Le “7 marce”, Gp Belgio – HALO e Vettel, “HALlOlujah”

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Dopo la pausa estiva, la Formula 1 ha riacceso i motori con il Gran Premio del Belgio. E puntualmente torna il nostro approfondimento, grazie alla nostra monoposto fornita del cambio “vintage” ma potente a 7 marce.

Viaggia in 7/a marcia, l’HALO – Criticato per la sua estetica che disturba le inquadrature dal camera car, ieri finalmente l’HALO si è preso tutte le rivincite di questo mondo. Grazie al suo “rappresentante” sulla Sauber di Leclerc che ha impedito che la McLaren di Alonso potesse colpire, nel suo volo, il casco del pilota monegasco. D’accordo, continuerà a essere brutto a vedersi. Un fattore completamente trascurabile però rispetto alla sua vera funzionalità, la sicurezza.

Viaggia in 6/a marcia, Sebastian Vettel – Quando, dopo una pausa, ti presenti indietro rispetto al tuo avversario diretto in classifica, devi subito colpire se vuoi invertire la tendenza. La teoria diventa pratica sul rettilineo del Ratillon al 1/o giro. Un sorpasso netto, potente, perentorio. 7 punti guadagnati in classifica sull’inglese, con la possibilità che i punti “psicologici” siano molti di più.

Viaggia in 5/a marcia, la nuova Force India – Rimane solo il nome e i piloti, ma a tutti gli effetti è una nuova scuderia, con la proprietà passata da Mallja a Lawrence Stroll, padre del pilota della Williams Lance. E l’esordio è sicuramente ragguardevole. 2/a fila in qualifica (anche grazie alla pioggia) e un ottimo 5/o e 6/o posto in gara. Con la speranza che la seconda parte del 2018 sia davvero più rosea.

Viaggia in 4/a marcia, Lewis Hamilton – La scalata non è brusca perché è ancora in vetta al Mondiale con un buon vantaggio di 18 punti, però c’è stata. Non ci ricordiamo l’ultima volta in cui il britannico è stato sverniciato. Una sensazione che è la più brutta che un pilota di F1 possa provare. A Monza obbligatoria – per lui – una risposta immediata.

Viaggia in 3/a marcia, Kimi Räikkönen – Il finlandese è abituato alla “nuvoletta di Fantozzi”. Ne ha avute tante di sfortune in partenza. Ma uscire di scena non per colpa propria a Spa, sul suo circuito preferito, certo potrebbe scalfirgli la sua ben nota impassibilità da “IceMan“.

Viaggia in 2/a marcia, la Renault – La scuderia francese sembra essere ancora in ferie. Entrambe le vetture penalizzate per noie al propulsore e indietro in qualifica, Hülkenberg che scatena la carambola in partenza. D’accordo la sindrome del “sono appena tornato” di una nota pubblicità, ma qui si esagera.

Viaggia in 1/a marcia, Fernando Alonso – Lo spagnolo ha annunciato in settimana il suo ritiro dalla Formula 1. Hülkenberg lo prende in parola, cercando di farlo “volare” fuori dal Circus nel senso letterale del termine. Dai, Nando. Un campione come te un segno da qui a novembre lo deve lasciare.

Giuseppe Pucciarelli
Giuseppe Pucciarelli
Nato a Salerno il 3 maggio 1986, laureato in Fisica, ex arbitro di calcio FIGC. “Sportofilo” a 360° con predilezione per calcio e ciclismo, è un acceso e convinto fantacalcista.

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