Il Lugano è diventato adulto: a San Gallo uno 0-2 di concretezza

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Sembra passato un secolo dalla tremebonda prova casalinga del Lugano contro il Thun, prima giornata del girone di ritorno. Come ricordano i nostri lettori, la compagine guidata da Celestini si era sciolta ai primi affondi dei bernesi, come la neve che aveva impedito, qualche giorno prima, che si disputasse l’incontro.

Ieri, a San Gallo, gli stessi interpreti hanno dato vita, invece, a una prestazione di tutt’altro tenore. Contro una squadra che vanta buone individualità soprattutto davanti e in mezzo al campo, abituata a pressare e ad attaccare a buoni ritmi, i sottocenerini hanno opposto una buona fase difensiva, con gli esterni (Črnigoj e Lavanchy) bravi a coprire e spingere quando necessario. L’ex Grasshopper, in particolare, è decisivo nell’azione che porta al raddoppio bianconero, siglato da capitan Sabbatini.

Certo, si sono visti ancora tanti errori negli appoggi, a vanificare diverse ripartenze. Junior, autore dell’assist per la prima rete, ha fallito un gol già fatto, su appoggio di Gerndt, al 41′. Marić, al rientro dopo la squalifica, ha faticato un po’, e anche Vécsei ha sbagliato tanti passaggi. Tuttavia, entrambi ci hanno messo il fisico quando, nella ripresa, la squadra bianconera ha dovuto abbassare il baricentro, sotto la spinta degli avversari a caccia del pareggio.

Migliore in campo è stato Sabbatini. Il capitano, fresco di paternità (questa settimana il lieto evento), ha giocato a tutto campo, coprendo, tessendo le trame offensive, e facendosi trovare puntuale all’appuntamento con il gol, al 49′. Una sorta di rigore in movimento, il suo, con il quale ha spiazzato il portiere avversario.

Gerndt, dal canto suo, ha dato la solita profondità. E non solo, visto che, in questa occasione, ha trovato anche una rete di pregevole fattura: un diagonale dal limite su passaggio di tacco smarcante di Junior, al 15′, a dimostrare che, quando è in giornata, sa essere anche un buon finalizzatore.

Dopo il gol, i ticinesi hanno forse sofferto un po’ troppo: ci hanno messo una pezza Baumann, autore di un paio di ottimi interventi, e Daprelà il quale, pur beccato dal pubblico, che non gli ha perdonato il fallo con il quale, nell’andata, ha messo fine alla stagione di Itten, ha sempre mantenuto concentrazione e attenzione, risultando il migliore del reparto arretrato.

A fine partita, i commenti dei protagonisti non potevano che essere positivi. Ecco le parole di Celestini (FC Lugano): “Volevo che la squadra ripetesse le buone prestazioni delle ultime settimane. Ho ottenuto le risposte che cercavo, i ragazzi hanno risposto alla grande, e fino a dopo il secondo gol abbiamo rischiato pochissimo. Dopo loro hanno messo dentro Rapp, che cercavano con palle alte, e lì siamo mancati un pochino nelle ripartenze. Dobbiamo migliorare ancora: ma, comunque, siamo sulla buona strada: questa è la terza vittoria consecutiva in trasferta.”

“Il nostro futuro? Continuiamo a stare coi piedi per terra: guardo San Gallo e Zurigo che, dopo un periodo di appannamento, hanno perso posizioni in classifica. Dopo la pausa, ce la dovremo vedere con lo Xamax e il GCZ, e saranno partite molto importanti, dove bisognerà fare risultato. E dove servirà questo spirito che abbiamo messo in campo oggi.” 

Soddisfatto anche il presidente Renzetti, che ha parlato anche della trattativa per la cessione della società bianconera (Ticinonews): “Non sono pentito delle scelte che sto facendo, se lo farò è per necessità. In settimana ho detto che potrei anche rimanere al timone della società. Tuttavia, è un’opportunità che non ho ancora avuto occasione di mettere in pratica. Stasera abbiamo fornito una prestazione da squadra matura: i risultati positivi influiscono sulla fiducia. Per il futuro, ho sempre detto che questa è una squadra che può puntare almeno al quinto posto in classifica.” 

In definitiva, un Lugano diventato adulto. Ovviamente, ora che la strada è tracciata, bisognerà continuare a percorrerla. Tuttavia, il vantaggio su ultima e penultima inizia a diventare rassicurante, e gli scontri diretti, in programma nei prossimi due turni, potranno dare delle certezze in ottica salvezza, in caso di risultati positivi. A quel punto, mancheranno nove giornate alla fine, e si potrà magari guardare, in classifica, anche le squadre che si trovano davanti. Per tirare la riga, come sempre, alla fine di maggio.

Silvano Pulga
Silvano Pulga
Da bambino si innamorò del calcio vedendo giocare a San Siro Rivera e Prati. Milanese per nascita e necessità, sogna di vivere in Svezia, e nel frattempo sopporta una figlia tifosa del Bayern Monaco.

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