Eredivisie, 9/a giornata: vittorie complicate per Ajax e PSV, il Feyenoord crolla a Sittard

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L’ultimo turno di Eredivisie prima della sosta vede Ajax e PSV Eindhoven continuare la propria marcia a braccetto, grazie a dei successi netti nel tabellino ma nient’affatto agevoli su a L’Aia e contro il VVV. Prezioso il successo del Vitesse che aggancia l’AZ dietro la coppia di testa, mentre il Feyenoord continua ad annaspare a metà classifica e, in coda, l’RKC Waalwijk continua a racimolare sconfitte.

Tre punti quindi per l’Ajax, contro un ADO Den Haag che nonostante il pessimo avvio di Campionato riesce a rendere difficile la vita alla banda ten Haag: i Lancieri passano infatti al loro primo affondo con Huntelaar che approfitta del letterale disfacimento della terza linea gialloverde davanti all’avanzata di Ziyech, mentre proprio l’asso marocchino manca clamorosamente il raddoppio a valle di un contropiede 2 vs 0 condotto da Promes. L ’ADO Den Haag tiene botta, e superata la buriana crea almeno tre ghiotte palle-gol, la più nitida delle quali sciupata da Summerville che salta Onana ma si defila troppo e spara sul fondo. Nel secondo, sornione, l’Ajax controlla la reazione dei locali, e proprio quando i padroni di casa fortificano il forcing trovano in contropiede al minuto 85 il letale inserimento di David Neres che chiude la contesa e regala l’ennesima vittoria in Campionato ai Lancieri ora primi con 23 punti in classifica, gli stessi del PSV Eindhoven.

Meno agevole di quanto non racconti il risultato anche il successo dei Boerens, che demolisce 4-1 il VVV Venlo al Philips Stadion in una contesa dura per oltre un’ora di gioco per i ragazzi di van Bommel, per l’occasione privi di Ihattaren indisponibile per la scomparsa del padre e destinatario dell’affetto di tifosi e compagni di squadra. Sul campo i biancorossi di Eindhoven soffrono l’ottima disposizione del VVV, che concede pochissime chances ai Boerens e non si nega qualche fuga in contropiede; a decidere virtualmente la contesa è lo spunto di Bergwijn a ridosso dell’ora di gioco, con il numero 10 che manda lanciato in profondità ubriaca Schäfer e Janssen prima di trovare l’angolino della porta di Kirschabaum. Da lì inizia un’altra partita per i locali, che tre minuti raddoppiano di testa con Dumfries e sigillano poi la vittoria con la doppietta del solito Malen, inframezzata dal momentaneo 3-1 dell’ex-Carpi Pachonik.

L’AZ Alkmaar esce con un punto dalla “battaglia” sul campo del Willem II in un Koning Stadion che diventa un pantano a causa del nubifragio con il passare dei minuti; Koopmeiners, al solito impeccabile dal dischetto, porta avanti i suoi dopo almeno tre nitide occasioni da gol sciupate dai biancorossi ma il Willem II trova il pari con Köhlert che sorprende d’infilata la difesa dei Cheesefarmers. Il secondo tempo è denso di occasioni da una parte e dall’altra, ma il risultato non cambia più anche perché Pavlidis calcia alle stelle al minuto 86 il rigore della possibile vittoria del Willem II; il punto diventa quindi guadagnato per i ragazzi di Arno Slot, agganciati però a 20 punti al terzo punti in classifica dal Vitesse che regola 2-1 l’Utrecht nella riedizione della finale playoff dell’ultima Eredivisie. Stavolta a sorridere sono i ragazzi di Slutsky: a “decidere” la contesa è una colossale papera del giovane Maarten Paes trafitto al 68’ da un tentativo di Matavž dalla distanza che senza alcuna pretesa lascia partire una rasoiata che beffa il giovane portiere dell’Utrecht che si lascia passare sotto il corpo il pallone della vittoria dei gialloneri dopo i timbri di Clark e Maher.

