L’Arsenal ha creato un muro di dediche di supporto per Saka

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È il giorno del ritorno al lavoro con la maglia dell’Arsenal per Bukayo Saka, l’ultimo dei Gunners a essere rientrato a London Colney dopo la fine degli Europei. Un’avventura che, per il giovane esterno, ha avuto un epilogo amaro, difficile da digerire, soprattutto perché dopo essersi fatto parare il rigore decisivo da Donnarumma il classe 2001 è stato travolto da un numero drammatico di insulti e offese di stampo razzista online. Scene già viste tante volte in Inghilterra negli ultimi anni, con tanti giocatori come Rashford e Mings che si sono esposti in prima persona per denunciare l’ennesima ondata di odio subita sui social.

Un finale tra l’altro ingeneroso verso Saka, autore di una serie di prestazioni di altissimo livello per la sua età e in certe gare addirittura trascinatore della squadra: era un giocatore in cui Southgate ha dimostrato di credere, al punto dal preferirlo ad altri campioni come Sancho e Grealish, ritenuti meno adatti al lavoro richiesto dal ct inglese. Quell’errore decisivo dagli undici metri ha però spezzato improvvisamente il rapporto idilliaco tra Saka e i suoi tifosi: in pochi secondi, quanto di buono fatto fino a quel momento è stato cancellato, in nome di un sentimento di rabbia intollerabile.

C’era paura che un episodio simile potesse segnare profondamente la carriera il giovane inglese, a oggi il miglior talento a disposizione dell’Arsenal e potenziale protagonista dell’Inghilterra di domani. E anche per questo motivo, nel giorno del suo rientro nel Nord di Londra, i Gunners hanno deciso di fargli trovare una sorpresa: un muro pieno di dediche, di tante forme diverse, da parte dei tifosi in supporto del giovane esterno, per ricordargli che, nella battaglia al razzismo e all’odio, non è affatto da solo.

Un gesto molto forte, evidentemente molto apprezzato da Saka, rimasto “senza parole”. Migliaia di lettere, carde e regali tutti dedicati al 19enne che, davanti a tanto amore, non ha potuto fare altro che chiedersi: “come potrò ringraziarvi per tutto questo?”.

Francesco Moria
Francesco Moria
Nato a Monza nel '95, ha tre grandi passioni: Mark Knopfler, la letteratura e il calcio inglese. Sogna di diventare giornalista d'inchiesta, andando a studiare il complesso rapporto tra calcio e politica.

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