Coppa svizzera: Sion-Basilea è la sfida delle deluse

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Sion contro Basilea in Coppa svizzera è uno dei classici del calcio d’oltre confine. Dalla quaterna di Roger Vergères nel 1976 (in campionato) alle finali del 2015 e del 2017, gli incontri tra queste due compagini sono sempre stati ricchi di emozioni. A mettere altro pepe sono le tifoserie, sempre molto calde, di due piazze sportive le quali, senza la concorrenza da parte di squadre di hockey su ghiaccio di alto livello, da sempre regalano al calcio le proprie attenzioni.

Dal 2011 in poi, la superiorità della squadra renana (soprattutto in campionato) è sempre stata evidente. Tuttavia, in Coppa, i rivali vallesani si sono tolti diverse soddisfazioni negli ultimi anni. La più grande è stata la vittoria, in finale, nell’edizione 2014/15, ottenuta proprio al St-Jacob Park. Nell’anno successivo i biancorossi eliminarono i lanciatissimi rossoblù al Tourbillon, in una sfida al cardiopalma, conclusasi ai calci di rigore, dopo che il Basilea aveva rimontato, con Elneny e Janko (rigore all’89’), le due reti di vantaggio dei rivali. Decise il tiro dagli undici metri di Jagne mentre, per i renani, avevano sbagliato Bjarnason e Samuel.

Il Basilea interruppe il cerchio maledetto di sconfitte nel modo più dolce possibile, vale a dire alzando la Coppa davanti ai rivali. La vittoria arrivò a Ginevra, il 25 maggio 2017: davanti al vostro cronista, di fronte a quasi 27.000 spettatori, i rossoblù vendicarono il sacco della città renana compiuto due anni prima da parte dei biancorossi, infilandoli con lo stesso punteggio: 3-0. Una partita storica, perché metteva fine a una serie unica al mondo, visto che, fino a quel momento, infatti, il Sion aveva sempre vinto tutte le finali che aveva giocato: 13, come le stelle della bandiera del Cantone Vallese.

Da quel momento, Sion e Basilea non si sono più incontrate in Coppa svizzera. Il 2017, con la doppietta, ha segnato (ma non si poteva saperlo in quel momento) la fine del dominio assoluto dei renani nel calcio d’oltre confine. L’anno successivo, infatti, dopo 8 vittorie consecutive in campionato, come sappiamo, i rossoblù dovettero cedere il trofeo allo Young Boys. I gialloneri eliminarono anche i rivali dalla Coppa, superandoli 2-0 a Berna in semifinale. Il resto, è cronaca di questi giorni.

Ai biancorossi è andata anche peggio. Oltre a diverse stagioni incolori in campionato, condite da precoci eliminazioni nei preliminari di Europa League, il Sion lo scorso anno è stato eliminato in Coppa già nei sedicesimi, a metà settembre, per mano del non irresistibile Stade Lausanne Ouchy, militante nella Promotion League, la terza Divisione del calcio svizzero. Una disfatta, maturata nei supplementari, che costò la panchina a Paolo Tramezzani, il condottiero della magnifica cavalcata del Lugano il quale, nel girone di ritorno della stagione precedente, era decollato dalla zona retrocessione al terzo posto, qualificandosi per l’Europa League.

Questa sera, per entrambe le compagini, sarà comunque l’ultima chiamata per dare un senso alla propria stagione. Il Basilea non ha ormai più nulla da dire in campionato (come sappiamo, è secondo, ma a 19 punti dallo Young Boys) e, come ha dichiarato il tecnico Koller al Blick, ha come unico obbiettivo stagionale di provare a vincere la Coppa. I renani sono in un buon periodo di forma (2 vittorie e un pareggio dalla ripresa) e, soprattutto, sembrano avere ritrovato i loro equilibri, dopo un autunno difficile e carico di polemiche.

Sabato sera, a Neuchâtel con lo Xamax, l’allenatore dei rossoblù ha tenuto a riposo ben 4 titolari: Fabian Frei, Luca Zuffi, Ricky van Wolfswinkel e Kevin Bua. Evidente la sua volontà di risparmiarli per questa sera. Il tecnico si aspetta molto dal giovanissimo  Noah Okafor (18 anni). Il giovane attaccante ha giocato una splendida partita sabato: assist a Stocker in occasione del primo gol, dopo un’azione personale stupenda sulla fascia sinistra, e rete nella ripresa, con un sinistro a giro da fuori area, finito all’incrocio. Un gesto tecnico davvero pregevole, e che vale la pena di vedersi nel filmato qua sotto, inserito nel Tweet della Swiss Football League.

Sull’altro fronte, il Sion si aggrappa all’esperienza di Yakin, sornione e grande esperto di tattica, uno abituato a misurarsi e a imbrigliare avversari più forti tecnicamente dei suoi. La stampa locale (Le Nouvelliste) ha invece fatto un po’ di satira, ironizzando sui presunti favori arbitrali a vantaggio dei renani: un modo forse per esorcizzare gli avversari, che vengono riconosciuti come favoriti. Dalla loro, i vallesani possono contare su un Kasami in grandissima forma. L’ex Bellinzona (passato anche da Palermo), sabato sera contro il San Gallo, è andato a segno due volte: direttamente da calcio d’angolo, e finalizzando un’azione di contropiede (vedi sotto). Insomma, motivi per godersi l’incontro ce ne sono davvero tanti. Sion-Basilea è sempre una sfida di buon livello: in Coppa, in una partita secca da dentro o fuori, anche di più.

Silvano Pulga
Silvano Pulga
Da bambino si innamorò del calcio vedendo giocare a San Siro Rivera e Prati. Milanese per nascita e necessità, sogna di vivere in Svezia, e nel frattempo sopporta una figlia tifosa del Bayern Monaco.

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