In turno di Campionato privo di grandi acuti, fa decisamente rumore il capitombolo del Feyenoord di Jaap Stam, affondato 4-2 dal Fortuna Sittard all’indomani del prezioso successo ottenuto in Europa League sul Porto per 2-0. Evidentemente stremati dall’intensa gara con i lusitani, i Rotterdammers sono sotto dopo circa 100 secondi, con il geniale tacco di Passlack che mette Ciss nelle condizioni di bucare la porta da Vermer; il pari di Haps è repentino ma sterile per gli ospiti, che replicano presto allo svantaggio ma sono protagonisti di una gara svagata e senza mordente come dimostrano l’assenza di reazione al gol del 2-1 di Ciss e la terza rete in mischia di Harries nell’ultimo terzo di primo tempo. Il punto esclamativo, in negativo, sulla prova da “peggiori della classe” dei ragazzi di Stam per questa giornata è evidenziato dal poker del Fortuna Sittard firmato da Sambou(al primo successo stagionale) dopo soli 14 secondi dall’avvio della ripresa, quando teoricamente gli ospiti sarebbero dovuti scendere in campo per tentare la rimonta; poco sposta nei giudizi il 2-4 di Berghuis (con quasi mezz’ora ancora da giocare) così come il forcing finale di un Feyenoord che non evita la seconda sconfitta stagionale e, a dieci punti dalla vetta, finisce “di diritto” dietro la lavagna in un turno chiuso dai successi di Groningen (3-0 al Waalwikj), Heracles (2-0 all’Emmen), Heerenveen (1-0 sullo Zwolle) e dello Sparta Rotterdam che torna al successo piegando 2-1 un Twente entrato in crisi dopo la brutta sconfitta nel Twentse derby con l’Heracles Almelo.

SUGLI SCUDI: Steven Bergwijn
La partita con il VVV Venlo ha tutti i crismi della buccia di banana per il PSV Eindhoven, che per un’ora abbondante di gioco sbatte contro i gialloneri di Robert Maaskant ben messi in campo al Philips Stadion e capaci di mettere la museruola alle bocche da fuoco dei Boerens per larghi tratti della contesa dello scorso sabato pomeriggio. Sembra essere la partita perfetta per il “Good Old” da Venlo, che però non ha fatto i conti con Steven Bergwijn che trasforma una verticalizzazione di Dumfries lungo linea nell’abbrivio di uno spunto tra gli inermi Schäfer e Jannssen che gli permette di insaccare il pallone che gli vale la copertina di giornata. Il gol di Bergwijn, che si toglierà anche lo sfizio di propiziare con due assist altrettante marcature di Dumfries e Malen, è l’apriscatole di un match che il PSV Eindhoven finirà per vincere con un 4-1 che poco racconta della fatica fatta dai ragazzi di van Bommel per tenere il passo dell’Ajax in testa alla classifica.

DIETRO LA LAVAGNA: Feyenoord
Come già anticipato nel racconto della giornata, la prestazione del Feyenoord a Sittard è di quella che lascia senza parole, soprattutto se si parla di una squadra di Jaap Stam. L’alibi dell’impegno di Europa League è l’unico che fornisce una qualche sorta di riparo ai Rotterdammers, che contro i gialloneri sostanzialmente non scendono in campo. Il casuale pareggio di Haps, che in altri contesti porrebbe le basi per la rimonta, è invece presto seguito dall’uno-due del Fortuna Sittard che al primo pallone della ripresa si trova addirittura sul 4-1. Troppo anche per una squadra reduce dal probante impegno con il Porto del giovedì precedente, anche perché arriva a valle di un Campionato che nei suoi primi due mesi ha visto i Rotterdammers accumulare già dieci punti di svantaggio dal tandem composto da Ajax e Feyenoord, nonchè viaggiare ad anni luce per brillantezza e continuità da Vitesse e AZ Alkmaar, con i Cheesefarmers capaci anche di imporsi 3-0 al De Kuip. Non vi è senz’altro bisogno di gettare il bimbo assieme ai panni sporchi per una squadra che più di qualcosa di buono l’ha comunque mostrato nel primo quarto di Campionato, ma a stretto giro di posta un cambio di marcia è assolutamente necessario per rimpolpare uno score fatto di soli tre successi in otto incontri di Eredivisie che rischia zavorrare prematuramente le velleità di una squadra cui non mancherebbero esperienza e qualità.

Michael Anthony D'Costa
Michael Anthony D'Costa
Nato a Roma nel 1989, si avvicina al calcio grazie all’arte sciorinata sui campi da Zidane. Nostalgico del “calcio di una volta”, non ama il tiki-taka, i corner corti e il portiere-libero.

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