Pioli cambia in attacco, ma la Fiorentina ancora non vince in trasferta

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Nel gergo calcistico segnare il gol del pareggio in pieno recupero equivale a una mezza vittoria. Stavolta non si può dire lo stesso del 3-3 siglato da Mirallas con cui la Fiorentina ha strappato con i denti un punto sul campo del Sassuolo. Nonostante il risultato finale e gli sforzi negli ultimi dieci minuti di gara, la squadra ha subito la contestazione della propria tifoseria a fine partita, inoltre non sono mancate le critiche degli addetti ai lavori sulle prestazioni dell’undici gigliato.

La Fiorentina torna con un punto dal Mapei Stadium e allunga la propria striscia di pareggi rotta solo dalla sconfitta casalinga con la Juventus. Un punto per volta con l’Europa che resta lontana e con una panchina e una dirigenza prese di nuovo di mira da chi era andato in letargo durante il girone di ritorno della passata stagione.

A Reggio Emilia il tecnico Pioli ha voluto applicare una piccola rivoluzione sia in attacco che in difesa condizionato in parte da infortuni e squalifiche. In difesa nel ruolo di centrale Milenkovic è stato preferito a Ceccherini, mentre sulla destra si è rivisto Laurini. In attacco la sorpresa più importante con Vlahovic titolare al posto di Simeone, lasciato in panchina insieme a Chiesa; per quest’ultimo però non si è trattato di scelta tecnica ma di problemi inguinali. Cambiano gli addendi ma non il risultato anzi in questa occasione è venuto a mancare pure il reparto difensivo con tre gol subiti tra cui quello dell’ex Babacar. Male anche Veretout che ha patito sulla linea di mediana viola. L’inserimento di Vlahovic non ha risolto molto, però questo giovane calciatore non possiede la bacchetta magica e non gli si poteva chiedere miracoli. Il suo utilizzo invece ha un’importanza dal punto di vista emotivo perché serve a mettere pressione a Simeone. Il mercato di gennaio si avvicina e l’attaccante deve scrollarsi di dosso i propri timori e dimostrare il suo valore: il posto da titolare non è più una certezza e Pioli appare pronto a sperimentare nuove soluzioni pur di risvegliare l’offensiva viola. Su Pjaca invece si densano nuvole sempre più nere. Lo juventino doveva essere il diamante del mercato estivo invece le sue prestazioni da 4.5 hanno messo d’accordo l’intera piazza: il giocatore è un flop e la sua permanenza a Firenze è destinata a non avere un lungo futuro.

Quattro partite al termine del girone di andata e dell’anno solare, due trasferte, Milano e Genova, per sbloccare quello zero alla casella vittorie esterne. Domenica prossima la Fiorentina avrà il derby con l’Empoli di bomber Caputo. Occasione ghiotta per ritrovare i tre punti, però per Pioli tanti enigmi da risolvere visto il numero di assenze per squalifica previste nella rosa gigliata.
Elia Modugno
Elia Modugno
Nasce a Roma il 30 maggio 1979 mentre il Nottingham Forest di Brian Clough vinceva la sua prima Coppa Campioni. Radiocronista sui campi dell’Eccellenza laziale, adora il calcio minore ed il futsal.

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