Com’è andata in Europa League, per le italiane

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Due bene, una un po’ meno nel giovedì di Europa League. Partiamo dalla nota così così: la Roma, che pareggia in casa contro la CSKA Sofia (buona squadra, a onor del vero), ma palesa evidenti limiti organizzativi, quando in campo ci vanno più seconde linee che titolari. Non convince ancora Borja Mayoral come vice Džeko (Fonseca lo vede così), molto bene invece Gonzalo Villar: lo spagnolo sembra veramente possedere tutte le carte in regola per dir presto la sua nel grande calcio internazionale.

Pareggia 0-0 la Roma, vincono Milan e Napoli. I rossoneri superano 3-0 lo Sparta Praga e ci regalano più spunti di riflessione. Il primo: Ibrahimović e i rigori non vanno più così d’accordo. Un assist (per il gol di Brahim Diaz dell’1-0) e un errore dai 12 passi per lo svedese. Gli altri due gol, a firma di Leão e Dalot: occhio a quest’ultimo, sembra veramente poter diventare un gran terzino.

Vince anche il Napoli, all’Anoeta. Decide Politano, con un guizzo dei suoi, e un tiro dei suoi (seppur deviato). La Real Sociedad si rivela solida e compatta esattamente come tutti si aspettavano, Gattuso la sorprende rivoluzionando l’undici titolare, e lanciando Petagna dal primo minuto. Nel finale Osimhen si fa espellere per doppia ammonizione, unica nota stonata di una serata più che positiva per gli azzurri. Bravo Ringhio: sa utilizzare bene anche la panchina.

Redazione
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