Tsitsipas, l’olimpo del tennis è solo rimandato

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Stefanos Tsitsipas saluta l’Australian Open con la promessa di sbocciare presto. Ancora troppo forte Rafael Nadal, per lasciargli giocare la prima finale slam e seguire il suo destino: quello del predestinato. La semifinale a Melborune è il giusto punto di partenza di un percorso luminoso, sperando che sul greco non cada la maledizione che colpì Chung l’anno scorso. Dopo la semifinale 2018, il coreano è sparito dal radar, Tsitsipas vorrà invece spingere sull’acceleratore subito per raccogliere il meglio dalla stagione sul cemento.

Gli ottavi contro Roger Federer sembravano un passaggio di consegne fra due atleti non dissimili che rappresentano due generazioni lontane nel tempo: la nascita di una nuova stella per il tramonto di una leggenda. Leggenda che aveva fallito dozzine di palle break e commesso un numero altissimo di gratuiti con il diritto, consentendo a Tsitsipas di insinuarsi benissimo nei suoi dubbi e di vincere l’incontro più importante della carriera. Il match successivo non è stata una prova di maturità inferiore: Stefanos ha battuto Bautista Agut, uno dei tennisti più in forma del circuito con freddezza e sicurezza anche nei momenti più difficili.

Con Nadal invece non c’è stata storia, come negli altri due precedenti. Tsitsipas, stanco dopo le precedenti maratone, ha visto di colpo tutte le sue imperfezioni ingigantite. Questo succede quando si alza l’asticella. Il rovescio elegantissimo del greco ha patito le palle arrotate, il backspin è stato inefficace. Solo nel secondo parziale c’è stata un po’ di partita, ma contro un Nadal così non bastano prime devastanti e colpi di fino, ci vuole la perfezione. La continuità del maiorchino non ha avuto passaggi a vuoto se non una palla break nell’ultimo set. Il punteggio finale, 6-2, 6-4, 6-0 non ha dato possibilità di appello al greco e ha lanciato un messaggio ben chiaro a tutti i giovani talenti: Rafa ,che nel turno precedente aveva sconfitto già il giovane Frances Tiafoe, non è pronto per il cambio generazionale.

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Marco Vassallo
Marco Vassallo
Giornalista appassionato di sport, calcio e tennis su tutti. La passione quindi, poi la voglia di raccontare le storie, le emozioni, sempre protagoniste accanto ai numeri e ai grandi risultati sportivi

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