Europa League, ritorno dei playoff: Toro, non basta il cuore al Molineux. Espanyol, Eintracht e Rangers ai Gironi.

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Cuore, determinazione, grinta e carattere purtroppo non bastano. Il Torino al Molineux mette in campo tutto ciò di cui dispone, ma ai Gironi di Europa League vola con merito il Wolwerhampton di Nuno Espírito Santo vittorioso 2-1 sui granata già piegati 3-2 a Torino. Dopo la sconfitta dell’Olimpico, che tanto aveva fatto discutere quasi più per l’affaire N’Kolou che per altro, i ragazzi di Mazzarri scendono in campo con tanta voglia di rivalsa e sono protagonisti di un avvio di gara nel quale si prendono subito il centro del ring tenendo a lungo il pallino del gioco. Il baricentro dei piemontesi e alto e la squadra compatta, ma di parate impegnative ad onor del vero Rui Patrício non ne effettua praticamente nessuna. Diligentemente i Wolwes fanno sfogare i granata superando indenni la bufera, e alla mezz’ora trovano la rete al primo tiro in porta: Bremer lascia a Raul Jiménez un centimetro di libertà che il giovane attaccante messicano si fa bastare per battere da posizione defilatissima un forse non reattivissimo Sirigu, perforato sul primo palo.

Il gol è una dura legnata per il morale degli ospiti, che in avvio di ripresa ritrovano però cattiveria e giungono al pari con Belotti che mette la testa sulla punizione tesa in mezzo di Baselli beffando Rui Patrício e infondendo nuovo entusiasmo ai granata; troppo, però, l’entusiasmo del Torino che sulla ripresa del gioco prima si distrae e poi spazza in maniera approssimativa permettendo a Dendoncker di depositare in rete il 2-1 meno di un minuto dopo il timbro di Belotti. Il Torino accusa non poco la seconda legnata, e nei minuti successivi al vantaggio Wolwes è Sirigu a evitare il tris dei padroni di casa tenendo in vita gli ospiti che nel finale di gara non si fanno mancare u ulteriore pizzico di rammarico: Meité e Belotti, infatti, vanno  centimetri dal gol del 2-2 che avrebbe cosparso di pepe il finale di gara, non riuscendo quindi a evitare lo sfavorevole epilogo del doppio confronto con gli inglesi. Come accaduto all’Atalanta dodici mesi fa, i playoff di Europa League si rivelano non senza rammarico fatali al Torino: passa, però, la squadra che nei 180 minuti lo ha complessivamente meritato, mentre al Torino oltre all’onore delle armi non resta la speranza di poter replicare quanto di buono fatto dall’Atalanta in Campionato dopo l’infausta notte di Copenaghen.

Gestisce con relativa tranquillità il return-match con lo Zorya l’Espanyol che pareggia 2-2 in Ucraina e vola ai Gironi così come lo Sporting Braga che bissa in Russia il successo maturato tra le mura amiche contro la Lokomotiv Mosca; in una della altre gare di cartello tra quelle di ritorno dei playoff l’Eintracht Francoforte ribalta lo 0-1 di Strasburgo e si presenta al Group Stage di Europa League con l’obbiettivo di emulare il cammino della scorsa stagione, interrottosi solamente in Semifinale contro il Chelsea. I padroni di casa chiudono subito i transalpini nella propria metà campo, e dopo un paio di occasioni insidiose trovano la rete con la deviazione nella propria porta da parte di Mitrović su traversone al veleno da parte di Rebić; proprio l’ex-meteora viola, però, dopo aver propiziato il vantaggio rischia di mettere a repentaglio la qualificazione dei suoi compagni facendosi espellere sul finire di tempo per l’intervento in ritardo e fuori tempo sull’estremo difensore avversario Sels. In dieci per tutto un tempo i teutonici non si demoralizzano, e fanno propria una contesa sempre più nervosa grazie a gioiello di Kostić che allo scoccare dell’ora di gioco incastona all’angolino il pallone della qualificazione su calcio piazzato; la specialità della casa spiana la strada verso i Gironi ai rossoneri di Francoforte, che pochi minuti dopo trovano il definitivo 3-0 di da Costa che mette definitivamente al tappeto i francesi.

