PSG ok giù al Nord, il Montpellier ha le Mollet, Nantes non dimentica

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LA GIORNATA – Otto vittorie e un pareggio nelle ultime nove, una sconfitta nelle ultime quattordici, classifica che a fine gennaio parla di un vantaggio già in doppia cifra sulla seconda: per tratteggiare il dominio del Paris Saint-Germain non servono maghi, bastano e avanzano le calcolatrici, così come basta e avanza Neymar per superare a domicilio un Lille che, al Pierre Mauroy, non aveva mai perso in questa Ligue 1. Che il PSG sia hors catégorie entro i confini nazionali era dato appurato da tempo, il successo strappato “giù al Nord” ha portato come conseguenza una divario che ora si conta sulle dita di due mani, anche in virtù dell’inattesa stecca interna dell’OM, fermato sullo 0-0 al Vélodrome da un Angers in chiara modalità allineati-e-coperti. Se qualcuno, poi, volesse capirci qualcosa di più, dal Marsiglia in giù, farebbe bene ad armarsi di pazienza, visto che il Rennes si impantana in Costa Azzurra, il Nantes scivola in casa con il Bordeaux, il Lione sfanala sulla corsia di sorpasso europea subito dietro a quel Montpellier che, anno dopo anno, trasforma fichi secchi in strumento buono, se non per delle nozze, almeno per un catering di livello.

PRINCIPATO AMARO – Ripetere la deludente stagione scorsa pareva una missione impossibile ed in un parte è stato così: da qui a dire che l’annata del Monaco abbia anche soltanto vagamente riservato del miele, è ipotesi tosta da sostenere. In tanti, dalle parti del Louis II hanno già iniziato a rimpiangere il silurato Jardim, il nuovo vate Moreno non fa breccia del sempre tiepido (ma esigente) pubblico monegasco, l’1-3 senza storia con cui lo Strasburgo ha passeggiato sulla promenade rouge-et-blanc è un manifesto di come certi fantasmi del passato possano tornare in qualsiasi momento, a poco servono abbondanti ritocchi in sede di mercato alla bisogna.

MOLLET… DA CHAMPIONS – Qualche riga fa, in ottica Europa, il riferimento era al Montpellier, piazza che da sempre sa esaltarsi ed esaltare un budget più medio che alto, trovando pepite dove è complicato immaginare. Non ci sono dubbi che sia questo il caso di Florent Mollet, classe ’91 arrivato tardi alla Ligue 1, con il Metz a 25 anni, in un anno in cui in Lorena si badava ad evitare di scrivere record negativi all’interno di una stagione chiusa con la retrocessione. Da quell’esperienza, Mollet ha trovato la spinta giusta per rimanere agganciato all’elite, e dopo i sei gol realizzati nella sua prima stagione alla Mosson, la scorsa, sta risultando determinante con il suo galleggiare sulla trequarti e con la grande abilità con la palla ferma, non disdegnando di cercare (e trovare) la porta, come dimostrato dal gol e dall’assist che hanno contribuito al successo (da ex) sul Digione.

C’EST UN ARGENTIN… –C’est un Argentin, qui ne lâche rien, Emiliano Sala, Emiliano Sala, Emiliano.. Sala…”. Non mollava mai, Emiliano, la sua andatura la si riconosceva a distanza, così come la voglia di sacrificarsi per la squadra, una di quelle cose che ai tifosi di ogni latitudine sposta, cambia, non lascia indifferente. Non fa eccezione la Beaujoire, uno dei catini per antonomasia quando si parla di Francia, un pubblico, quello del Nantes, che aveva adottato da subito quell’argentino, che non mollava mai, segnava spesso e non lasciava un pallone vagante, uno che il destino ha portato via presto, troppo, e che è stato ricordato con una coreografia, un prepartita, da mettere in brividi, lui insieme a chi ha lasciato questo mondo, questo calcio, quegli stessi colori, senza mai andarsene davvero.

Ligue 1, 21° giornata:

Nizza-Rennes 1-1 (47’ Dolberg – N, 81’ Tait – R)
Marsiglia-Angers 0-0
Monaco-Strasburgo 1-3 (40’ Ajorque, 66’ Thomasson, 74’ Mitrovic, 86’ Jovetic – M)
Saint-Etienne-Nimes 2-1 (3’, 34’ rig. Khazri, 45’ Ferhat – N)
Montpellier-Digione 2-1 (56’ Mollet, 63’ Delort, 76’ Balde – D)
Brest-Amiens 2-1 (51’ Mendy, 58’ rig. Guirassy – A, 83’ Cardona)
Reims-Metz 0-1 (3’ Diallo)
Lione-Tolosa 3-0 (29’ Cornet, 71’ Dembele, 77’ Toko-Ekambi)
Nantes-Bordeaux 0-1 (86’ Briand)
Lille-Paris Saint-Germain 0-2 (28’, 52’ rig. Neymar)

Fabio Fava
Fabio Fava
Giornalista sportivo oltrepadano per vocazione e bolognese d’adozione, folgorato sulla via di Parigi, con l’Argentina nel cuore e George Best sul comodino. Telecronista DAZN ed Eurosport, ex Premium Sport, parla spesso di Ligue 1, in radio o in tv, ovunque tranne che nel sonno. Dicono di lui: “Grande professionista, poi ha cominciato a mangiare ragù…”

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