Eredivisie, 2/a giornata: in quattro a punteggio pieno

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Si completano i primi 180 minuti di gioco in Eredivisie, con la graduatoria che dopo le prime due giornate presenta un quartetto composto da Ajax, PSV Eindhoven, Heerenveen e Vitesse. Feyenoord e Twente impattano 1-1, mentre da annotare è il pesante tracollo dell’Heracles travolto 4-0 da un Willem II in stato di grazia nella settimana che porta all’attesissima sfida di Europa League con i Glasgow Rangers di Steven Gerrard. Si allunga la striscia negativa di ADO Den Haag ed RKC Waalwijk, mentre pur senza l’infortunato Robben si riscatta il Groningen.

Agevole il secondo successo dell’Ajax di ten Hag, che alla Johan Cruijff Arena piega 3-0 senza fatica l’RKC Waalwijk: i biancorossi, senza lo squalificato Tagliafico, sbloccano la gara con una splendida girata volante griffata Tadić che inaugura il pomeriggio dei locali imitato da Labyad (in gol su assist di Antony) prima che Martínez nel secondo tempo blindi definitivamente il successo ajacide. Non sorprende la vittoria dell’Ajax, mentre invece stupisce all’esordio il 19enne ghanese Mohammed Kudus: il talentino arrivato dal Nordsjælland trova posto in cabina di regia, e all’esordio ufficiale dal primo minuto con la maglia dell’Ajax si accaparra la palma di migliore in campo. Regia precisa, elegante e dinamica quella di Kudus, ovviamente chiamato a confermarsi in contesti più sfidanti di quello della scorsa domenica; la sensazione, però, è che dopo il tentativo infruttuoso con Marin l’Ajax abbia forse trovato un degno sostituto a Frankie de Jong.

Molto più faticato il successo del PSV Eindhoven: all’esordio tra le mura domestiche nella stagione in corso i ragazzi di Schmidt piegano solamente al 94′ l’Emmen, anche per il tragicomico svarione di Yvon Mvogo. Al Philips Stadion l’Emmen si presenta senza timori reverenziali, e nonostante il predominio territoriale dei locali spaventa per primo gli avversari con un tentativo di de Vos che trova attento però Mvogo al 19′: due minuti e il gol lo trovano però i locali, che a valle di un azione condotta dai due terzini (Dumfries e Max) trovano il 18enne inglese Madueke pronto all’appuntamento con il facile gol a pochi passi dalla porta sguarnita. Menzione doverosa per Madueke, che dopo un ingresso molto promettente a Groningen si guadagna i galloni da titolare accanto a Malen e, alla luce delle prime due uscite, dimostra un potenziale estremamente interessante. Trovato il vantaggio il PSV Eindhoven amministra senza forzare troppo la mano, e nel secondo tempo l’Emmen prende quindi coraggio riuscendo a creare un paio di grattacapi sul quale Mvogo si disimpegna con successo non immaginando quanto stia per accadere al minuto 83: su un innocuo retropassaggio di Max l’estremo difensore svizzero stoppa infatti goffamente il pallone, finendo per insaccare la propria porta tra lo sconcerto di compagni e sostenitori del PSV Eindhoven. Per Mvogo trattasi della seconda “frittata” consecutiva palla al piede, considerando che da un suo errato appoggio era nato settimana scorsa il pari nella gara poi vinta a Groningen; anche questo fine settimana la buona sorte è con il portiere del PSV Eindhoven, perché alla ricerca della vittoria Schmidt getta in campo anche Romero e proprio il messicano si rivela decisivo, insaccando di testa al minuto 94 il suo primo preziosissimo gol con la maglia di un PSV Eidhoven che al fotofinish festeggia la testa della classifica.

Dalle due rivali storiche perde leggermente terreno il Feyenoord di Advocaat, bloccato sull’1-1 interno dal sorprendente Twente di questo avvio di stagione che dopo meno di due minuti gela il de Kuip con lo splendido mancino di Černý dal limite dell’area dopo un’azione dei Tukkers bella per l’aggressività a centrocampo su Berghuis, lo spunto Menig sull’out di sinistra e l’assist di Danilo di tacco prima del pregevole mancino del numero 7 della formazione ospite. Il gol ha per l’attaccante ceco un valore particolare, perché ne suggella la velleità di rilancio dopo una carriera che da talento purissimo in casa Ajax non era riuscita a decollare, e la stagione trascorsa a Utrecht rivelatasi infruttuosa ai fini del rilancio: il gol contro il Feyenoord è solamente il secondo in Eredivisie per il 23enne Černý, che ironia della sorte il primo l’aveva trovato oltre quattro anni fa ai tempi dell’Ajax, proprio contro il Twente. Tornando alla partita, il Feyenoord ci mette un quarto d’ora abbondante a riprendersi, ma arriva al rocambolesco pari a ridosso della mezz’ora: Berghuis si fa insolitamente parare un penalty (per atterramento di Oosterwolde su Geertruida), ma sulla ribattuta di Drommel lo stesso numero 10 è steso da Pleguezuelo. Berghuis non sbaglia due volte, e all’intervallo si va sull’1-1: la ripresa è meno vibrante, ma è incredibile come il Feyenoord riesca a cestinare quattro nitide occasioni da reti dopo il minuto 89 (2 con Berghuis, 2 con Fer) e veda quindi chiudersi sull’1-1 la sfida con i Tukkers che lascia le due compagini appaiate in classifica a 4 punti.

