Lugano e San Gallo fanno i fuochi artificiali: a Cornaredo finisce 3-3 tra gli applausi

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Dal nostro inviato a Lugano (CH)

Dopo il Basilea e lo Young Boys il Lugano sfida, questa sera, a Cornaredo, la capolista San Gallo. Ne esce una partita piena di capovolgimenti di fronte dove i padroni di casa, con determinazione e coraggio, portano a casa un pareggio in rimonta contro i più forti svizzeri orientali. Dopo il primo tempo conclusosi sull’ 1-2 (reti di Sabbatini per i ticinesi, Quintillà e Ruíz Abril per i biancoverdi), nella ripresa illuminano Cornaredo Gerndt, Demirović e Lavanchy, per il 3-3 definitivo.

Il Lugano che parte forte: al 2′ combinazione Yao-Gerndt sulla sinistra, palla in mezzo dal fondo per Janga, ma Zigi chiude sul proprio palo in modo efficace. La partita è vivace: i sangallesi cercano di prendere l’iniziativa, ma i ticinesi rispondono colpo su colpo. E in una di queste azioni, al 10′, passano: disattenzione della retroguardia biancoverde, Sabbatini recupera palla, e la serve  a Lavanchy. L’ex GCZ tira, il portiere respinge e, sulla seconda palla, lo stesso Sabbatini insacca, per la gioia dei 1.000 di Cornaredo. Il San Gallo abbozza una reazione, ma è il Lugano a farsi preferire, in questa fase dell’incontro. Gli svizzero orientali, infatti, soprattutto in difesa, perdono parecchi palloni. Al 24′, però, i biancoverdi s’inventano una bella combinazione di prima sulla sinistra, molto veloce, che taglia la retroguardia sottocenerina. La palla arriva a centro area, con Guidotti che stende Görtler: rigore, che Quintillà realizza. Il colpo lascia il segno: il San Gallo insiste e, con Itten prima e con Görtler poi, tenta di affondare, ma senza fortuna. Al minuto 39 i Brodisti passano: pallone perso a centrocampo dai ticinesi, che arriva a Itten. L’ex Basilea lo gira sulla destra a Görtler, che lo mette in mezzo. La retroguardia bianconera si perde Ruíz Abril, il quale arriva puntuale davanti a Baumann, infilandolo con un tocco sottomisura.

Ripresa, con il Lugano trova subito il pareggio, grazie a un bellissimo pallonetto di testa da parte di Gerndt, su assist di Lavanchy. Passano 2′, e il San Gallo torna in vantaggio, grazie a un bel tiro dalla distanza ancora di Ruíz Abril: ma, dopo il controllo del VAR, Dudić annulla. Poco male per i brodisti, che vanno ancora in gol al 54′: palla persa a centrocampo da Sabbatini e messa in area ancora da Görtler: Marić e Kecskés si perdono Demirović che, di testa, fa secco Baumann per il 2-3. I ticinesi non ci stanno, e spingono con insistenza e coraggio. Gli svizzero orientali sono superiori nel palleggio, ma soffrono il ritmo e la generosità dei sottocenerini. Zeidler infatti, chiede ai suoi di abbassare i ritmi. All’83’ arriva il pareggio: bellissima percussione del nuovo entrato Lungoyi, che serve Sabbatini. Pallone del capitano col contagiri, sul secondo palo, per Lavanchy, che infila Zigi sul palo opposto: tutto molto bello. Ma non è finita: le due squadre, ormai allungate, non mollano. Al 90′ Lovrič, su punizione, sfiora l’incrocio dei pali alla sinistra di Zigi, fuori causa. C’è tempo ancora per una discesa di Görtler, sulla destra, ma la sua conclusione è fuori misura: finisce così 3-3.

LUGANO-SAN GALLO  3-3  (1-2)

Lugano (3-1-4-2): Baumann 6; Kecskés 5.5, Marić 5.5, Pavlović 6.5 (79′ Jefferson sv); Čovilo 5.5; Yao 6, Sabbatini 6.5, Guidotti 5.5 (46′ Lovrič 6), Lavanchy 6.5; Janga 5.5 (Holender 5.5), Gerndt 6.5 (76′ Lungoyi 6.5). A disp.: Da Costa, Sasere, Selasi. All.: Jacobacci 7
San Gallo (4-3-1-2): Zigi 6; Hefti 6, Letard (23′ Ribeiro 6), Stergiou 6, Muheim 6; Görtler 7, Quintillà 6.5, Ruíz Abril 6.5 (67′ Rüfli 6); Fazliji 6; Demirović 6.5 (85′ Nuhu sv), Itten 6.5 (85′ Bakayoko sv). A disp.: Klinsmann, Staübli, Kräuchi, Nuhu. All.: Zeidler 7
Arbitro: Dudić
Marcatori: 10′ Sabbatini (L), 26′ Quintillà (SG, rig), 39′ Ruíz Abril (SG), 46′ Gerndt (L), 54′ Demirović (SG), 83′ Lavanchy (L)
Note – Ammoniti: 41′ Čovilo, 74′ Yao, 77′ Marić (L); 80′ Hefti, 90′ Ribeiro, 90′ + 2 Görtler (SG)

Silvano Pulga
Silvano Pulga
Da bambino si innamorò del calcio vedendo giocare a San Siro Rivera e Prati. Milanese per nascita e necessità, sogna di vivere in Svezia, e nel frattempo sopporta una figlia tifosa del Bayern Monaco.

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