La Juve non è imbattibile. Ma è solo un momento

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Un netto calo nelle prestazioni, infortuni in difesa che preoccupano e la quasi totale certezza che in Serie A ci saranno pochi ostacoli per la conquista dell’ottavo titolo consecutivo. Un mix di fattori che ha condizionato il cammino bianconero nelle ultime sue uscite in campionato e Coppa Italia.

La Juventus, tranne che in poche occasioni, non ha mai schiacciato gli avversari incontrati finora. Ma ha fatto di più dando l’impressione di dosare sempre le forze in proporzione a chi aveva di fronte e per quale posta in palio si stesse giocando, dimostrazione di forza maggiore è difficile trovarla. Però nel giro di tre giorni, tra la trasferta di Roma contro la Lazio e quella a Bergamo in Coppa Italia, i limiti dei bianconeri sono venuti fuori. La poca lucidità e un avversario ben disposto in campo hanno messo in evidenza alcuni punti deboli che finora le vittorie avevano parzialmente nascosto.

La difesa è in piena emergenza tra le assenze di Bonucci e Barzagli e la cessione di Benatia in Qatar proprio in questi giorni, i bianconeri hanno solo Rugani e Chiellini come centrali e le condizioni del capitano della Nazionale andranno monitorate dopo la prematura uscita dal campo in Coppa. Una vera e propria tegola in un momento di calo di condizione fisiologico, che tutte le squadre impegnate in Champions, in autunno, stanno soffrendo.

Il calendario di Serie A non è proibitivo nel prossimo mese e mezzo ma lo è per il doppio scontro con l’Atletico Madrid nella massima competizione continentale, il vero grande obiettivo bianconero per questa stagione. Allegri dovrà mettere ordine con un duro lavoro in allenamento se vuole arginare le difficoltà del momento, ma dovrà anche lavorare su sé stesso per mantenere la calma necessaria a superare lo stato di cose non proprio positivo. Serve concentrazione e serenità, altrimenti si butta benzina sul fuoco e un allenatore come lui deve capire che farsi espellere nel primo tempo, sotto di due gol, non può che avere un effetto negativo sulla sua squadra. Calma e lavoro in allenamento, infondere nuove certezze avendo sempre la consapevolezza della propria forza.

Alla Juve servirà soprattutto fare di più in trasferta perché, Bologna in Coppa a parte, le prestazioni hanno lasciato parecchio a desiderare. Dopo la sconfitta contro lo Young Boys in Champions a qualificazione già ottenuta, sono arrivate la vittoria nel derby, il pareggio a Bergamo, la vittoria contro la Lazio e la sconfitta in Coppa. Insomma tutte partite rivedibili per una schiacciasassi quale dovrebbe essere la truppa bianconera. Va bene preservare le forze e accelerare solo quando serve ma il calcio non è scienza perfetta, è arrivato il momento di dare tutto per dominare come si dovrebbe e acquisire da ciò maggiori sicurezze nei propri mezzi, che sono nettamente superiori alle altre almeno nei nostri confini.

La Juventus ha dato più volte dimostrazione di riuscire a dare il meglio nei momenti che contano, quindi siamo sicuri che gli uomini di Allegri (con il mister in primis) zittiranno le critiche ricevute in queste ore. Anche perché non c’è altra strada, tra venti giorni c’è l’Atletico Madrid.

Vito Coppola
Vito Coppola
Telecronista e opinionista radio/TV, già a SportItalia e addetto stampa di diverse società. Non si vive di solo calcio: ciò che fa cultura è la fame di sapere, a saziarla il dinamismo del corpo e del verbo.

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