Next Gen protagonista agli Australian Open

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Ci sono buonissime possibilità che il 2019 sia l’anno del ricambio generazionale per quanto riguarda il tennis maschile. Non tanto nelle primissime posizioni della classifica, quanto nei primi cinquanta posti. Sono tanti infatti i giovani che stanno ben impressionando durante gli Australian Open, alcuni dopo aver già giocato un 2018 da incorniciare, altri iniziando a farsi notare adesso.

Partiamo dal numero uno australiano, Alex De Minaur. Classe 1999 e ventinovesimo nel ranking ATP, De Minaur ha vinto la scorsa settimana a Sidney il suo primo torneo ed è arrivato al terzo turno in questi Australian Open. Dopo aver battuto Sousa e Laaksonen, il giovane australiano è stato sconfitto nettamente da Rafael Nadal in tre set, lottando comunque fino alla fine annullando cinque match point. Stiamo parlando però di un giocatore dal sicuro avvenire, che ricorda molto Hewitt e Djoković come caratteristiche e come capacità di arrivare su tutte le palle con una velocità e un’elasticità impressionanti.

Stefanos Tsitsipas è stato l’altro Next Gen che ha fatto un salto di qualità pazzesco l’anno scorso passando dalla centesima posizione alla quindicesima. La difficoltà di questa stagione sarà quella di confermarsi ad alti livelli, ma le qualità per il greco ci sono tutte. E lo sta dimostrando anche in Australia, dove si è guadagnato la sfida con Federer agli ottavi di finale dopo aver battuto in quattro set il sempre ostico Basilashvili.

Dopo una seconda parte dei 2018 altalenante, Denis Shapovalov è pronto a tenere tutti incollati allo schermo con il suo gioco esplosivo. Il canadese, nato nel 1999, non ha ancora perso un set e domani a Melbourne e affronterà al terzo turno Djoković. Dovrà migliorare molto sulla continuità, ma anche Shapovalov è sicuramente destinato a un più che roseo futuro.

Sta facendo un grande torneo anche Frances Tiafoe, che ha prima eliminato Kevin Anderson, considerato uno dei favoriti per arrivare almeno ai quarti di finale, e poi il “nostro” Andreas Seppi in cinque set raggiungendo così gli ottavi di finale. Il ventenne americano affronterà ora Grigor Dimitrov in un incontro dall’esito tutt’altro che scontato.

La sorpresa di questi Australian Open si chiama invece Alexei Popyrin. L’australiano, ma con chiare origini russe, è anch’esso classe 1999 e si allena in Francia all’accademia di Patrick Mouratoglou con Tsitsipas. Popyirin essendo fuori dai primi cento è entrato in tabellone grazie a una Wild Card, sfruttandola alla grande battendo prima Mischa Zverev e poi Dominic Thiem, testa di serie numero sette costretto al ritiro per infortunio dopo aver perso i primi due set. Ora per lui al terzo turno ci sarà Lucas Pouille.

Abbiamo poi due classe 2000 che si stanno già affacciando al “tennis dei grandi”. Felix Auger-Aliassime, che ha fallito l’accesso al tabellone principale abbastanza clamorosamente. Il canadese ha sofferto di alcuni problemi fisici, ma quest’anno sicuramente farà un nel salto in avanti in classifica (ora è appena fuori dai primi cento). Chi è entrato invece in tabellone a Melbourne è invece Rudolf Molleker, anch’esso diciottenne. Tedesco, ma nato in Ucraina, ha perso in quattro set al primo turno contro Schwartzmann facendo però vedere ottimi colpi.

Riccardo Bozzano
Riccardo Bozzano
Nato a Genova, dove vive attualmente. Ama molti sport tra cui basket, calcio, football americano e tennis. Segue il calcio italiano, europeo e sudamericano, con una forte passione per il campionato argentino.

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