Tour de France 2019, il vademecum delle tappe – 1/a puntata

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Nove giorni all’inizio del Tour de France 2019. La 106/a edizione della Grande Boucle partirà sabato 6 luglio da Bruxelles per concludersi domenica 29 luglio a Parigi, dopo 21 tappe e complessivi 3460 chilometri. Analizziamo in dettaglio le prime 7 delle 21 frazioni complessive.

Sabato 6 luglio 2019, 1/a tappa, Bruxelles-Bruxelles, 184,5 km – Si parte da Bruxelles con una tappa in linea mossa all’inizio con due muri all’inizio, tra i quali vi è anche il mitico Grammont. Poi la strada “spiana” per andare verso il volatone di gruppo, sebbene gli ultimi 500 metri sono tutti in leggerissima salita. Occhio quindi a non sbagliare i tempi, perché chi parte prima rischia di piantarsi.

Domenica 7 luglio 2019, 2/a tappa, Bruxelles-Bruxelles (Atomium), 27,5 km (cronometro a squadre) – Si corre sempre nella capitale del Belgio la prova contro il tempo destinata alle squadre. Una prova che unisce i due monumenti, il Palazzo Reale in partenza e l’Atomium all’arrivo. Profilo altimetrico mosso, quindi il sincronismo tra i componenti di ogni singola compagine sarà quanto mai fondamentale. Altrimenti, i secondi potrebbero volare. Anche tra gli uomini di classifica.

Lunedì 8 luglio 2019, 3/a tappa, Binche-Épernay, 215 km – Si ritorna in Francia con un finale che ricorda una piccola Freccia Vallone. Sono ben quattro le Côtes da scalare negli ultimi 40 chilometri, con l’ultima, la Côte de Mont Bernon, 1,1 km al 5,5% di pendenza media, che ha la vetta a 4 km dal traguardo. Una frazione dove gli uomini di classifica dovranno stare attentissimi, perché c’è il forte rischio che il gruppo possa dividersi in più tronconi e qualche pesce grosso potrebbe capitare nella rete.

Martedì 9 luglio 2019, 4/a tappa, Reims-Nancy, 213,5 km – Dovrebbe essere tappa destinata ai velocisti, anche se la Côte de Maron, 3,2 km al 5% di pendenza media e vetta situata a 15 km dal traguardo potrebbe stuzzicare la fantasia dei più coraggiosi.

Mercoledì 10 luglio 2019, 5/a tappa, Saint-Dié-des-Vosges – Colmar, 175,5 km – La prima frazione sui Vosgi. Quattro salite da affrontare, due di 3/a categoria e due di 2/a categoria. L’ultima della serie è la Côte des Cinq Châteaux, con cima piazzata a 19,5 km dal traguardo, parte dei quali comprendono una discesa non semplice. Tappa che sembra destinata a una fuga composta da uomini già lontani in classifica oppure non pericolosi per la Maglia Gialla di Parigi ma ai quali lasciare volentieri in questi giorni l’incombenza del primato e della sua difesa.

Giovedì 11 luglio 2019, 6/a tappa, Mulhouse – La Planche des Belles Filles, 160,5 km – Quando il Tour de France decide di attraversare i Vosgi, immancabile è l’arrivo in quota a una salita che sta oramai diventando un classico. Sette chilometri all’8,7% di pendenza media che arrivano al termine di una frazione senza un metro di pianura con 6 salite da affrontare in precedenza, tra le quali Le Markstein e il Ballon d’Alsace, entrambe di 1/a categoria. Al termine di questa tappa, l’elenco dei pretendenti alla Maglia Gialla di Parigi sarà notevolmente scremato.

Venerdì 12 luglio 2019, 7/a tappa, Belfort – Chalon-sur-Saône, 230 km – La tappa più lunga del Tour de France non dovrebbe sfuggire alla logica della volata di gruppo, essendo solo tre salitelle, una di 3/a e due di 4/a categoria, le difficoltà di giornata.

Giuseppe Pucciarelli
Giuseppe Pucciarelli
Nato a Salerno il 3 maggio 1986, laureato in Fisica, ex arbitro di calcio FIGC. “Sportofilo” a 360° con predilezione per calcio e ciclismo, è un acceso e convinto fantacalcista.

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