Tra le tante sfide in programma una menzione particolare la merita la sfida tra Glasgow Rangers e Legia Varsavia, vinta 1-0 dagli scozzesi dopo lo 0-0 maturato in Polonia; splendida la sfida tra Gers e Legia, due pugili che se le suonano di santa ragione senza la possibilità o la volontà di fare troppi calcoli dato il pareggio a reti invìolate dell’andata. Al minuto 90 della sfida di Ibrox Niezgoda sciupa un ghiottissimo contropiede per il Legia, e di lì a poco Morelos trova l’inzuccata che fa esplodere di gioia il pubblico di casa regalando ai Rangers il biglietto per la Fase a Gironi di Europa League. Tutto facile, invece, per la metà biancoverde di Glasgow che vede il Celtic Glasgow passeggiare in Svezia e rifilare un sonoro 4-1 all’AIK Solna, già sconfitto 2-0 una settimana fa in Scozia.

A forza quattro va il PSV Eindhoven, che nell’ultimo scorcio di gara demolisce l’Apollon Limassol rifilandogli un sonoro 4-0 a domicilio arrivato dopo il 3-0 del Philips Stadion; netta anche la qualificazione del Feyenoord, corsaro 3-0 in Israele contro l’Hapoel Be’er Sheva. L’Olanda porta ai Gironi di Europa League tre compagini perchè la qualificazione la trova anche l’AZ Alkmaar di Arno Slot, al termine di una gara palpitante contro il Royal Antwerp dopo l’1-1 maturato in Olanda. Il pari con gol arride alla compagine belga, che però al 25′ rimane in dieci per il secondo giallo estratto nei confronti di Mbokani per un intervento fuori tempo su Vlaar tre minuti dopo la prima ammonizione; i locali resistono pur se in inferiorità numerica e anzi approfittando del graduale sbilanciamento dell’AZ alla ricerca del gol qualificazione trovano in contropiede il gol di Lamel Ze al 73′. Il numero 7 del Royal Antwerp, però, già ammonito eccede nei festeggiamenti e si fa ammonire nuovamente dal greco Sidoroupolos lasciando in nove i propri compagni di squadra che reggono fino a quando, al 90′, Calvin Stengs trova il rasoterra all’angolino che spedisce le squadre ai supplementari. Il gol subito allo scadere, ma soprattutto la doppia inferiorità numerica, si rivelano un fardello insostenibile per il Royal Antwerp: finisce per dilagare il giovane AZ di Arno Slot, che trova la deviazione di Druijf a capovolgere l’inerzia della qualificazione prima che Koopmeiners dal dischetto e Gudmundsson scrivono un 4-1 anche troppo severo per il Royal Antwerp, costretto a rinunciare al sogno di disputare i Gironi in favore dei Cheesefarmers che completano quindi l’en-plein olandese.

Tra le vittime eccellenti del playoff, a sorpresa, trova posto il PAOK Salonicco Campione di Grecia. I bianconeri, che a Bratislava la settimana prima avevano letteralmente regalato il successo allo Slovan Bratislava, non vanno oltre il 3-2 con gli slovacchi e sono sorprendentemente già fuori dall’Europa. Dopo la sventola di Medvedev per lo 0-1 gli ellenici trovano addirittura due reti in un minuto nella ripresa, quelle di Limnios e Świderski, ma gli ospiti non mollano e pervengono al pari con Vernon a ridosso dell’ora di gioco; mancherebbe una mezz’ora abbondante di gara al Toumba di Salonicco, ma i locali di rete trovano solamente quella di Giannoulis al minuto 87 e al fischio finale ad essere seppelliti sono quindi i sogni di gloria dei bianconeri padroni di casa. Serata da dimenticare per il calcio ellenico, perché dall’Europa League esce anche l’AEK Atene che con due gol nella prima mezz’ora si illude di poter ribaltare l’1-3 casalingo di settimana scorsa contro il Trabzonspor ma dopo i timbri di Livaja e Mandalos non riesce più a sporcare il tabellino alla voce marcatori.

