Un fulmine senza lampo

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Veloce, velocissimo soprattutto sul giro unico, ma ancora a secco di vittorie: è questo il riassunto della prima stagione in MotoGP di Fabio Quartararo. Il giovanissimo pilota della Yamaha è in costante rampa di lancio e si è già preso l’etichetta di campione del futuro, Márquez permettendo.

Di origine italiane ma di nazionalità francese, Quartararo ha debuttato in Moto3 soltanto nel 2015 passando due anni dopo alla cilindrata superiore dove ha vinto la sua prima e unica gara nel 2018 a Barcellona. Da questa stagione è in MotoGP: il team Yamaha Petronas ha infatti voluto puntare su di lui nonostante la giovane età e la scarsa esperienza che si è fatta sentire soprattutto al debutto in Qatar dove si è classificato sedicesimo.

Pagato a caro prezzo il salto di categoria nella prima gara, si è poi fin da subito messo in mostra migliorando weekend dopo weekend tanto da conquistare la prima pole position in MotoGP nella quarta prova a Jerez. La gara poi si è rivelata sfortunata con la caduta al dodicesimo giro che gli ha compromesso un buon piazzamento, ma gli errori servono anche per fare esperienza.

Arriveranno poi altre tre pole position (Barcellona, Assen e Buriram) e quattro secondi posti come miglior risultato (Barcellona, Misano, Buriram e Motegi). Battere Marc Márquez  si sa al giorno d’oggi è un’impresa ardua in ogni Gran Premio, ma soprattutto nell’ultimo periodo Fabio è riuscito ad avvicinarsi moltissimo tanto da sfiorare il sorpasso decisivo nella gara in Thailandia all’ultimo giro che però è stata ancora appannaggio dello spagnolo.

La forza del francese sembra infatti il giro secco: El Diablo è un martello nel siglare tempi record il venerdì e il sabato per poi perdersi un po’ nella bagarre della gara. La costanza e la lotta infatti sono i suoi due punti deboli che a soli 20 anni siamo sicuri riuscirà presto a migliorare per dare la definitiva caccia a Márquez. Il 2020 sarà l’anno della consacrazione e la Yamaha è pronta a fare un ulteriore step per regalare a Rossi, Viñales e Quarataro quella moto finalmente in grado di competere contro Honda e Ducati.

Tre Gran Premi al termine della stagione per raggiungere già quest’anno il sogno di ogni pilota: vincere una gara in MotoGP; ma per un talento così cristallino come Quartararo l’obiettivo è rivolto al Mondiale 2020. Perché un fulmine non si ferma davanti a niente, il lampo della vittoria arriverà presto.

Rodella Alessandro
Rodella Alessandro
Nato a Brescia nel marzo del 1992, ama lo sport in generale, soprattutto calcio, tennis e motori. Pratica i primi due a livello amatoriale senza grandi risultati. Appena può, ama seguire gli sport "dal vivo".

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