Catania-Trapani 3-1, la conferenza stampa di Sottil e Italiano

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dal nostro inviato allo stadio “Angelo Massimino”

Termina 3-1 Catania-Trapani, gara valida per la 7/a giornata del Girone C di Serie C: gli Etnei hanno la meglio al termine di una gara di altissimo livello agonistico e tecnico e sale a quota 10 punti in classifica in quattro incontri.

Andrea Sottil:Non siamo partiti bene: dovevamo fare delle cose e le facevamo a sprazzi. Il Trapani è una buona squadra e ha giocato un gran partita. Per noi troppi alti e bassi e l’episodio del rigore; in generale, dovevamo fare meglio anche prima del rigore. Era una gara aperta e difficile, si stava incanalando su una strada tortuosa. Poi, ho abbassato Lodi e nell’intervallo ho chiesto di essere più sereni e battagliare su ogni pallone. Abbiamo vinto meritatamente con tante occasioni create e rischiando tutto sommato poco. La mia squadra deve migliorare ancora e soprattutto sul possesso palla altrimenti si va sempre dietro l’avversario e le partite diventano lunghe e faticose. Che poi è quello che la squadra ha fatto nei venti minuti della ripresa nella quale è venuta fuori“.

Vincenzo Italiano:A mio modo di vedere è stata la partita più bella del nostro campionato e prendiamo tre gol e usciamo sconfitti. Torniamo a casa consapevoli che possiamo fare grandi cose: purtroppo, abbiamo avuto dieci minuti di black-out, non so se per merito del Catania o per demerito nostro. Non siamo una squadra che va all’arrembaggio: avremmo potuto fare molto di più sul secondo gol ma concedere una ripartenza a una squadra come il Catania può accadere. Sono contento della prestazione, ma arrabbiatissimo per la sconfitta e lo stato d’animo con il quale torniamo a Trapani. Abbiamo colpe sulle quali dobbiamo lavorare e quando si fa un minimo errore si viene castigati. Analizzerò gli errori e torneremo a lavorarci. I ragazzi hanno fatto una partita straordinaria ma i complimenti stanno a zero e torniamo a casa senza punti“.

Antonio Ioppolo
Antonio Ioppolo
Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

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Lo chiamavano il “re del grano”, perché negli anni ’80 raggiunse il successo diventando il principale esportatore di grano dal Sudamerica su scala globale....
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