Eredivisie, 13/a giornata – Sprofondo PSV, l’AZ si candida ad anti-Ajax

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Ultimo turno di Campionato prima della sosta di Novembre in Olanda: l’ Eredivisie parla del solito Ajax apparentemente destinato a cannibalizzare il Campionato, ma non mancano altre piacevoli sorprese, come al contempo squadre da collocare dietro la lavagna. Il tutto condito dall’immancabile pioggia di gol, e di emozioni in giro per i Paesi Bassi.

Non sorprende affatto l’Ajax di Erik ten Haag, che alla Johan Cruijff Arena fa un sol boccone dell’insidioso Utrecht di John van de Brom. Per l’occasione ten Haag rispolvera un Labyad d’annata (ex della partita all’esordio stagionale in maglia ajacide) in un primo tempo che non fa un granché eccezione rispetto agli standard recenti dei biancorossi: dominio assoluto e tre reti alle spalle del malcapitato Paes, trafitto da van de Beek (due volte) e Tadić ma capace di evitare danni più ingenti all’Utreg. Mai pericoloso, il club di van de Brom nella ripresa non dà segni di vita e anzi incassa la quarta rete griffata da Lisandro Martínez, che cala il sipario su una sfida senza storia che lancia l’Ajax sempre più da solo in testa alla classifica a 35 punti in classifica.

A sei lunghezze di distanza segue il solco tracciato dai Lancieri l’AZ Alkmaar di Arno Slot, che contro l’Emmen mette in fila il terzo successo consecutivo e tenendo invìolata la porta di Bizot si riscopre miglior difesa d’Olanda con sole 8 reti incassate (di cui la metà nel fragoroso 2-4 casalingo contro l’Heerenveen) contro le 9 dell’Ajax. La pratica Emmen è risolta dai gol del solito Koopmeiners dal dischetto, cui fanno eco i gol di Myron Boadu e, nella ripresa, Stengs a completare l’opera.

Se l’AZ sorride, continua lo sprofondo (bianco)rosso di casa PSV Eindhoven: terza sconfitta in quattro gare di Eredivisie per i ragazzi di van Bommel (a secco di successi da 6 gare se si considera anche l’Europa League). La burrasca in casa Boerens è forte, tale da costringere il tecnico del PSV a concedere un turno di riposo “forzato” a Jeroen Zoet a valle delle ultime prove da dimenticare: spazio quindi a Lars Unnerstal, che dopo  soli sei minuti è costretto dall’allegria difensiva dei suoi compagni a raccogliere in fondo al sacco il pallone dell’1-0 di Chè Nunnelly. Ironia della sorte, è un ex-Ajax a costringere all’ennesima resa il PSV Eindhoven: proprio Nunnellly infatti, ex enfant-prodige dei Lancieri, referta una doppietta in contropiede che rende sempre più critica la posizione di van Bommel, oramai appeso a un filo alla panchina del PSV.

Panchina che, di recente, è cambiata in casa Feyenoord: via Stam in favore di Dick Advocaat, che per avere la meglio dell’RKC Waalwijk e centrare il secondo successo in altrettante uscite ha bisogno però di sudare ben più delle proverbiali sette camicie. Capita infatti che, a valle di un disinibito avvio di gara, il solito scoppiettante RKC si porti avanti 2-0 al De Kuip con i gol di Maatsen e Sow; il doppio gancio scuote i biancorossi che vanno al riposo sul 2-2 grazie a Jørgensen (secondo gol in Eredivisie alla seconda uscita sotto la gestione Advocaat) e Larsson, con i tre punti garantiti da una zuccata di Senesi solamente a cinque minuti dal gong. A proposito di avvicendamenti in panchina, non può dormire sonni tranquilli nemmeno Leonid Slutsky: arrivato a un passo dall’Ajax non più tardi di qualche settimana fa, il Vitesse si sgretola centrando la terza sconfitta consecutiva cedendo 1-2 al GelreDome al cospetto dell’arcigno Groningen. Pesa l’assenza di Tannane in avanti, così come la friabilità di una difesa che con troppa facilità permette ai biancoverdi di castigare per vie centrali i padroni di casa: è tra Obispo e Doekhi, infatti, che Asoro riesce a infilarsi due volte costringendo il Vitesse a una rimonta solamente intentata dal gol di Linssen a inizio ripresa.

La zona playoff è chiusa dall’Heracles, che cancella la sconfitta sul campo dell’RKC con un 6-1 che costa la panchina a Robert Maskent per il Venlo e sugli scudi (come approfondiremo più avanti) mette Cyriel Dessers: l’ex-Utrecht trova infatti nell’incontro con il VVV Venlo tre reti e due assist.  Nelle altre gare di giornata l’Heerenveen piega lo Sparta Rotterdam con una doppietta di Ejuke, mentre il Twente fa suo l’ Overijsselse Derby con lo Zwolle imponendosi per 2-1. Con l’RKC fanalino di coda, VVV e Zwolle occupano oggi le altre due posizioni “scottanti”, ma a pieno titolo invischiato nella zona rossa rimane anche l’ADO Den Haag piegato 1-0 a Sittard dal Fortuna capace di uscire dalle sabbie mobili grazie a tre successi nelle ultime cinque gare.

SUGLI SCUDI – Cyriel Dessers
Finalmente, Dessers. Sbarcato ad Almelo nell’ultima sessione di calciomercato estiva, il talento belga del NAC Breda sembra finalmente aver trovato ad Almelo la sua dimensione; quella nella quale mantenere quelle promesse che a Utrecht, per tanti motivi, non è riuscito a concretizzare. Contro il VVV Venlo, in una serata da ricordare per tutto l’Heracles, arrivano tre gol (due da rapinatore d’area e uno di pregevole fattura) e due assist che ne sottolineano la centralità in una squadra che può vantare un fronte offensivo in cui trovano posto anche van der Water, dos Santos e Júnior. 8 le reti in Campionato nelle prime 13 uscite di Eredivisie per un talento che i Paesi Bassi sembrano, finalmente, potersi godere in un habitat pienamente ritagliato a misura di Cyriel Dessers.

DIETRO LA LAVAGNA – Vitesse
Accanirsi contro il PSV Eindhoven o Marc van Bommel, in questo momento storico, rappresenterebbe esercizio stucchevole e un pizzico troppo cattivo. Della buriana in cui navigano i Boerens si è ampiamente detto nelle righe e nelle settimane che precedono, con lo stupore che è figlio dell’apparente equilibrio che i biancorossi sembravano aver trovato dopo lo stentato avvio di Eredivisie. Discorso analogo, in realtà, vale per il Vitesse di Leonid Slutsky. Troppo brutte le ultime tre sconfitte in Campionato (con ADO Den Haag, Emmen e Groningen, non esattamente le tre grandi d’Olanda) per non far barcollare la fiducia in una squadra che regolarmente si presenta ai nastri di partenza come la possibile scheggia impazzita dell’Eredivisie e, regolarmente, al manicomio ci manda solamente i propri tifosi. L’infortunio di Tannane e il caso Bazoer non bastano a giustificare un crollo improvviso nel modo e preoccupante nell’involuzione di gioco: ad Arnhem urge cambiare la rotta per non rischiare di gettare al vento una stagione. L’ennesima.

 

Michael Anthony D'Costa
Michael Anthony D'Costa
Nato a Roma nel 1989, si avvicina al calcio grazie all’arte sciorinata sui campi da Zidane. Nostalgico del “calcio di una volta”, non ama il tiki-taka, i corner corti e il portiere-libero.

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