Il Monza non accorcia, l’Empoli mantiene le distanze in vetta: analisi di Monza-Empoli

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Miglior difesa del campionato contro il miglior attacco, seconda contro prima e scontro diretto tra le due principali candidate alla visto è stato all’altezza dell’importanza della gara. Ma, come all’andata, il risultato termina in pareggio, stavolta per 1-1: i toscani passano in vantaggio con Mancuso dopo appena 2′, poi i padroni di casa riescono a pareggiare con un rigore (molto dubbio) di Boateng. 

Brocchi si affida al classico 4-3-3 con due importanti novità frutto del lavoro nel mercato di gennaio: Scozzarella in posizione di vertice basso, anche in risposta delle ultime prestazioni non esaltanti di Barberis e l’ormai bocciato Fossati, e Diaw come prima punta per provare ad aumentare i numeri in fase realizzativa, anche considerando l’assenza, anche in questo turno, di Balotelli. L’Empoli schiera il classico 4-3-1-2, con Casale al posto dell’infortunato Sabelli e Haas e Crociata al posto dell’infortunato Sabelli e Zurkowski e Ricci in panchina. Attacco con Bajrami ad agire alle spalle di Mancuso e La Mantia, che assieme hanno segnato 18 dei 39 gol segnati in tutto il campionato.

I piani iniziali dei due allenatori saltano inevitabilmente subito, visto che l’Empoli trova il vantaggio dopo solo 2′ sfruttando un buco difensivo inaspettato per la miglior retroguardia del campionato: Haas, con un lancio fatto partire poco superata la metà campo, supera la linea difensiva e riesce a mettere Mancuso a tu per tu con il portiere. L’errore brianzolo è doppio: prima Bettella manca l’intervento di testa, poi Di Gregorio esce in maniera fin troppo avventata, permettendo a Mancuso di giocare d’astuzia e appoggiare a porta sguarnita. Da questo momento lo schema della partita diventa chiaro: il Monza controlla il possesso, provando a spostare il pallone a partire spesso dai piedi di Bellusci e provando ad attaccare da sinistra dove Mota Carvalho è uno dei più ispirati, anche sfruttando le difficoltà di Casale; l’Empoli fa la sua partita lavorando contanto pressing (Bajrami si ritrova spesso in pressione su Scozzarella per impedire al centrocampista giocate di qualità in regia), e provando a colpire con rapidi contropiedi.

La maggior parte dei pericoli creati dei toscani arrivano dalla sinistra, dove il Monza mostra spesso pericolosi buchi difensivi con Donati che resta sempre molto alto (dove fa le cose migliori) e non sempre riesce a tornare in posizione in tempo. L’Empoli rischia di colpire così due volte, soprattutto con una gran cavalcata di Bajrami verso il finire del primo tempo. La gran parte delle occasioni restano comunque dei brianzoli (colpo al volo di Boateng a fin di palo, gran parata di Brignoli su Barillà e qualche tocco decisivo mancato in area), anche se il più delle volte grazie a iniziative individuali, principalmente dall’out di sinistra.

Nella ripresa, il canovaccio della gara è simile a quello del primo tempo, ma gli attacchi del Monza sembrano più rabbiosi: Scozzarella trova maggiore margine di manovra, ma un uomo chiave come Mota esce evidentemente dal campo, lasciando l’attacco senza un’opzione importante. Lo svantaggio, però, è un risultato fin troppo duro per i padroni di casa, che comunque arrivano con facilità nella trequarti avversaria, anche considerando il tacco di Boateng fuori di poco e i due pali colpiti nell’arco di pochi secondi di Frattesi (botta da fuori area, con il legno scheggiato) e sempre Boateng (regalo di Nikolau in piena area e pallone che non entra in rete per un soffio). E così, al 70′ i brianzoli, pur rischiando di subire la rete di Casale con un colpo di testa di poco a lato, riescono a trovare il gol con il rigore trasformato da Boateng. Restano enormi dubbi sulla scelta dell’arbitro Guia di punire un presunto intervento di Romagnoli su Mota Carvalho, ma dagli undici metri, l’ex Fiorentina e Sassuolo resta freddo e trasforma l’1-1 spiazzando Brignoli.

Da quel momento, la gara torna decisamente più bilanciata e lo spettacolo ne beneficia. L’Empoli ci prova con un colpo di testa in torsione di La Mantia, che termina fuori di poco, mentre subito dopo Brignoli si immola sull’ex di turno Frattesi. I due allenatori optano per cambiare quasi totalmente i reparti offensivi per avere più freschezza: Matos e Moreo subentrano alla coppia La Mantia-Mancuso, mentre Pirrello va a rinforzare l’out di destra sostituendo un Casale in costante difficoltà per quasi tutta la gara; Brocchi si gioca la carta Barberis in regia per Scozzarella (esordio complessivamente positivo per lui) e facendo uscire un Diaw ancora in fase di adattamento e Boateng per lasciare spazio a Gytkjaer e D’Alessandro.

I ritmi restano piacevoli, ma la confusione è maggiore, nonostante la spinta finale di entrambe per provare a vincere. Il momento di svolta sembra arrivare a 10′ dalla fine, con Terzic che infila con un gran sinistro da fuori area Di Gregorio. La rete viene annullata, perché Pirrello si trova in fuorigioco sulla traettoria del tiro: chiamata corretta, perché la posizione del terzino era effettivamente punibile.

La gara termina dunque 1-1, con un risultato che lascia ben più soddisfatto l’Empoli rispetto ai padroni di casa: i toscani, anche grazie al pareggio tra ChievoVerona e Salernitana, restano capolisti a +6 e tengono a distanza le dirette concorrenti. Dall’altra parte, il Monza raccoglie un pareggio giusto, con una prestazione comunque di alto livello contro una squadra in forma strepitosa e con la solidità degna di una squadra di Serie A. Un punto, insomma, che i biancorossi si tengono stretti dopo una partita divertente.

Francesco Moria
Francesco Moria
Nato a Monza nel '95, ha tre grandi passioni: Mark Knopfler, la letteratura e il calcio inglese. Sogna di diventare giornalista d'inchiesta, andando a studiare il complesso rapporto tra calcio e politica.

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