Nella testa di Pioli c’è davvero la Stella Rossa?

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Facile, dire che la testa di Pioli sia rivolta all’impegno di giovedì contro la Stella Rossa. In termini estremamente pratici può essere realmente così, ma è ovvio che la sconfitta con lo Spezia rimbombi ancora nella testa del condottiero rossonero. Un allarme sta risuonando a Milanello. Perché non solo la sconfitta, ci sono anche altre cose, che preoccupano l’allenatore del Milan.

La prima, il rendimento collettivo: nulla è girato, squadra senza mordente, Milan leggero in difesa e spuntato in attacco. E questa cosa si collega alla seconda preoccupazione di Pioli: Ibrahimović, tornato sulla terra come umano dopo più di un girone d’andata da trascinatore; non che non sia lecito, ma l’energia fornita dallo svedese deve risultare necessaria per far sì che si compensino alcuni limiti tecnici che nel corso delle settimane si stanno via via evidenziando.

Per fortuna, domenica c’è il derby. La sorte sta dando al Milan l’opportunità di confrontarsi soltanto una settimana dopo con chi gli ha tolto il primato. Milan-Inter sarà lo snodo chiave del campionato: a questo punto è scontato. E già, c’è la Stella Rossa di mezzo, impegno che capita forse nel momento peggiore; perché sì, la testa sarà per forza rivolta all’impegno di Europa League, ma a Milanello la sensazione che si vive è come quella di un bimbo a cui hanno rubato i regali di Natale.

Da un lato delusione, dall’altro tanta rabbia; da trasformare in punti. Né stravolgendo, o rivoluzionando nulla; normalizzando. Come da stile Pioli.

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