Verso il Mondiale Femminile 2019 #6 – Cosa c’è di buono della sconfitta contro la Germania

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Dopo la vittoria di Cremona con la Svezia, una parte del pubblico italiano si aspettava un’altra grande prova contro la corazzata Germania, la seconda della classe secondo il Ranking FIFA. Il risultato finale parla di un 5-2 che non ammette molte repliche, ma invece ci sono state varie indicazioni confortanti e vari segnali positivi. Andiamo ad analizzarli.

Partiamo innanzitutto dal primo tempo: a Osnabrück l’Italia viene colpita a freddo al 6′ dalla centrocampista del Bayern Monaco Magull, che in area si libera di Guagni e Salvai e di sinistro supera Giuliani. Che il tasso tecnico delle tedesche fosse elevato non era cosa di cui stupirsi, e la Die Nationalelf raddoppia dopo pochi minuti, al 18′, grazie alla conclusione di Däbritz, lasciata colpevolmente sola al limite dell’area, che serve un assist al bacio alla Popp che sotto porta realizza il più facile dei gol.

E qui c’è il primo punto positivo: nonostante il pressing delle tedesche l’Italia non si disunisce ma addirittura si rinsalda e resta in partita, accorciando prima le distanze con Bonansea, bravissima a finalizzare in corsa di sinistro un bel lancio di Guagni e poi pervenendo al pareggio in chiusura di tempo con Sabatino, che si ripete dopo il gol vittoria con la Svezia girando di testa in rete il cross dalla destra di Cernoia. La capacità delle Azzurre di rimontare il doppio svantaggio è un ottimo segnale in vista del Mondiale, dove molte compagini, sulla carta, sono più forti di noi.

Purtroppo il secondo tempo comincia come il primo, con la Germania che passa nuovamente in vantaggio con Gwinn che raccoglie un passaggio filtrante di Magull, dribbla Giuliani e deposita in rete il pallone del 3-2. E a dimostrazione che il copione è lo stesso dei primi 45’ arriva al quarto d’ora il 4-2 ad opera della neo entrata Petermann su cross di Simon. In tutto questo c’è un’altra nota positiva, ovvero la prestazione del nostro estremo difensore Laura Giuliani: il portiere azzurro ha risposto come ha potuto agli assalti teutonici e ha negato a più riprese il gol a Rall, Gwinn e Popp. Peccato per il rinvio sbagliato all’83’ che permette a Peterman di offrire ad un’altra neoentrata, Maier, il pallone del definitivo 5-2. Dietro scalpitano Pipitone e Schroffenegger, la competizione nel reparto non potrà fare altro che bene.

Bisognerà lavorare molto soprattutto sulla fase difensiva della squadra, ci sono state troppe disattenzioni di cui alcune fatali, ma abbiamo sette mesi di tempo. E questo lo sa anche il CT Milena Bertolini: “Alle ragazze ho fatto i complimenti perché non capita tutti i giorni di rimontare due gol alla Germania ed è una bella dimostrazione di carattere. Ho anche detto che queste partite ci servono per capire dove dobbiamo migliorare: quando incontri una squadra così forte, che gioca con grande intensità, esce fuori inevitabilmente qualche limite. Ho visto cose buone e altre meno buone, dobbiamo crescere nella gestione del pallone e questo passa attraverso competenze tecniche e coraggio. Abbiamo iniziato con un baricentro troppo basso, poi nel momento in cui abbiamo reagito è andata meglio. Non dimentichiamoci comunque che avevamo di fronte una delle squadre più forti al Mondo”.

Stefano Pellone
Stefano Pellone
Parte-nopeo e parte bolognese, ha collaborato a vari progetti editoriali e sul web (Elisir, Intellego, Melodicamente). Ha riscoperto il piacere del calcio guardando quello femminile.

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