Tutto pronto in Svizzera per lo spareggio: come sono andate le cose nella Challenge League

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Ritorna, in Svizzera, lo spareggio (mancava dalla stagione 2011/12) tra la nona della serie maggiore e la seconda della cadetteria. Sarà senza dubbio una sfida molto tesa: gli svizzero tedeschi avranno anche il vantaggio di giocare in casa la partita di ritorno.

La reintroduzione dello spareggio ha provocato parecchie critiche nella serie maggiore (abbiamo più volte riportato i dubbi di Celestini, allenatore del Lugano). Tuttavia, è un dato di fatto che ha portato linfa e attenzioni a un torneo che, già alla sosta invernale, aveva visto un dominio pressoché incontrastato del Servette di Ginevra, che infatti si è guadagnato la promozione diretta a mani basse (15 lunghezze di vantaggio sulla seconda classificata, e qualcosa come 36 gol di vantaggio nella differenza reti).

La lotta invece per la seconda posizione è durata praticamente sino alla fine, vedendo contrapposte Aarau e Losanna. Gli svizzero tedeschi, ai nastri di partenza, erano favoriti. Tuttavia i romandi hanno fatto benissimo, restando sempre davanti ai rivali anche nel girone di ritorno, che ha visto la squadra rossonera in piena ripresa. La svolta è stata lo scontro diretto del 4 maggio quando, sotto la neve, l’Aarau si è imposto nettamente (3-0). La successiva sconfitta nel derby a Ginevra è costata, ai ragazzi di Contini, il sorpasso, visto il contemporaneo successo degli avversari a Sciaffusa.

Anche la lotta per la retrocessione, una volta tanto non avvelenata dal solito declassamento d’ufficio per non ottenimento della licenza (la decisione sul destino dello Sciaffusa verrà presa nei prossimi giorni) è stata emozionante sino all’ultimo.

Il Chiasso, infatti, seppure all’ultima giornata, ha ottenuto l’agognato risultato. La compagine Momò, in ultima posizione al fischio d’inizio dell’ultima giornata, è andata a vincere sul campo del Wil, dopo l’iniziale svantaggio, andando a segno due volte nell’ultimo quarto d’ora. Una prova di coraggio per l’undici guidato da Andrea Manzo che, dopo la sconfitta casalinga alla penultima giornata, per mano del lanciatissimo Aarau, sembrava destinata alla retrocessione.

Il risultato ottenuto sul campo consente così alla compagine ticinese di attendere con serenità le decisione della SFL sullo Sciaffusa. Rimangono però sul tavolo tutte le problematiche emerse in questa difficile stagione, culminate con la contestazione della frangia più calda della tifoseria ai giocatori e alla società, in occasione della sconfitta casalinga contro il Vaduz.

Abbiamo letto, a tale proposito, alcune prese di posizione contro la stampa locale rea, secondo una parte della tifoseria, di essere stata troppo fredda nei confronti di questi risultati. In realtà, molto più semplicemente, non sarebbe stato un favore alla verità oggettiva dimenticare le traversie che hanno caratterizzato la stagione dei Momò. La salvezza è stata comunque raggiunta nonostante tutto ciò: e questa è sicuramente un’ottima cosa.

La dirigenza ha i suoi meriti: questa volta, Cattaneo e Bignotti hanno mantenuto i nervi saldi, allontanando la tentazione di cambiare allenatore nelle ultime giornate (come avvenuto negli anni passati), nonostante la difficile situazione in classifica. E la salvezza, seppure presa per i capelli, è arrivata.

Ora, bisognerà fare un altro passo. La nuova stagione, come diceva il presidente Cattaneo alla RSI, è già alle porte. Il progetto è chiaro: far crescere i giovani ticinesi, dar loro una ribalta nazionale, sperando che possano poi esplodere altrove, ripagando con il denaro ottenuto dalla loro cessione gli sforzi fatti dalla società rossoblù per farli crescere.

