L’esordio di Amazon nel mondo del calcio: ecco com’è andato il debutto in Premier League

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Con le due gare di Premier League trasmesse ieri sera, Amazon ha fatto il debutto ufficiale nel mondo del calcio. La piattaforma di Bezos ha dato così il via all’esperimento che potrebbe cambiare completamente il modo di guardare la massima serie inglese per i tifosi d’Oltremanica (per il momento), che negli ultimi anni avevano potuto seguire le partite in diretta della Premier League tra Sky Sports e BT Sport, i due colossi finora detentori dei diritti televisivi. L’annuncio era arrivato già tempo fa, con Amazon che si sarebbe assicurato per il momento un pacchetto da 20 partite per stagione. E il turno infrasettimanale di questi giorni è la grande occasione per capire le potenzialità future di questo nuovo business.

Crystal Palace-Bournemouth e Burnley-Manchester City sono state trasmesse infatti sulla piattaforma Amazon Prime Video in diretta, diventando così involontariamente parte di un nuovo, storico capitolo dello streaming sportivo. Perché, per la prima volta, i tifosi inglesi hanno dovuto affidarsi a un terzo abbonamento per seguire le due gare. Ma dalle reazioni arrivate online, l’esordio di Amazon non sembra essere andato tutto sommato male, soprattutto grazie ad alcune funzionalità che hanno reso lo strumento piuttosto interessante, anche se sono emersi già alcuni primi difetti non di poco conto.

Una prima curiosità, apparentemente di non particolare rilievo ma molto apprezzata dal pubblico, ha riguardato l’audio: la piattaforma offre infatti la possibilità di “silenziare” la telecronaca e guardare la partita semplicemente con i suoni e rumori dello stadio, immergendosi così maggiormente nell’atmosfera della gara come se ci si fosse recati sugli spalti. Una scelta che ha conquistato gli applausi di molti tifosi, che hanno accusato Sky Sports e BT Sport di non prevedere un’alternativa simile per chi preferisce viversi il clima che si respira nei vari campi della massima serie inglese senza spostarsi da casa.

Anche la grafica e le funzionalità della piattaforma hanno proposto degli spunti molto apprezzati dagli utenti. La facilità con cui si può passare da una partita all’altra quando in contemporanea ha ottenuto diversi apprezzamenti, così come è risultata un successo la scelta dell’interfaccia, che permette ai tifosi di vedere statistiche, formazioni e highlights (anche in forma video) al lato dello schermo mentre la partita continua a essere trasmessa. Insomma, se per qualche motivo dovesse essere sfuggito un gol, l’utente può ritrovare nella barra a lato il momento preciso e rivederlo sotto forma di replay.

Non tutto, però, è andato come previsto e non sono mancate lamentele anche piuttosto accese da parte dei tifosi. Il problema maggiore ha riguardato il “buffering” e la non sempre buona qualità dell’immagine, che hanno reso la visione delle gare a tratti piuttosto problematica. Così come è stato criticato il ritardo di diversi secondi della trasmissione della gara rispetto alla realtà. Problemi che, tra l’altro, avevamo riscontrato inizialmente anche in Italia con DAZN, che però nei mesi successivi ha fatto dei buoni passi avanti su questi aspetti. E forse è proprio su questo piano che Amazon potrebbe giocare la sua partita per riuscire a inserirsi stabilmente e con buoni margini di crescita in questo mercato.

Stasera sarà un altro buon test per la piattaforma, che dovrà trasmettere in contemporanea cinque partite che iniziano alle 20:45, più il derby di Liverpool che comincerà poco dopo. Una volta concluso il turno infrasettimanale con le ultime due gare di giovedì, il successivo e forse anche più delicato appuntamento sarà il 26 dicembre, quando le squadre inglesi torneranno in campo per il classico “Boxing Day”. Una giornata che sta molto a cuore ai tifosi inglesi e che farà aumentare le aspettative sulla qualità della piattaforma di Amazon. Ma, per il momento, la prima è stata buona.

 

Francesco Moria
Francesco Moria
Nato a Monza nel '95, ha tre grandi passioni: Mark Knopfler, la letteratura e il calcio inglese. Sogna di diventare giornalista d'inchiesta, andando a studiare il complesso rapporto tra calcio e politica.

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