La giornata surreale del Partenio

-

In un’atmosfera a metà tra il surreale e il post-apocalittico va in scena Avellino-Ternana, 30esima giornata del girone C di Serie C. Due settimane fa il noto imprenditore edile Angelo Antonio D’Agostino ha rilevato le quote dei vecchi soci Izzo e Circelli, ottenendo così l’87,5% delle quote societarie.

La tifoseria biancoverde, in aperta contestazione verso la vecchia proprietà, aveva accolto con entusiasmo l’invito di D’Agostino a ripopolare la Stadio Partenio-Lombardi; ma le disposizioni governative per contenere l’epidemia Covid 19, ha subito imposto la disputa degli eventi sportivi a porte chiuse. Perciò per cause di forza maggiore la nuova proprietà dovrà presentarsi ufficialmente davanti al proprio pubblico in un’altra occasione. Ancora pochissime ore prima della partita, lo stesso match rimaneva in forse, a causa dei soliti tentennamenti della Figc alla luce del ritardo del fischio di inizio della gara di Serie A tra Parma e Spal; poi la luce verde dopo l’intervento del Ministro Spadafora. Tutto comunque verrà definito nella riunione straordinaria convocata dalla Figc per martedi per decidere sul futuro di questa travaglita stagione 2019/2020.

Nel silenzio del Partenio fanno breccia le urla di Ezio Capuano, tecnico dell’Avellino, il quale, a salvezza acquisita ha più volte ribadito che i propri giocatori “non andranno in vacanza” e che fino all’ultima partita l’Avellino avrebbe lottato con tutte le energie.

Parole presto confermate dall’avvio fulminante dei Lupi che sfiorano il goal del vantaggio dopo appena 26 secondi con Parisi; ma è Diego Albadoro a segnare il goal dell 1-0, con un colpo di testa al 12’ su punizione di Di Paolantonio. Nel resto del primo tempo è la Ternana di Fabio Gallo a riguadagnare il terreno perso ma senza impensierire più di tanto la porta difesa da Andrea Dini.

Brivido vero per l’Avellino al 10’ con il salvataggio di Illanes a mezz’aria su colpo di testa di Parodi con l’estremo difensore Dini battuto. Capuano allora ridefinisce il centrocampo al 13’ e l’Avellino sfiora in un paio di occasioni il raddoppio. Raddoppio che arriva a tre minuti dalla fine con un rigore trasformato da Di Paolantonio dopo l’ennesimo fallo subito da Pozzebon.

Dopo cinque minuti di recupero l’arbitro Zufferli della sezione di Udine decreta la vittoria preziosissima per gli uomini di Capuano. Una vittoria che non solo blinda aritmeticamente la salvezza dei Lupi ma che permette all’Avellino di entrare in zona play-off.

Alfonso Perugini
Alfonso Perugini
Nato ad Atripalda (AV), il 6 dicembre 1988. Pubblicista dal 2011; laurea magistrale in Informazione e Sistemi Editoriali; collabora con “Il Corriere Laziale” e con altre testate anche non sportive, radio e web-radio.

Quella volta che il Lugano sbancò San Siro, facendo lo sgambetto...

In assenza di calcio giocato, con lo stadio di Lugano (e non solo deserto), vale la pena di rispolverare qualche ricordo, anche di carattere...
error: Content is protected !!