Renzetti (Lugano) sul caso Daprelà – AGGIORNAMENTO h. 14.30: squalifica provvisoria (2 turni) per il giocatore

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Alla vigilia della partita contro lo Xamax, Angelo Renzetti ha detto la sua sul caso Daprelà, con un intervento pubblicato sul sito ufficiale del Lugano. Il Pres, ovviamente rammaricato per l’accaduto e per le conseguenze fisiche per il promettente attaccante del San Gallo Cedric Itten, che sembrava poter entrare anche nel giro della nazionale maggiore, ha scritto questo comunicato.

“(…) Come tutte le persone presenti alla partita tra San Gallo e Lugano non ho avvertito nell’immediato la gravità della situazione. Arbitro, giocatori delle due squadre, panchine e pubblico hanno vissuto l’entrata del nostro difensore come un normale intervento di gioco, magari un tantino fuori tempo, ma nel tentativo di fermare il pallone che l’avversario stava cercando di calciare verso la porta luganese. Nulla di meno e nulla di più.”

Poi a fine partita, la serietà dell’infortunio occorso a un giovane e promettente attaccante nei quadri della nazionale, Cedric Itten, che è anche il bomber del San Gallo, ha fatto scattare una campagna di criminalizzazione senza precedenti. (…)

Persino in un documento ufficiale federativo si sostiene che ‘il giocatore del Lugano non aveva nessuna possibilità di giocare la palla’. (..) Cosa chiedo in buona sostanza? Che l’intervento falloso venga giudicato per quello che era: un tentativo purtroppo scoordinato e con troppa foga agonistica di giocare il pallone (mancato per pochi centimetri) ma non di certo con la volontà di colpire o ferire l’avversario. E che se Daprelà debba venir squalificato lo sia ma senza attitudine giustizialista e vendicatoria. (..) E se i giudici dovessero lasciarsi guidare dalle emozioni, farebbero felici taluni oltre San Gottardo, ma non garantirebbero una buona giustizia.”

Queste, in sintesi, le opinioni del massimo dirigente bianconero. E che l’aria sia pesante, lo avevamo colto subito a San Gallo in zona mista e in sala stampa. Vedremo quali saranno le decisioni della SFL.

Tornando al calcio giocato, Abascal ieri ha incontrato i giornalisti prima della partenza per la Svizzera francese. Ecco le sue principali dichiarazioni (FC Lugano) : “L’episodio di San Gallo è una questione difficile per tutti. Noi auguriamo un pronto recupero a Cedric Itten, sono cose che nel calcio succedono. Siamo convinti dell’involontarietà del fallo, e non vogliamo una giustizia sommaria, sull’onda delle emozioni. Se perderemo a lungo Daprelà per squalifica, ho pronte diverse soluzioni difensive, tutte di livello.

“Alla squadra ho chiesto concentrazione: giocare contro l’ultima in classifica è sempre difficile, e noi veniamo da una partita dispendiosa sul piano delle energie fisiche e mentali. Serviranno testa e gambe adeguate all’impegno. Ho provato diverse soluzioni, valuterò al momento.”

“La squadra, a volte, gioca con i lanci lunghi, ma tutto ciò fa parte del lavoro tattico che facciamo in settimana. Sul lancio lungo però rischiamo di subire il contropiede, se non prendiamo la seconda palla. Se invece faccio il lancio lungo e non prendo la seconda palla, se siamo aperti ecco che siamo a rischio contropiede degli avversari. Giocando palla, invece, a San Gallo in alcune occasioni abbiamo fatto bene, anche se magari siamo mancati nell’ultimo passaggio. Il gioco è una cosa, i gol un’altra. Il Barcellona ha segnato molto dopo aver conquistato palla, non solamente per il suo gioco. Quante volte magari costruisci, sbagli e poi segni grazie a una palla ferma? Quasi nessuno, finora, aveva saputo uscire dal pressing alto del San Gallo: noi, grazie a uno schema preparato in settimana, abbiamo segnato il primo gol. Sono contento di questo.”

AGGIORNAMENTO

Alle 14.30 circa, la SFL ha comunicato di avere squalificato provvisoriamente, con effetto immediato, Fabio Daprelà per due giornate. Il difensore, quindi, non potrà scendere in campo questa sera a Neuchâtel e domenica pomeriggio, a Cornaredo, contro il Basilea.

Silvano Pulga
Silvano Pulga
Da bambino si innamorò del calcio vedendo giocare a San Siro Rivera e Prati. Milanese per nascita e necessità, sogna di vivere in Svezia, e nel frattempo sopporta una figlia tifosa del Bayern Monaco.

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