Non c’è due senza tre. Il Kosovo ride ancora nel Preliminary Round

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Gli occhi degli sportivi del mondo (o perlomeno d’Europa) sono oggi, comprensibilmente, focalizzati sugli Europei itineranti in corso di svolgimento; con 12 mesi di ritardo, la rassegna continentale per Nazionali è seguita con ancora più passione anche perché, forse, rappresenta quel tentativo di ritorno alla normalità di cui un po’ tutti abbiamo bisogno.

Ma se il pallone rotola all’Olimpico, a Wembley o ancora alla Puskás Aréna, agli appassionati di una certa nicchia del football non sarà sfuggito come di calcio se ne sia visto anche in Albania negli ultimi giorni: tra Elbasan e Durazzo nello specifico, dove a qualche settimana di distanza dal trionfo del Chelsea si è aperta ufficialmente l’edizione 2021/2022 della Champions League.

Edizione storica a suo modo perché, come da recenti disposizioni, non vedrà più in vigore la regola dei gol in trasferta. Parlando di regole che invece non sono cambiate, il primo step del lunghissimo percorso che porterà a designare gli eredi al trono di Kanté e co. è il Preliminary Round, un quadrangolare (disputato per l’appunto in Albania) tra le squadre Campioni delle ultime quattro Federazioni del ranking UEFA. Nello specifico, quindi, in Albania sono volati i Campioni in carica di San Marino (Folgore), Andorra (Inter d’Escaldes), Fær Øer (HB Tórshavn) e Kosovo (Prishtina): il tabellone ha disegnato la sfida tra Folgore e Prishtina da una parte e tra Inter e HB Tórshavn dall’altra.

La gara tra sammarinesi e kosovari vede, come da pronostico, l’affermazione dei balcanici: con una rosa stravolta dal mercato infatti la Folgore di Lepri resiste un tempo contro il più quotato Prishtina e anzi sfiora il vantaggio con un tiro-cross di Bernardi. La partita, però, la fanno come da pronostico i kosovari che dopo un primo tempo chiuso a reti inviolate staccano il pass per la Finale nella ripresa: Krasniqi al 51′ si infila tra le larghe maglie difensive dei sammarinesi e con il sinistro impallina Semprini su traversone dalla destra, ma il gol della sicurezza arriva solamente al 91′ con Hoti. Più equilibrata, e dall’esito sorprendente, l’altra semifinale tra Tórshavn e Inter d’Escaldes: il banco lo fa saltare Jordi Betriu a ridosso dell’ora di gioco, con una pregevole volèe di mancino che sblocca una contesa che gli andorrani fanno propria smentendo i pronostici della vigilia.

L’atto conclusivo, all’Elbasani Arena, vede contrapposte quindi Prishtina e Inter d’Escaldes: anche in Finale il Prishtina non è destabilizzato dai galloni da favorito, e anzi ne evidenzia sul campo la motivazione facendosi preferire agli andorrani. I biancoblù flirtano con il vantaggio già in apertura di gara, con Dellova che in mischia non trova la porta da zero metri; sale poi in cattedra il solito Endrit Krasniqi, giustiziere della Folgore, che prima chiama Gómes al miracolo su calcio di punizione e poi cerca la rete con un destro a giro che si perde sul fondo. Sono solo le prove generali per il leader tecnico del Prishtina, che sul gong del primo tempo si fa trovare pronto a insaccare sul secondo palo il pallone che manda al riposo in vantaggio i biancoblù.

In apertura di ripresa gli andorrani, mai veramente pericolosi, alzano il proprio baricentro esponendosi però a ripartenze potenzialmente fatali; ne è un esempio quella che al 51′ vede ancora Krasniqi ricevere il pallone sul lato sinistro dell’area di rigore andorrana prima di prodursi nella rasoiata vincente che, di fatto, sentenzia l’Inter d’Escaldes. Gli iberici, infatti, non riescono a rendersi pericolosi dalle parti di Nika e, al contrario, è il Prishtina a sfiorare il tris con i due Krasniqi: Besnik, terzino, timbra la traversa dopo un’impetuosa cavalcata e Endrit, il numero 10, sfiora la tripletta in tap-in.

Il 2-0 finale premia il Prishtina con il pass per il Primo Turno Preliminare, dove i ragazzi di Ramadani però troveranno un’ostacolo a dir poco impervio: il Ferencváros Campione di Ungheria capace nella scorsa stagione di eliminare in estate Djurgårdens, Celtic, Dinamo Zagabria e Molde conquistandosi un posto nello stesso girone di Champions di Juventus, Barcellona e Dinamo Kiev. Il premio, però, è anche per l’intero movimento calcistico kosovaro che si conferma di una spanna superiore alla concorrenza (3 successi in 4 anni nel Preliminary Round, con il k.o. dell’anno scorso del Drita con il Lienfield arrivato per 3-0 a tavolino causa Covid-19) e, probabilmente, vedrà il proprio Campione Nazionale evitare il quadrangolare estivo nella prossima edizione della Champions League.

L’avventura europea, però, non è ancora finita nemmeno per le altre tre pretendenti retrocedono in Conference League dove attendono alcune tra le perdenti del Primo Turno Preliminare di Champions League : gli albanesi del Teuta o i moldavi dello Sheriff Tiraspol sfideranno l’Inter, mentre il Tórshavn attende la perdente di HJK Helsink-Podgorica. In ultimo, la Folgore guarda da spettatrice interessata e futura avversaria alla sfida tra i Campioni di Malta dell’Hibernians e quelli di Estonia del Flora Tallin.

Michael Anthony D'Costa
Michael Anthony D'Costa
Nato a Roma nel 1989, si avvicina al calcio grazie all’arte sciorinata sui campi da Zidane. Nostalgico del “calcio di una volta”, non ama il tiki-taka, i corner corti e il portiere-libero.

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