, 29′ Götze, 32′ Gakpo
Genk-Shakthar Donetsk  1-2 39′ Onuachu (G), 63′ rig. Teté (S), 81′ Alan Patrick (S)
Stella Rossa-Sheriff Tiraspol  1-1 33′ Castañeda (ST), 45’+1 Diony (S)
Olympiacos Pireo-Ludogoretz  1-1 50′ Despodov (L), 87′ Camara (O)

mercoledì 04/08
Spartak Mosca-Benfica  0-2 50′ Rafa Silva, 73′ Gilberto
Dinamo Zagabria-Legia Varsavia  1-1 59′ Petković (D), 83′ Muçi (L)
Ferencváros-Slavia Praga  2-0 44′ aut. Kacharaba, 50′ Kharatin

Michael Anthony D'Costa
Michael Anthony D'Costa
Nato a Roma nel 1989, si avvicina al calcio grazie all’arte sciorinata sui campi da Zidane. Nostalgico del “calcio di una volta”, non ama il tiki-taka, i corner corti e il portiere-libero.

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