L’analisi della 27/a giornata in Premier League con le considerazioni del weekend:
- La domenica regala risultati che cambiano l’aspetto della zona Champions: nel big match di giornata, il Manchester United e il Liverpool si annullano a vicenda, pareggiando 0-0 un incontro caratterizzato dagli infortuni – i Red Devils saranno costretti a esaurire le sostituzioni già al 42esimo. Il dato fa riflettere: l’ultima squadra costretta a compiere 3 cambi nel primo tempo fu il Burnley quasi 4 anni fa in un 3-3 contro il Newcastle. I Reds rimangono in vetta, ma ora hanno un solo punto di vantaggio sul City, fresco vincitore di Coppa di Lega contro il Chelsea.
- L’Arsenal approfitta del pareggio dello United per tornare in quarta posizione, grazie alla vittoria per 2-0 contro il Southampton, che rimane in zona retrocessione a un punto dal Cardiff, distrutto per 5-1 dal Watford, che torna al settimo posto. Il Tottenham, invece, spreca un’occasione importantissima di avvicinarsi al duo di testa: la sconfitta contro il Burnley – ora a 6 punti dalla zona rossa – blocca i sogni dei tifosi degli Spurs.
- Il Crystal Palace si allontana dalla zona calda con una convincente vittoria in casa del Leicester – i londinesi passeggiano e trionfano per 4-1. La sconfitta sancisce anche la fine dell’avventura di Claude Puel sulla panchina delle Foxes – il francese è stato esonerato poche ore dopo la partita.
- Anche il Newcastle ottiene 3 punti d’oro: contro l’Huddersfield, infatti, arriva un’importantissima vittoria per 2-0 – gol di Rondon e Perez, ma il mattatore della partita è stato sicuramente il nuovo acquisto Almiron.
- Il West Ham torna in top 10 grazie al 3-1 rifilato a un Fulham che rimane a 7 punti dal diciottesimo posto. Si dividono invece i punti Bournemouth e Wolverhampton: 1-1 grazie a due rigori, ma le Cherries hanno da recriminare per un rigore sbagliato da King, autore del primo gol.