Con il Feyenoord rallentato dal Twente, in testa alla classifica trovano posto Heerenveen e Vitesse. I Frisoni espugnano Sittard grazie a un autoritaria prima mezz’ora di gara, che vale un vantaggio di tre reti grazie a un ispirato Meier che apre le danze a valle di una bella azione corale, imitato poi da Henk e Joey Veerman che di fatto mettono il Fortuna Sittard in una situazione di punteggio difficilmente recuperabile, nonostante il bel secondo tempo dei gialloverdi. Netto il successo del Vitesse, che bissa i tre punti di Waalwijk piegando con merito lo Sparta Rotterdam pur dovendo fronteggiare sette casi di Covid-19, mentre dopo il rinvio del loro scontro diretto (spostato al 27 dicembre) registrano una falsa partenza Utrecht e AZ Alkmaar, entrambe fermate sull’1-1: l’Utreg gioca meglio ma sbatte contro il Venlo, mentre l’AZ Alkmaar è ostacolato dallo scriteriato rosso guadagnatosi da Stengs in avvio di gara (entrataccia su Paal) e non va oltre il pari con lo Zwolle.

Tra le sfide più equilibrate si presentava invece nel palinsesto Willem II-Heracles Almelo, che le premesse/promesse le mantiene solamente in un primo tempo equilibrato e scarno in termini di nitide occasioni. Nel secondo tempo i Tricolores escono dagli spogliatoi con un altro piglio, mentre probabilmente l’Heracles vi rimane: trenta secondi scarsi e Pavlidis si ritaglia lo spazio per disegnare il pregevole destro a giro che rompe l’equilibrio, inaugurando un vero e proprio tsunami sui bianconeri che nei primi cinque minuti della ripresa incassano altre due reti a firma di Sağlam e di un ottimo Yeboah. I locali potrebbero trovare la rete altre tre volte, ma si limitano a calare il poker con Pavlidis che chiude il cerchio aperto a inizio di ripresa. Il programma di giornata è chiuso dal blitz del Groningen, che espugna il campo di un inquietante ADO Den Haag affondato dall’autorete di Pinas e apparentemente non ancora in grado di apprezzare la seconda chance fornita dal blocco delle retrocessioni.

EREDIVISIE 2020/2021 – 2/a giornata

venerdì 18/09
VVV Venlo-Utrecht  1-1  8′ Hupperts (V), 58′ Klaiber (U)

sabato 19/09
AZ Alkmaar-Zwolle  1-1  38′ Leemans (Z), 68′ Boadu (A)
Vitesse-Sparta Rotterdam  2-0  27′ Tannane, 82′ Broja
PSV Eindhoven-Emmen  2-1  21′ Madueke (P), 83′ aut. Mvogo (P), 90’+4 Romero
Fortuna Sittard-Heerenveen  1-3  15′ Meier (H), 29′ rig. e 34′ Verman (H), 73′ Polter (F)

domenica 20/09
ADO Den Haag-Groningen  0-1  23′ aut. Pinas
Feyenoord-Twente  1-1  2′ Černý (T), 29′ rig. Berghuis (F)
Willem II-Heracles  4-0  46′ Pavlidis, 50′ Sağlam, 52′ Yeboah, 84′ Pavlidis
Ajax-RKC Waalwijk  3-0  10′ Tadić, 34′ Labyad, 73′ Martínez

La classifica dopo la 2/a giornata

Heerenveen6
Ajax6
PSV Eindhoven6
Vitesse6
VVV Venlo4
Feyenoord4
Twente4
Willem II3
Groningen3
Heracles Almelo3
AZ Alkmaar*1
Utrecht*1
Zwolle1
Emmen0
ADO Den Haag0
Sparta Rotterdam0
Fortuna Sittard0
RKC Waalwijk0

Legenda:

Campione – Preliminari Champions League
Preliminari Champions League
Playoff Europa League
Spareggi Europa League
Nacompetitie
Retrocessa
* una partita in meno

 

Michael Anthony D'Costa
Michael Anthony D'Costa
Nato a Roma nel 1989, si avvicina al calcio grazie all’arte sciorinata sui campi da Zidane. Nostalgico del “calcio di una volta”, non ama il tiki-taka, i corner corti e il portiere-libero.

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