La rimonta non riesce quindi a PAOK ed AEK Atene, così come al BATE Borisov che riesce a rendere pan per focaccia all’Astana solo per due terzi della sconfitta dell’andata: lo 0-3 maturato in Kazakistan, infatti, è seguito dal 2-0 che i bielorussi rifilano alla compagine dell’est Europa che può quindi iscrivere il proprio nome tra le 48 partecipanti al sorteggio di venerdì. Simile il discorso valevole per l’FC Copenaghen, che dopo aver piegato a fatica 3-1 i lettoni del Riga F.C. è messo sotto per larghi tratti della gara in casa dei baltici, che riescono però a centrare un prestigioso ma inutile 1-0 con il destro da fuori di Brisola che non basta ad eliminare la più quotata compagine allenata da Solbakken. Pacche sulle spalle anche per il Molde, che con tap-in di James al minuto 72 elimina il Partizan di Belgrado per una decina di minuti, quelli che intercorrono tra il vantaggio e la rete del definitivo 1-1 di Miletić sugli sviluppi di corner. Favorito dal pronostico alla vigilia della doppia sfida, il Qarabağ riesce a sbarazzarsi invece del Lienfield ribaltando il 2-3 di settimana scorsa, mentre ai calci di rigore arrivano i lussemburghesi del Dudelange e gli armeni dell’Ararat: sono i primi ad imporsi 5-4 dal dischetto, bissando quindi la partecipazione ai Gironi della scorsa stagione che li vide opposti a Milan, Betis Siviglia e Olympiacos Pireo.

EUROPA LEAGUE 2019/2020 – Ritorno dei playoff

giovedì 29/08
Qarabağ-Lienfield (and. 2-3)  2-1  6′ Jaime Romero (Q), 88′ Zoubir (Q), 90’+3 Lavery (L)
Riga F.C.-F.C. Copenaghen (and. 1-3)  1-0  75′ Brisola
AIK Solna-Celtic Glasgow (and. 0-2)  1-4  17′ Forrest (C), 33′ Larsson (A), 34′ Linnér (C), 87′ Julien (C), 90’+3 Morgan (C)
PAOK Salonicco-Slovan Bratislava (and. 0-1)  3-2  38′ Medvedev (S), 49′ Limnios (P), 50′ Świderski (P), 61′ Vernon (S), 87′ Giannoulis (P)
BATE Borisov-Astana (and. 0-3)  2-0  6′ Skavysh, 85′ Yablonski
Apollon Limassol-PSV Eindhoven (and. 0-3)  0-4  72′ Ihattaren, 76′ Mitroglu, 78′ e 90’+3 Malen
Zorya-Espanyol (and. 1-3)  2-2  34′ Ferreyra (E), 54′ Lednev (Z), 62′ Vargas (E), 78′ Rusyn (Z)
Molde-Partizan Belgrado (and. 1-2)  1-1  72′ James (M), 80′ Miletić (P)
Bnei Yehuda-Malmö (and. 0-3)  0-1  7′ Molins
Spartak Mosca-Sporting Braga (and. 0-1)  1-2  42′ e 45’+2 Ricardo Horta (SB), 89′ Bakaev (SM)
Trabzonspor-AEK Atene (and. 3-1)  0-2  24′ Livaja, 30′ rig. Mandalos
Hapoel Be’er Sheva-Feyenoord (and. 0-3)  0-3  46′ Kökçü, 52′ Berghuis, 61′  Burger
Royal Antwerp-AZ Alkmaar (and. 1-1)  1-4 d.t.s.  73′ Lamkel Ze (R), 90′ Stengs (A), 96′ Druijf (A), 102′ Koopmeiners (A), 113′ Gudmundsson (A)
Ferencváros-Sūduva (and. 0-0)  4-2  11′ Verbickas (S), 36′ Varga (F), 45’+1 Boli (F), 64′ Topcagić (S), 66′ Nguen (F), 90’+6 rig. Signevich (F)
Dudelange-Ararat Armenia (and. 1-2)  2-1  7-6 d.c.r.  24′ Mailson (A), 48′ rig. e 71′ Sinani (D)
Rijeka-Gent (and. 1-2)  1-1  31′ Puljić (R), 33′ Plastun (G)
Maribor-Ludogoretz (and. 0-0)  2-2  17′ Marcelinho (L), 26′ rig. Keșerü (L), 65′ Tavares (M), 72′ Požeg (M)
Eintracht Francoforte-Strasburgo (and. 0-1)  3-0  26′ aut. Mitrović, 60′ Kostić, 66′ da Costa
Wolwerhampton-Torino (and. 3-2)  2-1  30′ Raul Jiménez (W), 57′ Belotti (T), 58′ Dendoncker (W)
Glasgow Rangers-Legia Varsavia (and. 0-0)  1-0  90’+1 Morelos
Vitória Guimarães-FCSB (and. 0-0)  1-0  53′ rig. Tipsoba

Michael Anthony D'Costa
Michael Anthony D'Costa
Nato a Roma nel 1989, si avvicina al calcio grazie all’arte sciorinata sui campi da Zidane. Nostalgico del “calcio di una volta”, non ama il tiki-taka, i corner corti e il portiere-libero.

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