Di sicuro, tuttavia, sarà necessario un cambio di rotta, che consenta anche di ritrovare il proprio pubblico. A molti chiassesi non piace la situazione attuale, con la squadra ospite del Riva IV diventata, per molti, una succursale dei rivali del Lugano i quali, sino a poche stagione fa, giocavano nello stadio della cittadina di confine il derby in Challenge League, uscendone talvolta con le ossa rotte.

In realtà, la compagine Momò può avere una propria dimensione, che può andare oltre una salvezza sofferta. La partita di Wil, e altre buone prestazioni delle ultime settimane, hanno dimostrato che i ragazzi di Manzo, con il giusto atteggiamento mentale, possono fare bene con la maggioranza delle rivali in campionato.

Ma si tratta, in ogni caso, di qualcosa che non arriva per caso, ma va costruito, giorno per giorno. Cercando, se possibile, di tenere un profilo tranquillo e la barra dritta evitando, magari, polemiche a volta pretestuose con la stampa, come talvolta accaduto in passato. Il capitano Belometti, alla stampa locale (un’intervista rilasciata al CdT) ha espresso parecchie perplessità su alcuni aspetti della stagione, non ultima la difficoltà di assemblare un gruppo molto eterogeneo.

A questo proposito (le polemiche dell’ambiente nei confronti della stampa locale), nessuno si è mai augurato la retrocessione del Chiasso, come scritto (un po’ ingenerosamente, secondo noi, ma è solo una nostra opinione) da un blog rossoblù molto seguito.

Come tutti potranno immaginare, l’attenzione (quindi giornali venduti e visite ai siti) aumenta quando le squadre vanno bene, e non viceversa. In un momento difficile per tutti, nessun collega sano di mente si augurerebbe una situazione di minor attenzione per il proprio lavoro. E, possiamo garantirlo, tutti coloro i quali scrivono o parlano in radio o televisione di calcio in Ticino sono in pieno possesso delle proprie facoltà mentali, con tutto ciò che ne consegue.

Tuttavia, al di là dei numeri delle ultime settimane (le tante presenze alla partita contro l’Aarau, ma quando era stato deciso di garantire ai tifosi di casa l’ingresso libero), è un dato di fatto (fonte SFL) che il Chiasso, ultimo in questa classifica, abbia totalizzato, quest’anno, 637 tifosi di media e 11’462 totali (il Rapperswil retrocesso ne conta rispettivamente 1’43525’822).

In conclusione: la salvezza è un risultato da salutare con gioia, vuoi per l’impresa sportiva (Andrea Manzo è uomo di calcio e persona che merita tutto ciò), vuoi per l’impatto positivo che tutto questo ha per il calcio ticinese a sud del Ponte Diga. Però, far finta che i problemi non esistano non è fare buon giornalismo. Se ne facciano una ragione i tifosi rossoblù più assidui, ai quali va l’elogio per non aver fatto mancare il sostegno alla squadra.

CLASSIFICA DEFINITIVA CHALLENGE LEAGUE SVIZZERA 2018/19 – 36/a giornata 

Pos. Squadra Diff. reti Punti | Pos. Squadra Diff. reti Punti
1 Servette +53 79 | 6 Vaduz -22 42
2 Aarau +17 64 | 7 Sciaffusa -19 39
3 Losanna +27 63 | 8 Kriens -12 36
4 Winterthur +6 56 | 9 Chiasso -24 36
5 Wil -14 42 | 10 Rapperswil -12 35

Legenda: Promossa in Super League,  qualificata per lo spareggio promozione contro la nona in classifica della Super League, retrocessa in Prima Lega Promotion.

Silvano Pulga
Silvano Pulga
Da bambino si innamorò del calcio vedendo giocare a San Siro Rivera e Prati. Milanese per nascita e necessità, sogna di vivere in Svezia, e nel frattempo sopporta una figlia tifosa del Bayern Monaco.

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